Cari amici ed amiche.
Vi voglio parlare dei quattro quesiti del referendum che ci sarà il 12 ed il 13 giugno.
Vi voglio parlare di ciò, non partendo dalla numerazione dei vari quesiti ma dall'importanza. Di sicuro, il III quesito è, a mio modesto parere, quello più importante.
Il suo testo recita:
" Volete voi che sia abrogato il decreto legge 25 giugno 2008, n.122, convertito con modificazioni, dalla legge 06 agosto, n.133, il testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive, recante "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria".
In realtà, questo referendum punta all'abrogazione di parti della succitata legge, in particolare quelle inerenti al ricorso all'uso di energia nucleare.
Io penso che su questa cosa si debba stare molto attenti.
Un consiglio spassionato che posso dare è quello di non andare a votare o se proprio si vuole votare di votare NO.
Questi "antinuclearisti" dicono delle cose che sono difformi dalla realtà.
La prima riguarda la questione della pericolosità delle centrali atomiche.
In Occidente non c'è mai stati incidenti gravi.
I casi di incidenti gravi ci furono perché le centrali erano vecchie e malfunzionanti ed erano gestite male.
Il caso di Chernobyl (nel 1986) fu dovuto sia all'incompetenza di chi gestiva la centrale e sia all'obsolescenza della centrale stessa.
Il caso di Fukushima (11 marzo 2011) è stato causato non da uno scoppio della centrale ma da un evento naturale, un terremoto con tsunami ,che ha danneggiato una pompa dell'acqua di refrigerazione del nocciolo ed i sistemi di sicurezza non erano efficienti. Proprio perché ci fu un terremoto con lo tsunami, l'incidente di Fukushima non era evitabile.
Una centrale atomica moderna, ben gestita e con gli impianti di sicurezza efficienti è sicura!
Chi dice il contrario fa del terrorismo psicologico!
Questi sono solo casi particolari ma il nucleare è perfettamente sicuro.
In Svezia, Paese molto attento all'ecologia, circa il 38,03 % dell'energia elettrica è prodotta da centrali atomiche.
Nel 1980, gli Svedesi furono chiamati ad un referendum con cui si chiedeva l'abolizione dell'energia nucleare. Però, misero una postilla in cui si diceva che l'abolizione ci sarebbe stata SOLO qualora si fosse trovata una fonte energetica alternativa. La fonte non fu trovata ed il nucleare è ancora attivo e perfettamente funzionante e sicuro.
Vi invito a visitare il sito della SKB, la Svensk Karnbranslhantering. Il suo sito è http://www.skb.se. Potete trovarlo anche nella voce "link preferiti" di questo blog. Il sito è scritto anche in inglese.
Tra l'altro, gli Svedesi hanno approntato anche un metodo di smaltimento delle scorie che vengono messe in fusti dalle pareti molto spesse ed in grotte di granito. Il granito è molto compatto e, se non ha crepe, non fa passare le infiltrazioni d'acqua.
Questo è un trattamemento sicuro.
Ora torniamo all'Italia.
Noi, ad oggi, importiamo il 18% di energia dall'estero. Senza quel 18%, noi non potremmo accendere nemmeno una lampadina. Il fatto che importiamo energia dall'estero comporta delle problematiche serie.
Una di queste è quella delle nostre bollette che sono troppo alte.
Ora, i signori della lobby antinuclearista non vuole l'energia nucleare. Però, cosa propone di alternativo?
Questi signori propongono i "parchi a pannelli solari" .
Essi, però, non dicono che i "parchi a pannelli solari" hanno degli svantaggi. Pensate agli ettari di terreno che vengono tolti all'agricoltura per fare i "parchi a pannelli solari".
Inoltre, i signori della lobby antinuclearista non dicono nemmeno che se uno vuole fare della speculazione economica la può fare anche con i pannelli solari.
Non ci vogliono Isaac Newton o Albert Einstein per capirlo.
Inoltre, voglio ricordare che noi non abbiamo grossi giacimenti di petrolio e gas metano.
Perciò, noi dobbiamo importarli dall'estero e pagare.
Questo fa lievitare le bollette della luce perché le nostre centrali termoelettriche funzionano a metano.
Ora, gli antinuclearisti dicono che noi non abbiamo nemmeno l'uranio e, perciò, dipenderemmo comunque dall'estero ed avremmo le bollette alte.
Peccato, però, che questi signori hanno tralasciato un piccolo particolare.
I combustibili fossili, come gli idrocarburi, si bruciano.
In pratica, perché funzioni, una centrale termolettrica ha bisogno di un flusso continuo di metano. Una centrale termoelettrica, è una grossa caldaia a metano.
Per fare funzionare una centrale nucleare, invece, basta metterle uno stock di barre di uranio e quella funzionerà per parecchio tempo senza avere bisogno di altro rifornimento.
Questo abbatterebbe molti costi.
Inoltre, l'uso di idrocarburi inquina.
Infatti, bruciando metano, vengono prodotti acqua (H2O) e diossido di carbonio (CO2).
Questo incide sull'effetto serra, che deve essere abbattuto, ai sensi del "Protocollo di Kyoto".
Riguardo alle scorie, anche qui gli antinuclearisti fanno della mistificazione.
Dei rifiuti prodotti da 10 centrali nucleari, solo 5% risulta pericoloso.
Questo 5% può essere riprocessato (e reso meno pericoloso) e smaltito, con lo stesso trattamento che si sta usando in Svezia. Noi non abbiamo granito ma abbiamo salgemma che non è meno sicura.
Inoltre, gli antinuclearisti dicono che il nucleare uccide la natura.
Anche questa è una falsità.
Vi invito a leggere un mio vecchio articolo intitolato "Commento all'articolo di Jakob Panzeri sull'energia nucleare".
La Terra stessa, il nostro stesso pianeta, ci tiene in vita, grazie alla sua energia nucleare.
Infatti, dentro il nostro pianeta vi sono delle reazioni simili a quelle che avvengono in un reattore nucleare.
Per questo, all'interno del nostro pianeta vi sono roccia fusa e calore.
Questa energia fa sì che la terra abbia il campo magnetico, senza il quale non ci sarebbe l'atmosfera e, di conseguenza, non ci sarebbe nemmeno la vita.
Il nostro pianeta è un grosso reattore nucleare.
Chi dice che "il nucleare uccide la natura" o non sa quello che sta dicendo o se lo sa agisce in malafede.
Inoltre, gli antinuclearisti parlano della Germania che ha appena annunciato la volontà di spegnere le centrali nucleari.
