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mercoledì 23 novembre 2022

A quarant'anni dall'attentato alla Sinagoga di Roma...



Il 9 ottobre 1982 ci fu un attentato al Tempio Maggiore di Roma, il maggior luogo di culto ebraico della nostra capitale.
Un commando di cinque terroristi palestinesi fecero un attentato con bombe a mano mentre la comunità ebraica romana celebrava lo Shabbat.
I cinque terroristi, vestiti in maniera elegante, camminarono con calma fino all'obiettivo. Tre si disposero in modo da poter bloccare tutte e tre le potenziali vie di fuga di Via Catalana, su cui si affaccia l'uscita posteriore della sinagoga, mentre gli altri due si posizionarono davanti all'ingresso principale dell'edificio, posto su Via del Tempio.
Morì un bimbo di due anni, Stefano Gaj Tachè, e rimasero ferite trentasette persone.
A quarant'anni da quello che (con ragione) fu considerato come il più grave atto antisemita in territorio italiano dal secondo dopoguerra, restano ancora oggi molti punti oscuri.
Infatti, resta da capire l'atteggiamento dello Stato italiano riguardo ad un simile fatto.
Secondo alcune ricostruzioni non vi sarebbe stata grande collaborazione nelle indagini su tale atto.
Oltre che dell'atteggiamento dello Stato riguardo al fatto, si deve parlare del famoso Lodo Moro.
Il Lodo Moro (provvedimento che prese il nome da Aldo Moro) fu un accordo tra lo Stato e i palestinesi che permetteva ai terroristi di stabilirsi nel territorio italiano e in cambio essi non avrebbero fatto nessun attentato nel nostro Paese.
Appare evidente che questo accordo non sia stato mantenuto.
I terroristi fecero comunque un attentato sul suolo italiano. 
Cercando di chiarire la situazione inerente al Lodo Moro si potrebbero capire altre questioni, come quella della strage della stazione di Bologna, la quale avvenne il 2 agosto 1980 e che ancora oggi è imputata ai neofascisti ma per la quale esiste anche una pista palestinese.
Ci sono ancora troppi punti oscuri.
L'attentato al Tempio Maggiore di Roma rappresenta ancora oggi una ferita non solo per la comunità ebraica romana (una delle più antiche comunità ebraiche del mondo) ma anche per tutto il popolo italiano.
Questo non deve essere dimenticato.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".