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martedì 10 maggio 2011

SAVIANO E SOCI, IL COMMENTO DELL'ONOREVOLE STRACQUADANIO E DEL SENATORE QUAGLIARIELLO





Cari amici ed amiche.


Venerdì sera, avevo visto uno spezzone della trasmissione "Potere" di Lucia Annunziata.
Lo spezzone di questa trasmissione è visibile in questo video da me scaricato da Youtube.
In quella puntata di quella trasmissione si è parlato di populismo.
Trovo interessanti i commenti fatti dall'onorevole Giorgio Stracquadanio, parlamentare del Popolo della Libertà e direttore de "Il Predellino", e dal senatore del Popolo della Libertà Gaetano Quagliariello.
Concordo con l'onorevole Stracquadanio riguardo a Roberto Saviano (nella foto).
Per l'onorevole Stracquadanio, Saviano si pone come una persona che vede sé stesso e coloro che la pensano come lui come "puri ed onesti" mentre gli altri come criminali.
L'onorevole ha paragonato Saviano al gerarca nazista Jospeh Goebbels.
Io lo paragonerei a Julius Streicher, più che a Goebbels.
Come Streicher istigava all'odio razziale contro gli ebrei, evocando scenari demoniaci ed apocalittici, Saviano istiga alla divisione tra quelli che secondo lui sono "buoni", coloro che stanno dalla sua parte, ed i "cattivi", tutti gli altri. E' un atteggiamento manicheo.
Io trovo che questo sia un atteggiamento pericoloso.
Infatti, esso porta ad una contrapposizione dura, in cui chi è contro l'ideologia di Saviano è un mafioso o una persona vicina alla mafia, quindi da abbattere.
Anche su Michele Santoro, concordo con l'onorevole Stracquadanio.
L'onorevole ha paragonato Santoro ad un santone e la trasmissione "Annozero" ad una liturgia in cui vi è una "vittima sacrificale", una Messa cantata.
In quello che dice Santoro vi è il giacobinismo allo stato puro.
In effetti, nel giacobinismo vi è un'idea di giustizialismo, che va ben al di là di una sana voglia di legalità.
Durante, il "Terrore" instaurato in Francia nel 1793 da Robespierre, molti oppositori, visti come "criminali" e "nemici della Rivoluzione" vennero uccisi nei modi peggiori. Ad esempio, le persone vennero cannoneggiate o fatte annegare nella Loira con le "noyades". Santoro ha lo stesso atteggiamento. Lui si presenta come "angelo vendicatore".
Se qui in Italia ci fosse una rivoluzione simile, lui sarebbe come Robespierre ed il suo compare Marco Travaglio come Saint Just o Hebert.
Su Nanni Moretti, concordo con quanto detto dal senatore Quagliariello.
Moretti non può essere definito un "populista". Infatti, non si può urlare in piazza un giorno e dire: "non perdiamoci di vista.".
Se devo dare un mio parere, quella di Moretti sembra più una sceneggiata da film.
Concordo con il senatore Quagliariello anche quando afferma che Saviano, Santoro e Moretti non amano il popolo ma ritengono che esiste un "popolo bue" contro il quale si deve reagire. Molto spesso, però, essi escono dai canoni della democrazia.
Ciò è vero!
Infatti, la democrazia si fonda anche sul rispetto tra persone ed idee.
Quando l'altro, chi ha un'idea diversa, viene visto come un nemico di abbattere, non c'è più la democrazia.
Su Beppe Grillo, concordo l'onorevole Stracquadanio.
Da uomo di spettacolo qual è, Grillo riempie le piazze ed eccita le folle al momento ma poi si "spegne".
E' una sorta di "fuoco di paglia".
Intanto, nel momento in cui il comico genovese fa da oratore, c'è un un forte giro di business.
Ora faccio una mia considerazione.
Le analisi dell'onorevole Stracquadanio e del senatore Quagliariello sono condivisibili.
La sinistra è animata da queste persone, come da Nichi Vendola e da Antonio Di Pietro.
Purtroppo, queste persone sono ben lontane dal pensiero di una sinistra moderna ed occidentale, tipo il Labour britannico o il Partito Democratico USA.
Questo deve fare riflettere tutti.
Una sinistra di questo tipo non fa bene alla democrazia.
Come ho scritto prima, la democrazia si fonda anche sul rispetto tra persone.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.