A questi signori voglio fare notare che ciò avverrà entro il 2022. In undici anni può succedere di tutto, tenendo conto del fatto che questa mossa del Governo tedesco fosse stata, con molta probabilità, dettata da motivi elettoralistici.
Per colpa di gente animata da furore ideologico, oggi l'Italia deve dipendere dagli altri per avere l'energia elettrica.
Il referendum del 1987, quello che abolì l'energia nucleare, fu solo il frutto dello stupido furore ideologico di certe persone che, cavalcando certe paure, non proposero nulla di alternativo. Essi agirono contro l'interesse del nostro Paese che oggi dipende dagli altri e non è competitivo. Pensate alle industrie che devono pagare delle bollette esorbitanti per fare funzionare i loro macchinari.
Questa cosa non dovrà ripetersi il 12 ed 13 giugno di quest'anno.
Pertanto, se volete un consiglio da amico, il 12 ed il 13 giugno andate al mare, in montagna, in un museo o in qualsiasi altro posto che vi piace.
State con i vostri cari o, magari, visitate gli ammalati.
Se proprio vi va di votare, votate NO.
E' per il bene dell'Italia.
Vi invito a consultare il sito http://www.iomiastengo.it. Il link si trova anche nella voce "Link preferiti" di questo blog.
Forse, tutto ciò vi convincerà che quello che dicono certi signori è falso.
Questi signori fanno l'interesse di tutti, meno che quello di noi italiani e del nostro Paese.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 31 maggio 2011
CATTOLICESIMO DI SINISTRA? UN CONTROSENSO!
Cari amici ed amiche.
Vi cito una frase di Nicolas Gomez Davila che dice:
"Per il cattolico di sinistra il cattolicesimo è il grande peccato del cattolico.".
Faccio la parafrasi di questo aforisma, dicendo che un cattolico che si riconosce come tale non può essere di sinistra.
Infatti, non ci può essere un compromesso tra cattolicesimo e comunismo.
Sono due idee che tra loro sono incompatibili.
Qualcuno dice che il come la tradizione cristiana, il comunismo aspira all'eguaglianza delle persone.
Ora, il concetto di "eguaglianza" che ha il comunismo altro non è che un egualitarismo in cui chi emerge viene visto come una minaccia per la società. Quindi, l'eguaglianza, per come la intendono i comunisti, è frutto di coercizione.
E' ben diverso dal concetto di eguaglianza nella tradizione cristiana.
Nella tradizione cristiana, l'eguaglianza non è frutto di coercizione ma di un atto libero in cui l'uomo dice sì a Dio, un Dio che ama ogni uomo, a prescindere dalla sua condizione.
Ciò che rende il comunismo realmente incompatibile con la tradizione cattolica sta nel fatto che esso neghi l'esistenza di Dio.
Anzi, per Marx, la Chiesa opera al servizio di chi sfrutta perché la religione distrae la mente degli uomini dai problemi materiali, inducendola a credere in una salvezza futura.
Questo rende il comunismo ed il cattolicesimo incompatibili tra loro.
Rifiutando questo principio del cattolicesimo, il comunismo rifiuta anche gli altri valori, come quello della famiglia, in quanto esso viene presentato da questa ideologia come un espediente atto a schiavizzare la donna e, in nome di quel già citato egualitarismo coercitivo, come un mezzo di discriminazione di "altre forme di unione", come le coppie omosessuali, e presentando la Chiesa come "mortificatrice dell'uomo" e "fonte di discriminazioni" come l'omofobia.
La realtà è ben diversa. La Chiesa difende il valore della famiglia poiché essa è la cellula della società. Se la famiglia va male, va male l'intera società. La famiglia un'unione naturale fondata sul matrimonio.
Quindi, un cattolico che sposa una linea politica di sinistra è un po' come il "servo di due padroni".
Una delle due tendenze ideologiche è perdente perché soverchiata dall'altra.
Molto spesso, il cattolico di sinistra sostituisce l'ideologia cattolica con quella comunista e Gesù Cristo con Che Guevara.
Cordiali saluti.
lunedì 30 maggio 2011
PROVINCIA DI MANTOVA E LA VITTORIA DI PASTACCI, UN'ANALISI CON CON ARTICOLO SU "ITALIA CHIAMA ITALIA"
Cari amici ed amiche.
Anche qui, nella Provincia di Mantova, ha vinto il centrosinistra.
Con il 57, 27% dei voti, il candidato Alessandro Pastacci ha vinto. Il suo sfidante, il nostro candidato, l'onorevole Gianni Fava, è rimasto fermo al 42,72%.
Innanzitutto, come persona di centrodestra, ci tengo a ringraziare chi ha sostenuto l'onorevole Fava.
Ora, voglio fare una riflessione e la voglio fare partendo da un mio commento "a caldo" fatto ieri su "Italia chiama Italia".
L'articolo è intitolato "Amministrative, Centrodestra riparta dal territorio".
Nella Provincia di Mantova è successo quello che è successo in altre parti.
Nel centrodestra, e in particolare nel Popolo della Libertà, il peso delle correnti interne si è fatto sentire.
Tutto il lavoro fatto da Fava (e non solo) è stato vanificato.
Riguardo al PdL, che nella Provincia di Mantova è stato superato anche dalla Lega Nord, dico che ci deve essere una riflessione.
Lo dico senza peli sulla lingua, nella Provincia di Mantova ha ceduto il PdL.
Come ho scritto nel mio articolo su "Italia chiama Italia" , nell'elettorato del centrosinistra c'è sempre una parte cospicua che vota.
Purtroppo, tra i nostri elettori, vi è una parte cospicua che si astiene, quando vi sono certe situazioni interne.
Nel caso della Provincia di Mantova, il fenomeno correntizio è forte.
Tra le divisioni tra gli ex-Alleanza Nazionale (buona parte dei quali fa riferimento all'attuale coordinatore provinciale Carlo Maccari) ed ex-Forza Italia e, tra gli ex-Forza Italia, vi sono le divisioni tra gli "arioliani" (che fanno riferimento a Romano Arioli e sono cattolici) ed "lucchiniani" (che fanno riferimento ad Enzo Lucchini e, per lo più, sono ex-socialisti).
Io penso che sia ora di superare queste cose.
Il PdL è un grande partito e come tale deve agire!
Il fatto che ci siano al suo interno tante eredità diverse non deve essere motivo di divisione e di guerra interna ma di arricchimento.
Se non si capisce questo, si continueranno a fare queste figure e sarebbe inutile partecipare alle elezioni.
Io penso che sia ora di fare una seria ed acuta riflessione.
Avevamo le carte in regola per battere la sinistra ed abbiamo perso in modo assurdo.
