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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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venerdì 20 maggio 2011

IL REGNO DELLE DUE SICILIE E LA PADANIA




Cari amici ed amiche.

Nella storia della nostra politica c'è un particolare molto singolare.
Questo particolare è il fatto che al Nord ci sia un partito che identifichi quella parte del nostro Paese, la Lega Nord, mentre al Sud un simile soggetto politico non c'è.
Questo è davvero strano poiché al Sud vi fu un'esperienza statuale unitaria, il Regno delle Due Sicilie, Stato nato nel 1816, dopo l'unione dei Regni di Napoli e di Sicilia.
Al Nord non ci fu questa esperienza.
Infatti, il Nord-Ovest era sotto i Savoia, con la Sardegna.
Il Nord-Est, compresa tanta parte della Lombardia era sotto il dominio austriaco.
L'Emilia era frammentata in ducati, come il Ducato di Parma. La Romagna era nello Stato Pontificio.
Quindi, il Nord era frammentato.
Il Sud, invece, aveva uno Stato unito.
Tra l'altro già da prima del 1816, di fatto, vi era uno la Stato che univa tutte quelle regioni comprese tra l'attuale Abruzzo e la Sicilia.
Infatti, re Carlo III di Borbone (1716-1788), assunse la corona siciliana nel 1735.
Quindi, al sud vi fu un'esperienza statuale preesistente a quella del Regno d'Italia, che fu fondato nel 1861.
Al Nord, questa esperienza non vi fu ma vi fu una vera e propria frammentazione.
Ora, viste le premesse, al giorno d'oggi sarebbe più pensabile che sia una Lega Sud e non una Lega Nord.
Come mai che tutto ciò non è avvenuto.
Proviamo a sviscerare l'argomento.
E' vero che in Sicilia e nel Sud vi fu un'esperienza statuale unitaria ma essa fu molto problematica.
Con il suo fiero carattere isolano e la sua storia, che la vide al centro di un grande regno, come quello normanno, la Sicilia mal sopportava i dettami provenienti da Napoli, la capitale del Regno delle Due Sicilie.
Questo favorì i piani piemontesi di annessione del Regno delle Due Sicilie. Mandando Giuseppe Garibaldi ed i "Mille" a Marsala, il Regno di Sardegna fece leva su questo malcontento e destabilizzò il Regno delle Due Sicilie. Ci furono parecchi siciliani che, sbagliando, videro nei garibaldini dei liberato.
I Piemontesi non fecero altro che usare questo pretesto per annettersi il regno duosiciliano nel 1861.
In seguito, però, la situazione si rivoltò contro i Siciliani e quei "liberatori" fecero una vera e propria spoliazione dell'isola e del Sud. Inoltre, massacrarono persone innocenti, come accadde a Bronte, nel 1860.
Anche nel Nord ci fu un processo analogo, in cui il Piemonte (Regno di Sardegna) fece leva sul malcontento verso l'Austria e i ducati.
Però, il Nord non visse quell'esperienza statuale simile a quella vissuta dal Sud.
Questo è un dato imprtantissimo anche per capire il seguito e la nascita della Lega Nord.
In pratica, il Nord si unì e fece unire anche l'Italia, con quel meccanismo discutibile che ho prima citato.
Infatti, prima di attaccare il Regno delle Due Sicilie, il Piemonte unì intorno a sé la Lombardia, l'Emilia, la Romagna, le Marche, l'Umbria e la Toscana.
Quindi, prima creò questo "blocco" e poi attaccò il Regno delle Due Sicilie.
In un certo senso, possiamo dire che in quel periodo nacque la "Padania" , ossia quella macro-regione che ha nel fiume Po (Padus) il suo baricentro, una grossa regione che promosse l'unificazione del nostro Paese.
Basti pensare che i "Mille" erano piemontesi, liguri, veneti, emiliani, toscani e lombardi.
Alcuni, come Giuseppe Nuvolari, erano di Roncoferraro, il mio Comune, in Provincia di Mantova.
Tra l'altro, avrei voluto proporre discussioni simili proprio durante la festa dei 150 anni di unità d'Italia che si tenne il 17 marzo scorso a Roncoferraro.
Non mi hanno ascoltato ma io continuerò a proporre una cosa simile.
Una volta unita l'Italia e presa anche Roma (1870), il Sud fu spogliato ma ciò non lo unì al suo interno.
Infatti, i particolarismi ed i localismi rimasero.
Il Nord divenne, quindi, trainante.
In pratica, l'esperienza risorgimentale unì il Nord e distrusse il Sud.
L'amministrazione fu centralizzata e la maggioranza dell'elite politica era settentrionale.
Quasi per un infame scherzo della storia, però, oggi è il Nord quella parte che sta pagando lo scotto di quel centralismo di cui fu artefice.
Sembra quasi che, dopo avere distrutto il Sud, il Nord si stia trovando in dovere di mantenere tutta l'Italia.
Da ciò, forse, la Lega Nord ha preso forza ed è diventata unificante per il Nord ma questa volta il Nord si è unito non contro il Sud o contro il Regno delle Due Sicilie contro il centralismo romano e questa unione è partita dal basso, dal popolo, e non dettata da poteri, massonerie e quant'altro.
Quel Nord che fu promotore di quel centralismo oggi ne mette in discussione le fondamenta.
Qui si ritorna al discorso della "Padania" che diventa unificante contro il malgoverno di Roma, un malgoverno che, specialmente negli anni della I Repubblica, fiaccò e spolpò le imprese del Nord.
Oggi ci troviamo con un Nord unito contro il centralismo.
Il Sud, al contrario, si sfaciò nei vari localismi.
La politica italiana dal 1861 spogliò il Sud ma non lo migliorò e né lo unifico al suo interno ma ne favorì la sua disgregazione sociale.
Un Sud disgregato fu più controllabile.
Oggi, l'Italia e, in particolare, il Nord stanno pagando il prezzo di quanto successe nel Risorgimento.
Anche per questo motivo, al Sud non c'è una "Lega" .
Possiamo dire che tutti noi (sia noi settentrionali che i meridionali) siamo vittime del Risorgimento.
Cordiali saluti.

