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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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martedì 31 maggio 2011

CATTOLICESIMO DI SINISTRA? UN CONTROSENSO!


Cari amici ed amiche.

Vi cito una frase di Nicolas Gomez Davila che dice:
"Per il cattolico di sinistra il cattolicesimo è il grande peccato del cattolico.".
Faccio la parafrasi di questo aforisma, dicendo che un cattolico che si riconosce come tale non può essere di sinistra.
Infatti, non ci può essere un compromesso tra cattolicesimo e comunismo.
Sono due idee che tra loro sono incompatibili.
Qualcuno dice che il come la tradizione cristiana, il comunismo aspira all'eguaglianza delle persone.
Ora, il concetto di "eguaglianza" che ha il comunismo altro non è che un egualitarismo in cui chi emerge viene visto come una minaccia per la società. Quindi, l'eguaglianza, per come la intendono i comunisti, è frutto di coercizione.
E' ben diverso dal concetto di eguaglianza nella tradizione cristiana.
Nella tradizione cristiana, l'eguaglianza non è frutto di coercizione ma di un atto libero in cui l'uomo dice sì a Dio, un Dio che ama ogni uomo, a prescindere dalla sua condizione.
Ciò che rende il comunismo realmente incompatibile con la tradizione cattolica sta nel fatto che esso neghi l'esistenza di Dio.
Anzi, per Marx, la Chiesa opera al servizio di chi sfrutta perché la religione distrae la mente degli uomini dai problemi materiali, inducendola a credere in una salvezza futura.
Questo rende il comunismo ed il cattolicesimo incompatibili tra loro.
Rifiutando questo principio del cattolicesimo, il comunismo rifiuta anche gli altri valori, come quello della famiglia, in quanto esso viene presentato da questa ideologia come un espediente atto a schiavizzare la donna e, in nome di quel già citato egualitarismo coercitivo, come un mezzo di discriminazione di "altre forme di unione", come le coppie omosessuali, e presentando la Chiesa come "mortificatrice dell'uomo" e "fonte di discriminazioni" come l'omofobia.
La realtà è ben diversa. La Chiesa difende il valore della famiglia poiché essa è la cellula della società. Se la famiglia va male, va male l'intera società. La famiglia un'unione naturale fondata sul matrimonio.
Quindi, un cattolico che sposa una linea politica di sinistra è un po' come il "servo di due padroni".
Una delle due tendenze ideologiche è perdente perché soverchiata dall'altra.
Molto spesso, il cattolico di sinistra sostituisce l'ideologia cattolica con quella comunista e Gesù Cristo con Che Guevara.
Cordiali saluti.





9 commenti:

  1. Caro gabriele, adesso capisco il perchè a Roncoferraro ed in provincia di Mantova il tuo partito e la tua coalizione prende sempre batoste... finchè ha degli esponenti come te che dice queste cazzate, perchè cosi devo chiamarle! Allora: tu in questo articolo hai esordito dicendo:"un cattolico che si riconosce come tale non può essere di sinistra" e poi hai strutturato l'intero articolo parlando di comunismo. Capisco che il capo dice e voi come pappagalli ripetete, ma quando la finite con questa storia dei comunisti?? ma ve li sognate la notte?? uno che è di sinistra perchè lo identificate come comunista?? io per esempio, sono un libero professionista (ingegnere), sono di sinistra, sono cattolico e praticante, se la cosa ti interessa ogni venerdi santo porto a spalla la statua del cristo morto durante la processione, ogni anno alla festa del mio paese porto il santo protettore in spalla durante la processione, vado a messa la domenica... quindi secondo te queste cose non dovrei farle perchè essere di sinistra vuol dire essere non cattolici??? ma chi cavolo ve le inculca queste idee??? se la pensate cosi a roncoferraro, cosi come a mantova, a milano, a napoli, nel paese in generale.... prenderete sempre legnate elettorali perchè è proprio della storia dei comunisti raccontata dal "sommo profeta" che la gente si è stufata... e ieri ne hai avuto la prova! ps: sono sempre io, quindi puoi darmi del tu!

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  2. Il cattolicesimo è incompatibile con il comunismo.
    Per esempio, su temi come la famiglia e l'eutanasia cosa pensi?
    Essere cattolici non vuole dire andare solamente in chiesa e portare le statue dei santi nelle processioni.
    Certo, quello che fai in chiesa è commendevole e ti consiglio di continuare a farlo.
    Però, essere cattolici è qualcosa di più.
    E' una questione di valori profondi.
    Dovresti riflettere di più.

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  3. Essere cattolici non vuole dire solo andare a Messa nei giorni di precetto, che è cosa commendevole. Essere cattolici vuole dire anche essere conformi al magistero della Chiesa.
    Il magistero della Chiesa ha molte cose che non sono compatibili con il marxismo.

