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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 7 maggio 2011

III DOMENICA DI PASQUA

Cari amici ed amiche.

Oggi è la III domenica di Pasqua e nelle nostre chiese verranno letti i brani degli Atti degli Apostoli (capitolo 2, versetti 14a.22-33), del Salmo 15 (16), della lettera di San Pietro apostolo (capitolo 1, versetti 17-21) e del Vangelo secondo Luca (capitolo 24, versetti 13-35).
Proprio il brano del Vangelo è cuore della liturgia.
Esso parla di due discepoli che erano in cammino verso la città di Emmaus.
A un certo punto Gesù (che era risorto) si unì a loro nel viaggio. I due discepoli stavano parlando proprio della morte di Gesù. Egli chiese loro cosa era successo. I due discepoli non lo riconobbero. Il Vangelo dice: "Ma i loro occhi erano impediti.".
I due discepoli gli parlarono di quanto era successo. Essi gli confessarono la loro delusione perché si aspettarono che Gesù li avrebbe liberati dal giogo dei Romani. Invece morì sulla croce. Gesù rispose loro rimproverandoli ed insegnando loro le Scritture.
Il Vangelo dice: "Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hano detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?" E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.".
Poi, facendosi sera, i due discepoli i due discepoli chiesero a Gesù di fermarsi con loro. Egli accettò e durante la cena prese il pane, recità la preghiera di benedizione, lo spezzò e lo distribuì a loro.
Qui, i due discepoli lo riconobbero.
Il Vangelo dice: "Allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero.".
Dopo che lo ebbero riconosciuto, Gesù sparì dalla loro vista.
I due discepoli confessarono tra loro la loro meraviglia.
Nel Vangelo vi è scritto: "Ed essi dissero l'un l'altro: " Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?"".
Partirono alla volta di Gerusalemme per annunziare la resurrezione di Cristo.
Noi, troppo spesso, siamo come quei discepoli.
Ci fermiamo solo alla prima idea, quella che spesso è la più comune a molti, ma non andiamo mai fino in fondo. Spesso, i nostri occhi sono come quelli di quei due discepoli.
Molto spesso noi diciamo di credere in Dio ma, altrettanto di frequente, noi siamo del'idea che Dio sia lontano da noi.
Gesù aprì gli occhi a quei due discepoli, facendo capire loro che egli morì a causa dell'odio dell'uomo.
Fu l'odio dell'uomo ad ucciderlo.
Nel contempo, egli fece capire che Dio ha un amore grande, illimitato, verso il genere umano.
Gesù, in quanto Figlio di Dio, aveva (ed ha) questo amore smisurato e per questo suo amore, si fece mettere in croce.
Questo fu un vero sacrificio.
Oggi, vi sono i "kamikaze", coloro che, in nome di un' idea perversa, si fanno esplodere, uccidendo sé stessi e le persone che stanno intorno a loro.
Ciò è il contrario dell'amore, l'odio.
Queste persone malate odiano la vita e sé stesse.
Odiando la vita e sé stesse non possono fare altro che odiare gli altri.
Gesù, invece, accettò di farsi mettere sulla croce e dimostrare che Dio non vuole la distruzione del genere umano ma la sua salvezza.
Come dice il titolo della prima enciclica del Santo Padre, Papa Benedetto XVI, Deus caritas est, Dio è amore.
Oggi, vi è una forte secolarizzazione. L'uomo rifiuta Dio ed il suo amore. Vi è il caos più totale poiché l'uomo di oggi crede di non avere bisogno di Dio.
Purtroppo, ogni volta che si afferma questo pensiero, il disastro è dietro l'angolo. Pensiamo a quello che successe nel '900, con il comunismo ed il nazismo.
Oggi, potrebbe ripetersi la stessa cosa, magari in altre forme.
Vi è caos ovunque, a cominciare dalla crisi della famiglia. A tale proposito vi invito a leggere e a firmare la petizione con cui si chiede al Ministro delle Pari Opportunità, onorevole Mara Carfagna, di non patrocinare il Festival Gay di Torino.
Intendiamoci, qui nessuno vuole fare male agli omosessuali ma si rischia di fare una "discriminazione al contrario", ossia di fare qualcosa a favore di una minoranza e a scapito di una maggioranza. Anche questo non è un bel segnale.
Termino, facendo gli auguri a tutte le mamme del mondo.
Cordiali saluti.

Desidero firmare la petizione Richiesta al Ministro delle Pari Opportunità, On. Mara Carfagna, di ritirare la sponsorizzazione del Festival Gay a Torino.

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