La scienza è morta!

Questo è uno screenshot de "Il Sole 24 Ore". Ringrazio l'amico Morris Sonnino che me l'ha mandato.

Lo screenshot reca un articolo che recita:

"Un Codice di deontologia medica rinnovato e al passo coi tempi, che metta al centro professionalità dei camici bianchi e il rapporto col paziente ma faccia tesoro dalla lezione della pandemia, a partire dal ruolo dei vaccini: i medici non potranno non riconoscerne il valore scientifico e, di conseguenza, non potranno sconsigliarne l'utilizzo".

Si spera che la notizia sia falsa.

Se fosse vera sarebbe l'atto di morte della scienza.

Nessuna persona con un minimo di cervello nega il valore delle vaccinazioni.

Basti ricordare vaccinazioni come quella contro il vaiolo.

Però, nel caso delle vaccinazioni anti-Covid troppe cose sono andate male e si sono sono dimostrate poco chiare.

Basti pensare ai casi di reazione avversa.

Stando a questo nuovo codice deontologico, un medico potrebbe sconsigliare di assumere il vaccino anti-Covid ad una persona che ha avuto problemi con quest'ultimo?

Capite che non vi è nulla di scientifico in questa logica.

La scienza è dubbio.

Se non ci fosse il dubbio non ci sarebbe manco la ricerca scientifica.

Quanto alla scienza penso ad Albert Sabin (1906-1993).

Sabin scoprì il vaccino contro la poliomielite ma non lo brevettò.

Egli disse:

"Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo".

Le case farmaceutiche, come Pfizer e Moderna, si saranno comportate allo stesso modo?

Ho i miei dubbi.

La scienza è morta ed è stata sostituita dall'affarismo e dall'ideologia.