4 commenti:

  1. Studia bamboccio. Hai scritto solo sciocchezze. Il nord ha RUBATO AL SUD tutte le ricchezze,comprese le industrie. Il regno di Napoli contava ben 99 primati in Europa. Il nord era diviso e spolpato dai savoia e dalle tante guerre fatte. Per questo ingaggiarono Garibaldi(che non aveva capito i loro disegni)PER RUBARE. E dopo continuarono e lo scippo continua da 150 anni. I poteri criminali del nord fanno accordi con la parte criminale del sud . E' questa la vera storia, in estrema sintesi. Altro che lega e padania, LADRI CRIMINALI E BASTA!
    Mantenere chi? Si mantengono sempre se stessi con il ritorno su dei denari investiti in appalti. Roma è ladrona? La lega PARTECIPA.Il tutto a discapito delle persone oneste del sud e del nord.
    Sveglia ragazzo, credi a troppi piduisti.

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  2. Veramente, avevo scritto che ci fu una spoliazione del Sud.
    Forse non ha letto bene.
    Ho ammesso che ci fu questo crimine.
    Avevo scritto anche che il Nord era diviso ed i Savoia lo unirono.
    Certo, fecero ciò anche con mezzi discutibili, come i plebisciti, che erano di dubbia regolarità.
    Quanto alla Lega Nord, la invito ad approfondire e a non scrivere cavolate.
    La Lega Nord è un partito nato dal basso, dal popolo, tant'è che oggi una larga parte del popolo settentrionale la vota.
    La classe politica espressa da quel partito è di ottimo livello.
    Pensi, ad esempio, ai sindaci, come il veronese Flavio Tosi. E' uno dei più amati d'Italia.
    Quindi, si assuma la responsabilità di quanto scrive.
    Vedo che non è in grado di fare ciò, visto che il suo commento è anonimo.

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  3. Egregio Gabriele, credo che lei abbia suscitato l´ilaritá dell´anonimo quando non ha parlato del perché dell´invasione.Il Re Borbone aveva annunciato delle riforme per i lavoratori agricoli che non piacevano ai baroni siciliani. Che dopo gli accordi segreti volevano i beni demaniali.Il tutto era stato finanziato dagli Inglesi preoccupati dell´allargamento dei francesi.Infatti i Borboni erano di discendenza francese , come la famosa Imperatrice d´Austria Sissi era la sorella di Sofia di Borbone, moglie del Re Borbone.Per concludere, prima dei Garibaldini , erano arrivati in Sicilia ,ufficiali dell´esercito piemontese e dopo allo sbarco dietro dei Mille c´erano altri 20.000 piemontesi.Inoltre le stragi sono state piu di una.Saluti Rosario Cambiano

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  4. Rosario, era proprio quello che stavo dicendo.
    Quella di mandare Garibaldi ed i suoi "Mille" fu una mossa di "intelligence".
    Si sapeva che il re di Napoli voleva fare delle riforme che scontentarono i nobili siciliani.
    Si tenga conto del fatto che la Sicilia mal sopportava il Governo napoletano anche per questioni storiche.
    Quindi, Garibaldi fu mandato lì proprio per destabilizzare il Regno delle Due Sicilie.
    I piemontesi, che sarebbero arrivati in seguito, avrebbero fatto la parte dei "salvatori dell'ordine", trovando così il pretesto per annettersi il Regno delle Due Sicilie.
    Il tutto fu finanziato dagli inglesi e, in particolare, da certe logge massoniche legate al mondo presbiteriano, quindi avverse, ad esempio, al Papa.
    Quanto al signor "anonimo", che le devo dire?
    Lui mi ha insultato ed io gli ho risposto.
    Si possono esprimere le proprie opinioni anche senza insultare.
    Cordiali saluti.

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