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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 8 maggio 2011

EXPO 2015, COSA FARA' MANTOVA?

Cari amici ed amiche.

Nel 2015, a Milano, ci sarà l'EXPO.
Prendo spunto da questo articolo dell'Associazione Civica Mantovana, che potete leggere, seguendo il link http://www.associaziocivicamantovana.it/acmprovinciale/attachments/180_GazzettaExpo.pdf per fare una considerazione riguardo alla questione della Provincia di Mantova.
Non concordo con tanta parte di quanto scritto nell'articolo.
Infatti, io penso che l'EXPO possa essere una grande opportunità di rilancio della nostra provincia.
Ora, sorge una domanda.
Ad oggi, la Provincia di Mantova è in grado di cogliere queste opportunità?
La risposta è no!
Rispetto alle altre province lombarde, quella di Mantova è molto indietro.
Non ha infrastrutture efficienti (e di ciò ho scritto parlato in altre occasioni, anche su questo blog) ed il suo stesso tessuto sociale non è ancora preparato a tale evento.
Tanta parte della colpa di ciò è di chi attualmente amministra e gestisce la provincia stessa, causando l'attuale situazione di immobilismo, favorendo localismi e situazioni di interessi particolari, a scapito dell'interesse generale.
La Provincia di Mantova merita, quindi, di essere amministrata in modo diverso.
Essa ha parecchie potenzialità che sono inespresse. Per fare emergere queste potenzialità, serve un cambio di passo.
Innanzitutto, va ridotto il gap infrastrutturale con le altre province.
Ad esempio, la realizzazione dell'asse autostradale Brennero-Tirreno va in questa direzione.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Tirreno-Brennero, un asse fandomantale per la Provincia di Mantova", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/tirreno-brennero-unasse-fondamentale.html.
Vanno fatte anche altre infrastrutture.
Nella Provincia di Mantova vi sono altre potenzialità.
Pensiamo, ad esempio, alla cultura.
Mantova è città d'arte e (con Sabbioneta) è stata dichiarata "Patrimonio mondiale dell'Umanità" dall'UNESCO.
Vi sono importanti testimonianze di arte (come, ad esempio, Palazzo Ducale, la Basilica di Sant'Andrea, la Casa del Cappellaio ed il Palazzo te), di fede (come il Duomo, la Basilica di Sant'Andrea, la Rotonda di San Lorenzo e tutte le altre chiese) e di cultura (come ad esempio tutti i manoscritti sulla Qabbalah ebraica che si trovano nella Biblioteca Teresiana).
Ad avere un patrimonio non è solo il capoluogo ma anche il territorio provinciale.
Pensate, ad esempio, a tutte le zone archeologiche della zona di Asola o di Roncoferraro.
Pensate anche alle numerose antiche cascine e corti, come anche alle varie chiese sconsacrate e non.
Qui c'è tutto un patrimonio che va valorizzato, rendendolo accessibile a tutti e rendendolo fruibile.
Ad esempio, le corti sparse per la provincia (come ad esempio la Corte Galvagnina, Corte Grande e Corte San Giovanni, che si trovano a Roncoferraro) potrebbero essere riconvertite in strutture ricettive (agriturismi) o in musei.
Qui servirà un'opera di incentivo che, però, dovrà essere funzionale al progetto di riqualificazione e di utilizzo.
Ergo, colui che chiederà l'incentivo (il proprietario della corte) dovrà avere un progetto e dovrà metterlo in pratica.
Quindi, l'incentivo dovrà essere vincolato al progetto e alla sua attuazione e non dato a casaccio, secondo il sano principio di sussidiarietà.
Inoltre, noi abbiamo chiese cadute in disuso, sconsacrate e disastrate.
Esse potrebbero essere ristrutturate e riaperte al culto cattolico o affidate ad altre comunità cristiane, che avrebbero così dei luoghi di culto e che comunque garantirebbero anche il mantenimento delle strutture, oppure potrebbero essere riconvertite in pinacoteche, sale civiche, teatri o musei.
Inoltre, bisogna valorizzare anche la nostra tradizione eno-gastronomica.
Avevo scritto l'articolo intitolato "Difendiamo la cultura, con il cibo!" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/05/difendiamo-la-cultura-con-il-cibo.html) per fare capire ciò.
Ad esempio, noi abbiamo già una "Strada del Riso", che tocca i Comuni di Castelbelforte, Bigarello, San Giorgio di Mantova, Castel d'Ario, Villimpenta, Roncoferraro, Sustinente e Serravalle Po.
In questi Comuni vi è la produzione del Riso "Vialone Nano".
L'EXPO di Milano potrebbe essere l'occasione per portare all'attenzione di tutti sia il prodotto che il territorio di origine. Lo stesso si può dire per il Grana Padano e per il Parmigiano Reggiano, che sono entrambi prodotti nella Provincia di Mantova, o per i salumi come il Salame mantovano o lo Spallotto. Ad esempio, bisogna fare pressione sull'Unione Europea perché venga riconosciuta da D.O.P (Denominazione di Origine Protetta) per il Salame mantovano. Servono quindi strategie nuove, per fare conoscere i prodotti agroalimentari. Io, se fossi il presidente della Provincia di Mantova, chiamerei personalità note (come ad esempio il più volte citato chef Gordon Ramsay) e le farei girare per i vari luoghi della provincia, lasciando a loro "carta bianca" sul marketing dei vari prodotti ed anche delle strutture ricettive, come i ristoranti. Darei loro anche la libertà di criticare. Una consulenza simile costerebbe molto ma gli incassi sarebbero enormi. Aiuterebbe molto sia l'agricoltura che la ristorazione.
Inoltre, valorizzata anche l'industria mantovana.
Nel Mantovano vi sono piccole industrie che producono prodotti di alta qualità.
Purtroppo, il fatto che siano piccole, non favorisce queste aziende.
Anche qui, secondo il principio di sussidiarietà, bisogna incentivare quelle aziende i cui proprietari hanno progetti che puntano sull'innovazione, sulla tecnologia e sulla volontà di fare.
Oggi, la nostra provincia è molto indietro.
Serve un cambio di rotta, anche per prepararla all'EXPO.
Se si fa così, noi potremmo cogliere quella che io chiamo "good globalization" , ossia quella "globalizzazione buona" che crea opportunità di conoscenza e di lavoro ed in cui ognuno possa dire la sua.
L'EXPO potrebbe quindi essere il mezzo per arrivare a questa "good globalization".
In caso contrario, rimarremmo fuori dall'EXPO e ci toccherebbe beccare quella che io chiamo "bad globalization", quella "cattiva globalizzazione" in cui saremmo alla mercé di tutti.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Ciao!

    Ci sn buone notizie sulla provincia di Mantova. Secondo un sondaggio "clandestino" che abbiamo appena pubblicato, Gianni Fava sarebbe in testa di 7,5 punti su Pastacci.

    Mi sembra comunque che Fava stia conducendo una grande campagna elettorale sul territorio.

    Speriamo bene per lunedi e per l'eventuale ballottaggio!

    RispondiElimina
  2. Sarebbe meglio una vittoria di Fava al primo turno e credo che essa sia possibile.
    Sulla campagna elettorale, confermo quanto ha scritto!
    Io stesso opero in essa.
    Cordialità

    RispondiElimina

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