E' ora di riorganizzare il PdL sul territorio di tutta la Provincia di Mantova.
Ad esempio, nel mio Comune, a Roncoferraro, il PdL non esiste più.
Di fatto, non ha più una rappresentanza in Consiglio comunale poiché i suoi consiglieri hanno preso le distanze dal partito.
Inoltre, durante questa campagna elettorale, il PdL non si è visto a Roncoferraro.
La Lega Nord, con il suo segretario Franco Carreri, ha fatto il gazebo e la regolare distribuzione di volantini.
Il PdL dov'era?
Nell'ambito del centrodestra Roncoferraro, al di fuori della Lega Nord, sono stato io l'unico a parlare e ad espormi.
Non so fare i miracoli!
Il mio lavoro è stato in parte premiato. Infatti, nel capoluogo del Comune il centrodestra non è sbandato.
Il problema è che ha perso nelle frazioni, Governolo in primis.
Non mi si dica che Governolo è inespugnabile!
Nel 2008, io fui rappresentante di lista del PdL ed operai a Governolo.
Nella sezione da me controllata, il centrodestra vinse.
Quindi, il centrodestra può vincere anche a Governolo.
Il problema è che durante queste elezioni il PdL è mancato.
Ad esempio, durante la "Festa del Pesce" , festa paesana di Roncoferraro che è iniziata il 19 maggio ed finita il 22 maggio, il Partito Democratico ha fatto regolarmente il suo banchetto per fare la propaganda a Pastacci.
Ad eccezione dell'iniziativa della Lega Nord, che ha messo la vela con la foto di Fava, non sono state fatte iniziative simili.
Io penso che sia ora di cambiare marcia.
Il PdL deve puntare su giovani capaci.
Ad esempio, mi hanno parlato molto bene del PdL di Villimpenta, ove i giovani che si impegnano veramente ci sono.
In particolare, mi hanno parlato bene di Simone Zaghini, che è anche consigliere comunale.
Perché non trovare uno "Zaghini" anche qui a Roncoferraro.
Tra l'altro, questa cosa è stata fatta a Roseto degli Abruzzi e ha funzionato!
Il centrodestra ha vinto le elezioni comunali ed il suo candidato Enio Pavone (a cui auguro buon lavoro) è il nuovo sindaco di Roseto degli Abruzzi.
Lì c'è stato l'impegno dei giovani.
Questo è un modo efficace di fare politica!
Inoltre, devono essere allontanati i "pesi morti". Chi opera solo per avere visibilità o per quella della propria corrente è un "peso morto", una "zavorra", e fa solo del danno al PdL. Come tale, deve essere buttato fuori.
Bisogna tornare a parlare con la gente, proprio secondo il progetto del presidente Berlusconi.
Se non si fa così, queste figuracce continueranno.
E' un peccato perdere in questo modo.
Questo centrodestra, con Fava, aveva tante idee e proposte buone per la Provincia.
Con questa sinistra, esse non verranno accolte.
Ora faccio una considerazione generale.
Come dice il commento inviatomi dall'onorevole Antonio Palmieri, tramite il sito "Forzasilvio.it", servono nervi saldi.
Il centrodestra ha due anni per rimettersi in carreggiata. La maggioranza è salda e coesa ed è determinata a fare il "Piano per il Sud", la riforma della giustizia e quella fiscale. E' ora di lavorare.
Cordiali saluti.
Anche qui, nella Provincia di Mantova, ha vinto il centrosinistra.
Con il 57, 27% dei voti, il candidato Alessandro Pastacci ha vinto. Il suo sfidante, il nostro candidato, l'onorevole Gianni Fava, è rimasto fermo al 42,72%.
Innanzitutto, come persona di centrodestra, ci tengo a ringraziare chi ha sostenuto l'onorevole Fava.
Ora, voglio fare una riflessione e la voglio fare partendo da un mio commento "a caldo" fatto ieri su "Italia chiama Italia".
L'articolo è intitolato "Amministrative, Centrodestra riparta dal territorio".
Nella Provincia di Mantova è successo quello che è successo in altre parti.
Nel centrodestra, e in particolare nel Popolo della Libertà, il peso delle correnti interne si è fatto sentire.
Tutto il lavoro fatto da Fava (e non solo) è stato vanificato.
Riguardo al PdL, che nella Provincia di Mantova è stato superato anche dalla Lega Nord, dico che ci deve essere una riflessione.
Lo dico senza peli sulla lingua, nella Provincia di Mantova ha ceduto il PdL.
Come ho scritto nel mio articolo su "Italia chiama Italia" , nell'elettorato del centrosinistra c'è sempre una parte cospicua che vota.
Purtroppo, tra i nostri elettori, vi è una parte cospicua che si astiene, quando vi sono certe situazioni interne.
Nel caso della Provincia di Mantova, il fenomeno correntizio è forte.
Tra le divisioni tra gli ex-Alleanza Nazionale (buona parte dei quali fa riferimento all'attuale coordinatore provinciale Carlo Maccari) ed ex-Forza Italia e, tra gli ex-Forza Italia, vi sono le divisioni tra gli "arioliani" (che fanno riferimento a Romano Arioli e sono cattolici) ed "lucchiniani" (che fanno riferimento ad Enzo Lucchini e, per lo più, sono ex-socialisti).
Io penso che sia ora di superare queste cose.
Il PdL è un grande partito e come tale deve agire!
Il fatto che ci siano al suo interno tante eredità diverse non deve essere motivo di divisione e di guerra interna ma di arricchimento.
Se non si capisce questo, si continueranno a fare queste figure e sarebbe inutile partecipare alle elezioni.
Io penso che sia ora di fare una seria ed acuta riflessione.
Avevamo le carte in regola per battere la sinistra ed abbiamo perso in modo assurdo.
E' ora di riorganizzare il PdL sul territorio di tutta la Provincia di Mantova.
Ad esempio, nel mio Comune, a Roncoferraro, il PdL non esiste più.
Di fatto, non ha più una rappresentanza in Consiglio comunale poiché i suoi consiglieri hanno preso le distanze dal partito.
Inoltre, durante questa campagna elettorale, il PdL non si è visto a Roncoferraro.
La Lega Nord, con il suo segretario Franco Carreri, ha fatto il gazebo e la regolare distribuzione di volantini.
Il PdL dov'era?
Nell'ambito del centrodestra Roncoferraro, al di fuori della Lega Nord, sono stato io l'unico a parlare e ad espormi.
Non so fare i miracoli!
Il mio lavoro è stato in parte premiato. Infatti, nel capoluogo del Comune il centrodestra non è sbandato.
Il problema è che ha perso nelle frazioni, Governolo in primis.
