Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo interessante di Gianluca Spera che è intitolato "Caso Gemmato: per non cadere in trappola il tema chiave è la libertà".
Ne riporto questo stralcio:
Lo scivolone di Gemmato
Infatti, mentre Gemmato snocciolava i disastrosi dati italiani su mortalità e letalità del virus, il giornalista del Corriere si è inserito osservando che “senza i vaccini sarebbe andata peggio”. A quel punto, il sottosegretario aveva due possibilità: rispondere in maniera articolata senza dare adito a strumentalizzazioni o ribaltare il tavolo opponendo al mantra pandemico la difesa della libertà individuale lesa dalle severe imposizioni sanitarie".
Atteniamoci a dei dati di fatto.
Qui in Italia sono state implementate le più dure misure di profilassi contro il Covid
Eppure, nonostante ciò, sono morte più di 171.000 persone.
Sono state limitate le libertà individuali e sono state bloccate molte attività economiche.
Eppure, nonostante sia stato fatto ciò, sono morte più 171.000 persone.
I vaccini anti-Covid sono stati presentati come delle panacee ma hanno mostrato molti limiti.
Questi sono dati di fatto.
Coloro che fanno parte del "Giornale Unico del Virus" (il mainstream chiamato così da Nicola Porro) dicono che le misure adottate dall'allora ministro della Salute Roberto Speranza (vaccinazioni coatte incluse) abbiano salvato molte vite.
Io potrei dire: "Ricordate che sono morte più di 171.000, nonostante sia stato fatto tutto ciò".
Non si può dire che le misure implementate dall'allora ministro della Salute abbiano avuto un successo.
Guardando l'andamento dei contagi qui in Italia e facendo un confronto con altri Paesi che non hanno adottato le nostre stesse misure si può intuire che le misure adottate dall'allora ministro siano state un fiasco.
Tali misure non solo sono state un fiasco (poiché non hanno fermato i contagi e le morti) ma sono state anche fonti di problemi economici e sociali.
Tante attività hanno chiuso i battenti e si sono distrutti persino a rapporti umani.
Addirittura, ci sono familiari ed amici che non si salutano perché hanno litigato sulla questione del vaccino.
Il modello di gestione dell'emergenza Covid implementato da Speranza è stato dannoso.
I fatti lo dimostrano.
Forse, mettere sarebbe bene farsi venire dei dubbi, visti i fatti che contrastano una certa narrazione.
Il mainstream dice: "Non c'è salute senza libertà" ma ignora che il fatto che non vi sia salute senza libertà.
Questa è la cruda realtà ma un mainstream ideologizzato come quello che c'è qui da noi la ignora.
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