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mercoledì 11 novembre 2020

Erdogan si prende il Nagorno Karabakh


Questa è una nota di Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:

"La Turchia di Erdogan ha conquistato anche il Nagorno armeno. L’Europa pandemizzata ha lasciato che l’islamismo panturco piegasse la resistenza degli armeni e l’Azerbaijan si riprenderà il territorio dopo la sua guerra di aggressione. L’Armenia, questo faro della cultura in mezzo alla barbarie, questa nazione pacifica di artisti e intellettuali che ha dato tanto al mondo, ha dovuto cedere al cessato il fuoco siglato dalla Russia dopo 5.000 morti e decine di migliaia di armeni sfollati dai bombardamenti turco-azeri. La comunità internazionale rimane fedele a uno statuto del Nagorno che risale al 1921 e all’epoca in cui Stalin era commissario alle nazionalità. Una follia vergognosa. La Germania, che collaborò al genocidio armeno del 1915, tace. Tace l'Unione Europea. Tace l'Italia. Il mondo civilizzato, l’Europa, l’Occidente, avevano la responsabilità di proteggere questa piccola nazione pacifica, cristiana e democratica contro Erdogan e i suoi scagnozzi che hanno bombardato chiese e cattedrali. Perché nessuno lo ferma? Perché non viene cacciato a pedate dalla Nato? Perché c'è appeasement ovunque, come ci fu a Monaco nel 1938? Il Nagorno armeno era una diga contro l’espansionismo turco e una linea rossa di civiltà. È appena crollata e pagheremo caro. Non c'è recovery fund che possa salvarci dalla nostra codardia".

Meotti ha pienamente ragione.
L'Europa ha abbandonato completamente ciò che riguarda la difesa delle sue tradizioni e della sia identità fondata sulla tradizione giudaico-cristiana.
Questa Europa è clinicamente morta.
I leader europei pensano che la Turchia di Erdogan si possa placare facendole delle concessioni.
La loro tatti ricorda esattamente ciò che fecero nel 1938 Francia e Regno Unito di fronte ad Adolf Hitler, quando gli consegnarono di fatto la Cecoslovacchia.
Sappiamo tutti come andarono le cose.
La Germania nazista portò avanti una politica espansionistica che portò alla II Guerra Mondiale.  
Oggi, l'Europa si comporta esattamente come si comportarono Regno Unito e Francia nel 1938.
Essa fa concessioni ad Erdogan e tace di fronte ai suoi misfatti per tenerselo buono.
In realtà, sarà Erdogan ad avere la situazione in pugno e l'Europa non potrà fare nulla per fermarlo.
La questione del Nagorno-Karabakh è una dimostrazione di ciò. 


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