Non mi si dica che Governolo è inespugnabile!
Nel 2008, io fui rappresentante di lista del PdL ed operai a Governolo.
Nella sezione da me controllata, il centrodestra vinse.
Quindi, il centrodestra può vincere anche a Governolo.
Il problema è che durante queste elezioni il PdL è mancato.
Ad esempio, durante la "Festa del Pesce" , festa paesana di Roncoferraro che è iniziata il 19 maggio ed finita il 22 maggio, il Partito Democratico ha fatto regolarmente il suo banchetto per fare la propaganda a Pastacci.
Ad eccezione dell'iniziativa della Lega Nord, che ha messo la vela con la foto di Fava, non sono state fatte iniziative simili.
Io penso che sia ora di cambiare marcia.
Il PdL deve puntare su giovani capaci.
Ad esempio, mi hanno parlato molto bene del PdL di Villimpenta, ove i giovani che si impegnano veramente ci sono.
In particolare, mi hanno parlato bene di Simone Zaghini, che è anche consigliere comunale.
Perché non trovare uno "Zaghini" anche qui a Roncoferraro.
Tra l'altro, questa cosa è stata fatta a Roseto degli Abruzzi e ha funzionato!
Il centrodestra ha vinto le elezioni comunali ed il suo candidato Enio Pavone (a cui auguro buon lavoro) è il nuovo sindaco di Roseto degli Abruzzi.
Lì c'è stato l'impegno dei giovani.
Questo è un modo efficace di fare politica!
Inoltre, devono essere allontanati i "pesi morti". Chi opera solo per avere visibilità o per quella della propria corrente è un "peso morto", una "zavorra", e fa solo del danno al PdL. Come tale, deve essere buttato fuori.
Bisogna tornare a parlare con la gente, proprio secondo il progetto del presidente Berlusconi.
Se non si fa così, queste figuracce continueranno.
E' un peccato perdere in questo modo.
Questo centrodestra, con Fava, aveva tante idee e proposte buone per la Provincia.
Con questa sinistra, esse non verranno accolte.
Ora faccio una considerazione generale.
Come dice il commento inviatomi dall'onorevole Antonio Palmieri, tramite il sito "Forzasilvio.it", servono nervi saldi.
Il centrodestra ha due anni per rimettersi in carreggiata. La maggioranza è salda e coesa ed è determinata a fare il "Piano per il Sud", la riforma della giustizia e quella fiscale. E' ora di lavorare.
Cordiali saluti.
CENTRODESTRA RIALZATI!
Cari amici ed amiche.
Abbiamo perso a Milano e a Napoli.
Questa è una brutta botta ma dobbiamo rialzarci!
Purtroppo, questa è una costante. Quando ci sono delle conflittualità interne alla coalizione di centrodestra, una parte del suo elettorato si astiene.
Giuliano Pisapia (a Milano) e Luigi De Magistris (a Napoli) non hanno vinto perché una parte degli elettori di centrodestra è passata al centrosinistra.
Pisapia e De Magistris hanno vinto perché una parte dell'elettorato di centrodestra si è astenuto.
Mentre l'elettorato di centrosinistra (specialmente se è della sinistra radicale) vota sempre.
Noi, uso il singolare perché sono dichiaratamente di centrodestra e berlusconiano convinto, in certi frangenti siamo spaccati e qualcuno dei nostri non va a votare e facciamo queste figure.
Questo è un dato non da poco e bisogna lavorarci sopra.
Per farvi capire meglio le cose, vi faccio un esempio.
Il recente caso del presidente Berlusconi che, parlando all'orecchio del presidente USA Barack Hussein Obama, ha detto che qui vi è la dittatura dei giudici di sinistra.
Subito gli elettori di centrosinistra ed il centrosinistra stesso si sono mossi sui giornali ed in rete, ove hanno fatto su Facebook un gruppo contro il presidente Berlusconi intitolato "Im sorry Mr President Obama, Berlusconi is not speaking in my name".
Vi porto anche un esempio che riguarda me. Quando scrivo un articolo su "Italia chiama Italia" o su questo blog vengo sistematicamente contestato.
Vi invito a leggere i commenti fatti ad un mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" e riportato sul giornale "Freedom 24". Per saperne di più, andate su Google e digitate il mio nome che è Antonio Gabriele Fucilone.
In pratica, quelli di sinistra sono in minoranza ma riescono a fare rumore.
Noi, che non siamo in minoranza, dobbiamo fare altrettanto.
Io penso che il centrodestra debba ritrovare una coesione interna. In particolare, il partito a cui faccio riferimento, il Popolo della Libertà, deve ritrovare una coesione interna, soprattutto nei livelli locali, ove i fenomeni correntizi sono forti.
Ad esempio, qui a Roncoferraro, in provincia di Mantova, non è possibile che, al di fuori della Lega Nord (che fa egregiamente il suo compito) l'unico a parlare ogni giorno nell'ambito del centrodestra locale sia io!
Lo faccio volentieri (perché ci credo veramente) ma credo che servano più voci.
Fatemi togliere questo sassolino dalla scarpa.
Quando corre unito, il centrodestra vince!
Adesso, due città come Napoli e Milano sono state consegnate al centrosinistra, i cui candidati non fanno parte dell'area moderata ma di quella estrema
Ora, il centrodestra, ed in primis il Popolo della Libertà, deve rialzarsi.
Deve tornare sul territorio e creare delle classi dirigenti locali che sappiano interpretare al meglio tutte le istanze della gente e di allontanare i "pesi morti".
Deve superare i fenomeni correntizi.
Magari, un modo potrebbe essere anche l'istituzione delle primarie, cosa che è stata caldeggiata anche dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Questo potrebbe fare sì che i fenomeni correntizi nel PdL siano superati.
Il segnale che è stato dato da queste elezioni è forte ed io credo che non sia un atto di sfiducia contro il presidente Berlusconi, che comunque ha un forte consenso. Io credo che gli elettori moderati (gran parte dei quali sono nel centro destra) siano stufi di questo brutto clima che si è instaurato in questi giorni.
Il presidente Berlusconi ha ancora tanto consenso perché ha fatto tanto e fa.
Quelli che dicono di essere di centrodestra e parlano male del presidente Berlusconi (dicendo che la gente non lo vuole più) devono ricordarsi che il centrodestra esiste grazie a lui.
Del resto, pur arretrando, il Popolo della Libertà è ancora il primo partito d'Italia.
Cordiali saluti.
ESCHERICHIA COLI E CETRIOLI
Cari amici ed amiche.
