Vorrei esprimere un commento alla nota scritta dall'amico Andrea Verde su "Il Predellino".
Seguite il link http://www.ilpredellino.it/online/prima-pagina/78-articoli/4274-perche-serve-una-forte-intesa-tra-francia-e-italia.
Andrea Verde parla dell'importanza rivestita dal rapporto che ci deve essere tra Italia e Francia e lo fa citando anche le affinità culturali tra i due Paesi.
E' fuori discussione il fatto che tra Italia e Francia vi siano delle affinità culturali. Pensiamo alle loro lingue, che hanno la comune eredità latina. Infatti, Francia ed Italia fanno parte dell'Unione Latina, insieme alla Spagna, al Portogallo, ai Paesi dell'America del Sud (come Brasile ed Uruguay) e alla Romania.
Il sito dell'Unione Latina è http://www.unilat.org/.
E' fuori discussione anche il fatto che l'intesa tra Italia e Francia sia necessaria per la questione del controllo dell'immigrazione.
Però, io penso che non si possa non dare ragione a chi dice che rischiamo di diventare una "colonia francese".
Effettivamente c'è una "preponderanza francese" sia a livello europeo e sia qui in Italia, con gli investimenti che hanno portato aziende importanti (comer Parmalat) in mano a gruppi francesi.
Io temo che, per ragioni geopolitiche, l'Italia appiattisca la propria politica sulle posizioni di Parigi e che, di fatto, la stesa Europa (che già ha molti problemi) possa risentirne.
Infatti, l'Italia potrebbe uscirne indebolita. Ora, vale il detto che dice che la forza di una catena è rapportata al suo anello più debole. L'Italia rischia di indebolirsi e di indebolire ulteriormente un'Europa già malandata.
Io penso che noi italiani dobbiamo svegliarci.
Io penso che noi italiani dobbiamo svegliarci.
Va bene avere buoni rapporti con la Francia ma l'Italia deve sapere guardare anche ad altre realtà. Per esempio, non bisogna solo guardare all'"Europa carolingia" (che è rappresentata dall'asse costituito da Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania) ma anche all'"Europa anglo-finnico-vichinga" , che è rappresentata dalla Repubblica d'Irlanda, dal Regno Unito, dalla Norvegia, dalla Svezia, dalla Finlandia e dalla Danimarca, oltre ai Paesi dell'Est e agli altri Paesi latini, come la Spagna ed il Portogallo e a quelli dell'area alpina, come la Svizzera.
Inoltre, per la sua posizione, l'Italia può essere uno "Stato ponte" tra l'Europa ed il Bacino del Mare Mediterraneo, insieme alla Grecia, a Cipro e allo Stato di Israele.
Per fare questo, l'Italia non può dare più peso al rapporto con la Francia ma deve avere una maggiore autonomia da essa.
Per fare questo, l'Italia non può dare più peso al rapporto con la Francia ma deve avere una maggiore autonomia da essa.
Di certo, come ho scritto poc'anzi, noi italiani dobbiamo svegliarci.
Dobbiamo puntare sulla tecnologia, sulla scienza e sulla cultura.
Dobbiamo abbandonare certe politiche. Personalmente, io sono favorevole al capitalismo di tipo anglosassone, in cui lo Stato non entra nell'economia.
Infatti, noi italiani abbiamo un capitalismo di tipo "renano", in cui lo Stato entra nell'economia, elargendo anche soldi alle imprese. Purtroppo, nei decenni passati lo Stato elargì soldi a destra e manca, anche ad aziende che non investirono i soldi dati ma non fecero progetti utili.
Io penso che sia arrivato il momento di cambiare.
L'istituzione pubblica non deve più entrare nel'economia. Se proprio deve fare degli investimenti, lo faccia assicurandosi che l'azienda a cui ha dato i soldi investa in progetti realmente utili.
Questa si chiama sussidiarietà.
Inoltre, dobbiamo riformare lo Stato, a cominciare dalla realizzazione del federalismo.
Un'ultima cosa (ma non meno importante) è la realizzazione delle nuove infrastrutture. Per questo, ieri (ad esempio) ho parlato del pericolo che può comportare una vittoria di Alessandro Pastacci nella Provincia di Mantova, nell'articolo intitolato "Provincia di Mantova, se dovesse vincere il centro sinistra...", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/05/provincia-di-mantova-se-dovesse-vincere.html.
La Provincia di Mantova, ad esempio, è strategica perché essa è attraversata da uno degli assi portanti delle vie di comunicazione tra Europa e Mediterraneo. Per questo, per esempio, la nuova autostrada "Tirreno-Brennero" , di cui ho parlato nell'articolo intitolato "Tirreno-Brennero, un asse fondamentale", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/tirreno-brennero-unasse-fondamentale.html, è importante.
Il centro sinistra ha dentro di sé forze che sono contrarie alla realizzazione di questa opera e propugnatrici del fenomeno "NIMBY", fenomeno in cui anche un piccolo Comune pone il veto ad un'importante infastruttura.
Dobbiamo abbandonare queste idee, se vogliamo dire la nostra nell'ambito Europeo.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento