Su "La Nuova Bussola Quotidiana", vi è un articolo intitolato "Forza Italia e la Sinistra, trame per sopravvivere un po'".
Di questo articolo, scritto da Ruben Razzante, riporto questo stralcio:
Non è la prima volta che sboccia l’idillio tra sinistra e Berlusconi. Basta sfogliare gli album delle legislature precedenti per rivivere i ciclici ammiccamenti tra postcomunisti e Cavaliere, a cominciare dalla fine degli anni novanta, quando Massimo D’Alema riuscì a diventare Presidente del Consiglio anche grazie alla sponda berlusconiana. Oggi peraltro c’è un alibi di ferro: il Covid. Raccogliere l’appello del Presidente della Repubblica alla collaborazione istituzionale significa, quindi, per il leader di Forza Italia prendere la palla al balzo e proporsi come interlocutore affidabile sia del governo che del Partito popolare europeo e mettere nell’angolo il mai amato Matteo Salvini".
Oramai, Forza Italia è un partito di centro.
Non è più di centrodestra ma guarda verso il centro.
Basti pensare al fatto che il presidente del partito Silvio Berlusconi abbia fatto un certo endorsement a Joe Biden per le elezioni americane.
Oramai, Berlusconi pensa alla sua sopravvivenza politica.
Sa già che la destra è in mano alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, e che oggi il centrodestra è spostato molto a destra e poco al centro.
Egli si vuole fare forza sul fatto che i parlamentari di Forza Italia siano ancora presenti numericamente.
Vuole cercare di non essere condannato all'irrilevanza.
Però, fare un patto con questa sinistra equivale a fare un patto con il diavolo.
Infatti, a questa sinistra interessano solo i voti per potere fare andare avanti il suo governo e per potere eleggere il nuovo presidente della Repubblica.
Dunque, quando non serviranno più, Berlusconi e Forza Italia saranno scaricati.
Berlusconi vuole fare il giocatore e vuole giocare su due tavoli.
Da una parte, egli continua a mantenere i rapporti con la Lega e Fratelli d'Italia e dall'altra occhieggia alla sinistra, in nome della "responsabilità".
Si chiama "politica del doppio forno".
Però, Berlusconi deve stare molto attento.
Infatti, con il doppio forno ci si può anche scottare.
Il problema è che oggi i liberali, quelli veri, rischiano di non avere una loro casa.
Anzi, si rischia la diaspora dei liberali.
Forza Italia, oggi, non è più un partito liberale.
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