In Germania è scoppiato il caso di alcuni cetrioli contaminati da un batterio che ha causato la morte di dieci persone. Questo batterio l'Escherichia coli (nella foto) ed è un bacillo Gram-, catalasi +, ossidasi-, fermenta il lattosio, è areobio-anaerobio facoltativo e produttore di indolo, poiché metabolizza un amminoacido, il triptofano..
Esso fa parte della famiglia delle enterobacteriaceae. La sua sede naturale è l'intestino umano. Precisamente, essi si trovano nell'ultima parte dell'intestino crasso e costituiscono la flora batterica intestinale.
Generalmente, non sono patogeni ma opportunisti.
Finché si trovano nell'intestino, questi batteri non creano problemi.
Anzi sono utili. Ad esempio, aiutano il nostro organismo a digerire il lattosio.
Tuttavia, l'Escherichia coli può diventare patogeno qualora lasci la sua sede naturale ed infetti altre parti dell'organismo, come l'apparato respiratorio, quello uro-genitale, il sistema circolatorio ed il peritoneo. Esso può causare anche le meningiti.
Vi è anche degli degli E. coli enteropatogeni ed enterotossinogeni che possono causare delle enteriti, come la "diarrea del viaggiatore", che colpisce i soggetti particolarmente defedati.
La pericolosità di questi batteri è data da alcune tossine come le endotossine, che si trovano nelle loro pareti che sono, in quanto batteri Gram-, sono costituite da lipidi come il Lipide A.
Questo lipide è tossico per l'organismo e viene liberato quando il batterio muore e si lisa.
Vi sono anche altre tossine emolitiche e le tossine Shiga (dal nome del loro scopritore) che è quella del caso tedesco.
Gli E. coli enterotossinogeni non sono in grado di invadere la mucosa intestinale ma liberano una tossina che si diffonde alle membrane delle cellule epiteliali e stimolano le attività dell'adelinico-ciclasi, il cui aumento determina la fuoriuscita di elettroliti, con la diarrea.
Ora, il caso dei cetrioli contaminati può essere determinato o da una scarsa igiene di chi li ha maneggiati in precedenza o, peggio ancora, dall'innaffiatura delle piante con acque contaminate, presumibilmente da feci. Quindi, le acque con cui sono stati innaffiati i cetrioli potrebbero essere inquinate da feci.
L'E. coli proviene da lì.
Se questa ipotesi dovesse essere vera sarebbe molto grave.
Oltretutto, i cetrioli vengono mangiati crudi.
Servono molti controlli e bisogna porsi il problema dell'inquinamento delle acque. Se in quelle acque c'è l'Escherichia coli significa che possono esserci altri batteri che hanno a che fare con l'intestino e che sono più pericolosi, come la Salmonella typhi, la Shigella, la Yersiniaenteroclitica o il Vibrio cholerae.
Forse, anziché fare appunti sulla lunghezza di una zucchina o sulla grandezza di un pisello, l'Unione Europea farebbe bene a curare di più l'aspetto sanitario.
Cordiali saluti.
domenica 29 maggio 2011
FIRENZE, IL CONCILIO, L'UMANESIMO ED IL PENSIERO ATTUALE
Cari amici ed amiche.
Andiamo indietro di secoli, all'"Autunno del Medio Evo".
Siamo tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV. Quello fu un periodo di grande confusione.
Ci fu una grave pestilenza. Ci fu il declino delle due grandi potenze, il Sacro Romano Impero ed il Papato.
Il Sacro Romano Impero entrò in un periodo di frammentazione dell'area tedesca, che però assunse un peso enorme.
Con il tramonto degli Svevi, nessun imperatore fu più in grado di tenere unite l'area tedesca e quella italiana.
Con la "Bolla d'Oro" del 1356, il Sacro Romano Impero non fu più universale ma tedesco.
Di ciò parlai nell'articolo intitolato "Bolla d'Oro, l'inizio del cammino verso il baratro!".
Per quanto riguarda il Papato, Dal 1309 al 1377, esso fu trasferito ad Avignone per volere del re di Francia Filippo il Bello. Nel 1377, il Papato tornò a Roma ma i cardinali francesi ne rifiutarono l'autorità ed elessero un loro Papa ad Avignone.
La Chiesa cattolica andò in frantumi. Fu un pasticcio!
Fu lo "Scisma d'Occidente" che durò dal 1378 al 1417. In pratica, la Chiesa cattolica si trovò con due Papi e dal 1409 al 1417 i Papi furono tre. Infatti, vi era il Papa di Roma, eletto dai cardinali romani, il Papa di Avignone, eletto dai cardinali francesi e quello di Pisa, che era al servizio dell'Impero. Gli ultimi due erano Antipapi.
Esso fu risolto da un concilio convocato dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo nel 1414.
Questo concilio portò alla deposizione degli Antipapi Benedetto XIII e Giovanni XXIII. Papa Gregorio XII si dimise e venne fatto un conclave che nel 1417 portò all'elezione di Papa Martino V.
Ripristinata l'unità della Chiesa cattolica, Papa Martino V iniziò a viaggiare per l'Europa (per ripristinare l'ordine nelle diocesi) e si impegnò a ricomporre l'altro scisma, quell'd'Oriente, che ancora oggi resiste e che dal 1054 vede la Chiesa cattolica latina e quella greco-ortodossa separate.
Nel 1431, convocò un concilio a Basilea. Nello stesso anno Papa Martino V morì ed il suo successore fu un veneziano Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer 1387-1443).
Nel 1438, questi trasferì il concilio a Ferrara. Qui arrivò la delegazione bizantina composta dal basileus in persona e da ecclesiastici, uomini di cultura e teologi, tra i queli spiccarono figure come Giorgio Gemisto detto Pletone, il cardinale Basilio Bessarione, Marco Efesio, Balsamon, Giovanni Agiropulo ed Isidoro di Kiev.
Nel 1439 il concilio fu trasferito a Firenze, su pressione del suo signore Cosimo de' Medici detto "il Vecchio".
Il capostipite dei Medici presiedette all'accordo che ci fu tra Papa Eugenio IV, da parte latina, e dal basileus Giovanni VIII ed il Patriarca di Costantinopoli Giuseppe, da parte greca.
L'accordo prevedeva la riunficazione delle Chiese che però mantenevano riti diversi.
Ciò nacque anche da un'esigenza.
L'Impero bizantino ero sotto la minaccia dei Turchi. In quel periodo, l'Impero era ridotto a parte della Tracia, con Costantinopoli, e alla Morea.
In realtà, l'accordo fu effimero poiché non fu sottoscritto dalla maggioranza dei vescovi orientali.
