Rispondo a chi mi ha criticato per il fatto che ultimamente abbia pubblicato sui social network foto nelle quali sono ritratto nell'atto di bere del latte di mandorla. Parte della risposta è nel mio articolo scritto su "Italia chiama Italia", quello intitolato "Made in Italy e
sovranità alimentare, tutto parte dalla conoscenza"".
In primis, sono di origini siciliane e mi piace il latte di mandorla.
Anzi, vado matto per le mandorle tout court.
In secundis, a Kalundborg, in Danimarca, vi è un'area con degli stabilimenti nei quali si producono latte e carni artificiali.
Questo è stato fatto vedere anche nella trasmissione televisiva "Fuori dal Coro".
In questi stabilimenti si producono carne e latte sintetici, prodotti senza animali, cose che non hanno nulla a che fare con i prodotti a base di soia o con il latte di mandorla.
Se questo tipo di produzione prendesse piede in Europa tanti agricoltori ed allevatori finirebbero sul lastrico.
Inoltre, vi è anche un discorso inerente alla salute.
Ora, le alternative al latte di mucca (che bevo, dato che non sono vegetariano o vegano) ci sono.
Il latte di mandorla è una buona alternativa al latte di mucca o a quello di capra.
Esistono anche i sostituti della carne, ricavati dalla soia o da altri legumi.
Tra l'altro, non consumare carne e derivati animali non significa essere per forza delle brave persone.
Per esempio, Adolf Hitler era vegetariano (ed astemio) ma non era certo una persona perbene.
Dunque, stiamo bene attenti a non giocare a fare Dio.
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