La politica è in lutto: ha lasciato questo mondo l'ex-ministro dell'Interno ed ex-presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Aveva 67 anni ed era malato di tumore.
Dopo una militanza giovanile in Democrazia Proletaria, Maroni iniziò il cammino politico nella Lega Lombardia che lo portò alla Lega Nord.
Nel 1994, egli andò al governo con il centrodestra ed il presidente del Consiglio di allora Silvio Berlusconi.
Fu nominato ministro degli Interni.
Nello stesso anno, il leader del suo partito Umberto Bossi fece cadere il Governo e Maroni si oppose.
Maroni tornò al governo sempre con il centrodestra nel 2001 e operò come ministro del Welfare.
Dopo due anni di governo di centrosinistra (2006-2008) Maroni tornò nuovamente al governo (sempre con il centrodestra) nel 2008 e vi rimase.
Fu ministro dell'Interno e rimase in carica fino al 2011, anno nel quale il Governo cadde.
Nel 2012 divenne leader della Lega Nord al posto di Umberto Bossi, il quale si trovò ad avere a che fare con la grana dello scandalo Belsito.
Si candidò alle elezioni regionali della Lombardia nel 2013 e fu eletto.
Per motivi personali, Maroni non si ricandidò nel 2018 e lanciò la candidatura di Attilio Fontana, attuale presidente della Regione Lombardia.
Il resto è storia recente.
Nel 2020, Maroni ha annunciato la sua candidatura alla carica di sindaco di Varese ma il 6 giugno 2021 si è ritirato per il tumore al cervello che gli è stato diagnosticato.
Il suo ultimo incarico è stato nella Consulta per l’attuazione del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, organo del Ministero dell'Interno.
Oggi, a Lozza, Maroni se n'è andato.
Se n'è andato un grande uomo di Stato.
Giustamente, si esprime il più sentito cordoglio ai suoi cari.
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