Addirittura, a Costantinopoli ci fu un partito anti-latino che fu rappresentato da Demetrio Paleologo, fratello del basileus, e dal Mega Dux Loucas Notaras.
In alcune regioni slave e dell'attuale Romania, vi furono delle eccezioni che diedero origine alle Chiese uniate, ossia a quelle Chiese in comunione con Roma ma di rito bizantino.
Ora, se a livello religioso i risultati furono, purtroppo, insoddisfacenti, a livello culturale furono ottimi.
La cultura greco-bizantina incontrò quella latina e, soprattutto grazie all'influenza di uomini di cultura bizantini come Pletone ed il cardinale Basilio Bessarione, Firenze divenne una "nuova Atene".
Si diffuse, in particolare, il pensiero neoplatonico. In special modo, fu rivalutato Plotino (203/205AD-270AD).
Per il pensiero neoplatonico, tutto viene dallo spirito di Dio e l'uomo si trova tra Dio ed il resto del mondo.
Questo cambiò di molto il modo di pensare degli uomini, in particolare.
L'uomo tornò al centro. Nacque l'Umanesimo, l'anticamera del Rinascimento.
L'uomo assunse una nuova dignità ma, nel contempo, non abbandonò il concetto della trascendenza di Dio e della visione cristiana.
Si tornò al gusto classico greco e romano e si rivalutarono le scienze. Anche l'arte subì un vero e proprio cambiamento.
Il gotico venne superato e si tornò al gusto classico delle costruzioni greche e romane.
Un esempio fu l'arte di Leon Battista Alberti (1404-1472) che trasformò radicalmente l'arte.
Gli archi a sesto acuto e le colonne (spesso con mascheroni) del periodo gotico furono sostituiti da archi a tutto sesto, da lesene e colonne rigate e da capitelli corinzi, come quelli delle costruzioni greche e romane.
Inoltre, ci fu una ricerca sulla lingua latina e su quella greca.
Nonostante questo, la visione cristiana non fu abbandonata ma, anzi, essa arricchì il pensiero neoplatonico.
Ci fu un processo di conciliazione simile a quello che venne fatto da San Tommaso d'Aquino che, qualche secolo prima, conciliò il pensiero aristotelico con la dottrina cristiana.
In fondo, gli umanisti del XV secolo riproposero quello che fecero i Padri cappadoci, i filosofi cristiani del IV secolo AD tra i quali vanno ricordati San Basilio Magno, San Gregorio di Nissa e San Gregorio Nazianzeno.
Firenze divenne quindi l'epicentro di questo nuovo pensiero culturale e di questa nuova visione del mondo.
Chi oggi vuole proporre l'Umanesimo ed il Rinascimento in chiave anticattolica o anticristiana, è pericoloso per sé stesso e per gli altri perché diffonde l'ignoranza.
L'Umanesimo ed il Rinascimento non portarono ad una visione nichilistica, visione che invece fu portata avanti da filosofi delle epoche successive come Karl Marx.
Ad esempio, nel periodo del Rinascimento, il valore della famiglia era difeso.
Nel Rinascimento, tutto quello che c'era di buono nel Medio Evo era comunque rivalutato.
Pensate alle opere classiche che la Chiesa salvò e conservò durante il Medio Evo.
Gli umanisti ebbero questo prezioso materiale di studio grazie all'opera della Chiesa.
Ora, qualcuno mi dirà che nel Rinascimento nacque il protestantesimo.
E' vero ma faccio anche notare che il protestantesimo fu generato anche dal nazionalismo e, soprattutto, fu una risposta con dei limiti e degli errori ad una situazione sbagliata.
Possiamo dire, infatti, che Martin Lutero commise due errori fondamentali.
Il primo fu quello di non avere seguito la Tradizione della Chiesa.
Il secondo è quello di avere toccato la corda del nazionalismo tedesco.
E' altrettanto vero, però, che nella Chiesa di allora ci fossero dei problemi come la simonia, il concubinato di certi preti, la latitanza dei vescovi e la corruzione.
Inoltre, le dottrine di Lutero furono usate da principi e re per controllare ed incamerare i beni ecclesiastici e non per un sentimento di rinnovamento religioso.
Va detto anche che nel Rinascimento il Papato era meno forte di quanto lo era nel Medio Evo.
Infatti, le Chiese dei vari Stati europei furono sempre più controllate dai sovrani.
Nell'Umanesimo e nel Rinascimento ci furono delle cose buone ed altre meno buone.
Però, questo periodo non può essere usato da alcuni "intellettuali" dei nostri giorni per diffondere un'idea nichilista ed anticristiana.
L'Umanesimo ed il Rinascimento furono tutto meno che nichilisti e "marxisti".
Cordiali saluti.
sabato 28 maggio 2011
IN MEMORY OF BYZANTINE EMPIRE - [476 AD - 1453 AD]
Cari amici ed amiche.
Oggi è la VI domenica di Pasqua e si celebra lo Spirito Santo.
Nelle nostre chiese verranno letti i brani del libro degli Atti degli Apostoli (capitolo 8, versetti 5-8, 14-17), del Salmo 65 (66), della lettera di San Pietro (capitolo 3, versetti 15-18) e del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 14, versetti 15-21).
Qui Gesù annunciò agli apostoli che, una volta salito al cielo, non li lascerà soli ma manderà lo Spirito Santo, lo Spirito che suscita nel credente nuova fede che gli permette di fare conoscere meglio Dio nel mondo.
In ebraico, il nome "spirito" viene tradotto con il termine "ruah".
Egli ha funzione creante, ossia prende parte nella Creazione, rigenerante, poiché è il soffio vitale di Dio che agisce nel creato e lo rigenera, e conducente, poiché guida il popolo, i re ed i profeti nelle grandi svolte.
Lo Spirito Santo è lo Spirito della sapienza, dell'intelletto, del consiglio, della fortezza, della scienza, della pietà e del timore di Dio, i Suoi sette doni.
Questo è perfettamente riconosciuto nel Vecchio Testamento, che è comune alla tradizione ebraica e cristiana.
Gesù lo annunciò agli apostoli perché lo Spirito Santo è l'amore del Padre e del Figlio che suscita nel credente nuova fede.
Nella nostra dottrina, secondo il Credo niceno-costantinopolitano, lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio poiché questa figura della Santissima Trinità è l'amore del Padre e del Figlio.
Infatti, il Padre amò gli uomini a tal punto da mandare il Suo unico Figlio sulla Terra ed il Figlio amò gli uomini a tal punto da morire sulla croce.
Durante la Messa, quando recitate il Credo, pensate a ciò.
Gesù lo annunciò come Paràclito, ossia come "avvocato".