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  4. SI MA IO IO NON SONO UN MARXISTA, UN COMUNISTA, UN ESTREMISTA COME TU VUOI INTENDERE! IO SONO UNO DI SINISTRA, MA CATTOLICO... NON VEDO L'INCOMPATIBILITA' DELLE DUE COSE! SULLA FAMIGLIA TI RISPONDO SUBITO: la famiglia è un valore importante in cui io credo molto, e penso che l'unione tra l'uomo e la donna sia la base per costituire la famiglia! Però se una persona nella sua vita scopre di essere omosessuale, questi è una persona che ha pari diritti (e doveri) a me... l'unica cosa che non darei è la possibilità di adozione di un figlio! Per quanto riguarda l'eutanasia:per te è facile parlare, prendi posizioni per partito preso o solo perchè lo dicono gli esponenti del PdL (vedi quello che disse quel cretino di Gasparri)! io invece parlo per esperienza personale, perchè quando perdi un genitore rifletti molto.... io sono per continuare a cercare di salvare una persona finchè c'è un miliardesimo di possibilità che questa possa guarire! ma quando le possibilità sono pari a zero (ed i medici te lo dicono apertamente... e credimi è brutto sentirselo dire) sono per non far soffrire nè la persona nè i stretti parenti che sono al suo capezzale... non voglio raccontarti la mia esperienza, ma penso che un minimo tu possa averla capita! perciò caro gabriele, come vedi non parlo perchè il Pd, o Sel, o Idv dice alcune cose... parlo con la mia testa e con le esperienze vissute. Tu invece ripeti a cantilena ciò che senti dire dai dirigenti del tuo partito.... quindi mi sa che tra me e te sei tu quello che dovresti fare una seria riflessione!

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  5. Purtroppo, qui in Italia la sinistra è marxista!
    Non siamo negli USA, ove la sinistra è diversa. Qui da noi è marxista.
    Quanto all'eutanasia, anch'io ho avuto casi di malattie gravi in famiglia.
    L'eutanasia, però, non è la soluzione.
    Quanto agli omosessuali, nessuno vuole negare il fatto che anche loro siano persone.
    Il problema è che una coppia gay non può essere equiparata ad una eterosessuale.
    Su questi temi, la Chiesa ha idee ben precise e non sono certamente le tue.
    E poi, come puoi definirti cattolico, se non segui il magistero della Chiesa?

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  6. Marxista o no che sia la sinistra, il punto VERO è che il nostro amico (anche se non lo conosco, mi permetto) ingegnere pensa al cattolicesimo come a un fai-da-te o un supermarket: a parte una sostanziale poca conoscenza della dottrina in materia di fine vita - traspare dalle sue parole un equivoco tra eutanasia e accanimento terapeutico -, la posizione della Chiesa sulla famiglia NON è quella sua. E questo per un cattolico autentico NON è ammissibile. Il punto non è se lei sia "comunista" - ammesso che abbia senso ancora dir così ad oggi -, ma quanto sia cattolico nel senso pieno del termine. Non dubito che lei del marxismo si disinteressi, ma ciò non toglie che a deficitare sia il suo cattolicesimo. Rispetto a ciò che c'è in giro oggi, lei fa molto e bene andando a Messa, etc., ma il cattolicesimo è qualcosa di più. Molto di più. E' santificazione. E se rifiutiamo la morale (personale e sociale) della Chiesa, la santificazione non esiste più, perché il metro per santificarsi ce lo inventiamo noi, a quel punto. E quindi non ci santifichiamo, ma ci facciamo ingannare dal Maligno.
    P.s.: ho 24 anni e anche io ho visto mia madre spegnersi a 21, dopo vicende varie ed eventuali. Non significa che giustifichi l'eutanasia...! Altro che partito preso! Più apertura alla dottrina cattolica su!

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  7. "Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta"
    Giovanni paolo II 1982
    La fede se non si incarna prima o poi si affievolisce e poi scompare! io prima di destra e sinistra partirei dal modello di società che deve costruire il cattolico e poi lo confronterei con i modelli che gli altri vogliono costruire. Con alcuni non si armonizza, con altri in varia misura può qua e là corrispondere. Oggi il magistero della Chiesa quindi Gesù per bocca del suo Vicario ci dice che condizioni preliminari per trovare qualche forma d'intesa sono i principi non negoziabili: Vita, famiglia e libertà di educazione. Fatti salvi questi, sul resto si può discutereSe non si accettano questi valori è inutile discutere su tutto il resto!

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  8. Il problema è che ci sono certe forze che vogliono mettere in discussione anche i valori non negoziabili.

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  9. Filippo, sono d'accordo con te!
    Il tuo ragionamento è condivisibile. E' correttissimo.
    Il cattolicesimo non è una religione "fai da te".
    Non ci si può comportare da cattolici in certe situazioni e fare il contrario in altre.
    O si è cattolici sempre o non lo si è.
    Anch'io, come te, ho avuto casi di malattie gravi in famiglia. Quindi, capisco quello che vuoi dire. Mia nonna materna (prima) e tutti e due i miei nonni paterni (poi) morirono di cancro.
    Nessuno di loro volle l'eutanasia.
    Come hai scritto tu, niente può giustificare l'eutanasia.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".