Qui lo Spirito Santo ha un altro ruolo. Egli è lo spirito che istruisce il credente di fronte a chi non crede.
Lo Spirito Santo è colui che fa sì che il credente possa rispondere della sua fede e trasmettere agli altri motivo del suo credere in Dio.
Molto spesso, infatti, il credente è solo di fronte a questo mondo che, in particolare oggi, è lontano da Dio.
Da solo, un credente non sa spiegare le ragioni della sua fede, con le parole giuste.
Lo Spirito Santo, proprio perché ha funzione conducente, guida il credente.
In questo mondo sempre più secolarizzato è difficile ascoltare la voce di Dio e, di conseguenza, lo Spirito Santo.
Però, se la Chiesa ha ancora una voce nel mondo, il merito è dello Spirito Santo che agisce in essa.
Se noi lo ascoltassimo di più le cose andrebbero meglio.
Saremmo più uniti.
Purtroppo, quando noi cristiani siamo divisi paghiamo un prezzo altissimo di queste nostre divisioni.
L'esempio?
Proprio il 29 maggio 1453 cadde l'Impero Bizantino.
I Turchi Ottomani del sultano Mehmet II Fatih conquistarono Costantinopoli, proprio una delle due città che ospitarono il concilio in cui venne trattata la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio (filioque) che è citata nel nostro Credo.
Un pezzo della nostra storia religiosa cadde così nelle mani musulmane e la colpa fu anche nostra.
Anziché aiutare i Bizantini a difendersi dai Turchi noi cristiani europei li lasciammo soli.
Questa cosa fu peggiore anche della IV Crociata, evento che fu drammatico poiché, anziché liberare la Terra Santa dai Turchi, i crociati ed i Veneziani depredarono Costantinopoli, facendo sì che l'Impero Bizantino, l'erede diretto dell'Impero Romano, iniziasse il proprio declino.
Quindi, non solo noi Latini procurammo un danno incalcolabile all'Impero Bizantino ma lo lasciammo alla mercé dei Turchi.
Il Beato Giovanni Paolo II fece bene a scusarsi con gli ortodossi, quando andò in Grecia il 04 maggio 2001.
Il sultano Mehmet II temeva una riconciliazione tra Roma e Costantinopoli.
L'ultimo imperatore bizantino, il basileus Costantino XI Paleologo, sottoscrisse la riconciliazione tra la Chiesa greco-ortodossa e quella cattolica.
Quindi, possiamo dire che San Costantino XI morì in comunione con Roma. Sarebbe giusto che anche la Santa Sede riconoscesse la canonizzazione (già fatta dalla Chiesa ortodossa) di questo personaggio.
Morì cattolico come noi.
Eppure, nemmeno questo bastò!
Gli Stati europei erano divisi tra loro e non seppero dare una risposta univoca agli appelli del basileus.
Anzi, qualcuno di loro fece già degli accordi con i Turchi, prevedendo vantaggi economici.
Alcuni tedeschi, fornirono all'esercito turco i "bashi-bazouk", i cannoni che furono usati contro le mura di Costantinopoli.
Il risultato?
Il 29 maggio 1453 Costantinopoli, la "Seconda Roma" finì in mani turche.
Allora, oggi, quando si reciterà il Credo durante la Messa ricordiamoci anche di questo.
La nostra ingordigia e la nostra pavidità consegnarono ai Turchi quella città in cui il nostro Credo venne scritto.
Forse, qualche "cattolico adulto" di oggi si dovrebbe ricordare di tutto ciò anche al momento di fare scelte importanti per la sua comunità.
Chi è capace di intendere INTENDA!
Non ci si può dire cattolici e poi favorire certe idee favorevoli all'aborto e contrarie alla famiglia, come anche alla costruzione di moschee senza alcuna condizione.
Mentre riflettete, guardatevi questo video preso da Youtube.
Cordiali saluti.
CASO YARA, DUE PAROLE
Cari amici ed amiche.
Oggi è stato dato l'ultimo saluto a Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra (in provincia di Bergamo) che è scomparsa il 26 novembre scorso e che è stata trovata morta il 26 febbraio di quest'anno. E' stata barbaramente uccisa dai suoi rapitori.
Durante le esequie, il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha chiesto ad alta voce che coloro che hanno fatto questo scempio escano allo scoperto e che Yara non è semplicemente morta ma contro di lei si è scagliato tutto il male.
Anch'io, come tutte le persone che vogliono avere un minimo di umanità, mi unisco al cordoglio e spero che venga fatta giustizia.
Spero che coloro che si sono macchiati di quel crimine orrendo vengano fuori e si costituiscano.
Sono vicino ai familiari di quella povera ragazza.
Stasera, a Messa, pregherò anche per loro e per Yara stessa.
Comunque, credo che serva una riflessione. Bisogna riflettere sul cammino che ha preso questo mondo. Ci sono sempre più atti di follia pura.
Cordiali saluti.
venerdì 27 maggio 2011
RONCOFERRARO, GLI EBREI ED I CATARI
Cari amici ed amiche.
Dei catari si è detto molto.
I catari furono una setta ereticale che si sviluppò in Provenza e che derivò dalla Chiesa bogomila, un'altra setta ereticale che nacque nella Pensola Balcanica.
Quest'ultima setta fu creata da un monaco bulgaro vissuto nel IX secolo, Bogomil, e a sua volta prese molti aspetti dal manicheismo.
Uno di questi, fu il credere che il mondo materiale fosse creato dal diavolo mentre Dio avesse creato solo gli spiriti.
Nella tradizione bogomila, Dio ebbe due figli, Satanel e San Michele.
Satanel, il primogenito, si ribellò a Dio e creò il mondo materiale, uomo compreso.
Dio, però, ebbe pietà dell'uomo e mandò San Michele, il secondogenito, a salvarlo.
San Michele entrò così in Maria, attraverso l'orecchio destro e si incarnò in Gesù.
Ora, nel XII secolo, si sviluppò un'altra setta sul modello della Chiesa bogomila, la Chiesa dei catari.
Il termine "cataro" fu presente già da molto prima. Infatti, nel III secolo AD, vi erano i seguaci di un presbitero di nome Novaziano che si elesse antipapa e come gli adepti del ben noto movimento provenzale del Medio Evo, rifiutavano il matrimonio.
Ora, potrebbe essere successo che esponenti del bogomilismo si fossero stabiliti in Provenza, ove vi era una forte tolleranza religiosa, e che potessero avere dato il via alla nascita del catarismo, o che alcuni provezali si fossero recati in Bosnia, ove il principe Kulin proclamò il bogomilismo religione di Stato. Gli attuali musulmani bosniaci sono i discendenti di quei bogomili che, con l'arrivo dei Turchi si convertirono all'Islam.
I punti salienti della dottrina catara sono:
- La concezione che vede il mondo materiale creato dal diavolo e di quello spirituale come opera di Dio.
- La divisione degli adepti in "credenti" e "perfetti" . Questi ultimi rifiutavano il matrimonio perché esso avrebbe comportato il concepimento di figli e quindi la continuazione dell'opera demoniaca.
- La totale astinenza dalle carni, poiché per il cataro ogni essere vivente ha un'anima. Inoltre, il "perfetto" non mangiava nemmeno le uova e né beveva il latte.
- La concezione che vede la caduta e la redenzione di ogni uomo nei secoli. Quindi, secondo il catarismo, si può parlare di "reincarnazione" o di "trasmisgrazione da un corpo ad un altro o da un universo ad un altro".
- La concezione che vede Gesù come un angelo (o meglio un eone) che fu inviato da Dio per insegnare che il Regno non è di questo mondo. In pratica, secondo il pensiero cataro, Gesù non ebbe alcun ruolo centrale nella Redenzione del mondo.
- La rinuncia ad ogni proprietà.
Questa setta si diffuse nel sud della Francia perché vi era una tolleranza religiosa e perché la Chiesa cattolica venne vista come una potenza feudale e, quindi, era osteggiata.
La setta catara si organizzò come una vera e propria Chiesa.
Essa ebbe propri vescovi, sacerdoti, presibiteri e diaconi. Nel 1167 i catari fecero un concilio a San Felix-de Caraman (oggi San Felix-Laugrais) ne fecero un altro a Pieusse, presse Carcassona, nel 1225.
La Chiesa cattolica reagì e ci fu un lungo periodo di lotte. Tra queste, segnalo, la Crociata del 1209 e la caduta della roccaforte catara di Montségur, il 16 marzo 1244.
Solo dalla seconda metà del XIV secolo, dei catari non si seppe più nulla.
Comunità catare fiorirono anche qui in Italia. Già nel 1144 si incominciò a sentire parlare dei catari in Lombardia. Nel 1241 fiorirono comunità catare a Concorezzo e a Cremona, con i loro vescovi. Le comunità più particolari, però, si svilupparono nel Mantovano, e forse furono quelle che nacquero nel 1144.
A Bagnolo San Vito ci fu una comunità catara ma ancora più significativa ma meno nota fu la comunità catara di Roncoferraro, il mio Comune.
Vicino alla frazione di Barbasso vi è un luogo chiamato la "Valle dei Signori" . Si disse che qui, infatti, fossero vissute delle persone molto ricche.
L'amico Franco Carreri, che di queste cose è cultore, mi ha detto che secondo il rabbino capo di Mantova, il dottor Fabio Norsa, il primo nucleo della comunità ebraica mantovana fu proprio la zona della "Valle dei Signori". Qui, infatti, si stabilirono degli ebrei sefarditi, ossia provenienti dalla Spagna. In ebraico la Spagna viene chiamata "Sefarad".
Ora, però, pare che non fossero solo gli ebrei gli unici abitanti della "Valle dei Signori" ma anche i catari.
In pratica, catari ed ebrei potrebbero avere convissuto nella stessa zona.
Ciò è molto particolare.
Quella zona che si trova ad est di Mantova sarebbe stata una "piccola Provenza"
Molto spesso, i catari vengono associati al Santo Graal.
Ora, pare che il termine "Graal" derivi di "gradalis", ossia "calice", ma secondo altri potrebbe derivare dal francese antico "Sang Real", ossia "Sangue Reale".
A Mantova vi è il Preziosissimo Sangue di Cristo, che si trova nella Basilica di Sant'Andrea.
Ora, può darsi che anche i catari si fossero interessati di tale reliquia che, insieme alla Sindone di Torino e al Sudario di Oviedo, potrebbero essere le uniche "reliquie" di Gesù Cristo.
Sarebbe interessante fare una ricerca. Il perché il Comune di Roncoferraro non si sia mosso, non l'ho ancora capito.
Ora, termino facendo il "trovatore" con una mia poesia.
LU GIUDIZZIU SU RONCOFERRARO
"Seingnors, per le nostres peccatz."
Cù di Gavaudan chista vuci eiu dicu:
"A mia, sì a mia...
certu diavulu mi ficiru...ibi 'n Roncoferraro...
comu di periculu omu et di resìa...
com'omu di mali...chì faci tantu et duluri...
di la mio ghjenti...li farisei mi ficiru 'n largasìa...
comu si certu si dissiru di lu Signuri...
ma comu socu eiu piccaturi...accusì sò iddi!
Et forse di quella resìa possunu li figghi essiri!
Sì...figghi di la Provenza essiri possunu...et fari com'a chiddi!"
Cordiali saluti.
PRETI IN "LIBERA USCITA", UN PROBLEMA! COMMENTO ALL'ARTICOLO DE "LA BUSSOLA QUOTIDIANA"
Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere questo articolo de "La Bussola Quotidiana" che è intitolato "C'è un'altra emergenza preti".
Effettivamente, questo articolo denuncia un grosso problema.
Comincio a pensare che Papa Paolo VI ebbe ragione quando parlò di "fumo di Satana" nella Chiesa.
Dentro la Chiesa stessa stanno emergendo sempre più figure che devono lasciano perplessi coloro che, come me, credono.
Mi riferisco a quei prelati che frequentano i salotti in TV e che riempiono le pagine dei giornali con teoremi assurdi che vengono spacciati per fine teologia cristiana.
Un esempio di questi prelati è citato nell'articolo ed è don Farinella.
Questo prete scrive delle scempiaggini. Ad esempio, ha definito la beatificazione del Venerabile Papa Giovanni Paolo II come un'"operazione di marketing", ha detto che la pedofilia praticata da certi sacerdoti è dovuta al celibato e si è definito "un relativista", poiché ha negato l'essere assoluto di Dio.
Martin Luther e Thomas Cranmer furono senza dubbio migliori di questo "signore", che, tra l'altro, non indossa neppure l'abito talare o il clergyman.
Se non vuole più fare il prete, si riduca allo stato laicale.
Inoltre, citando l'enciclica di Papa Paolo VI "Populorum progressio" , ha invitato ad insorgere contro il presidente Berlusconi.
Purtroppo, non è il solo.
A Milano, vi sono alcuni prelati che si dicono favorevoli al candidato sindaco di centrosinistra Giuliano Pisapia.
Ora, come ho scritto ieri, Pisapia propone una politica che nulla ha di cristiano.
Vi invito a rileggere l'articolo di ieri che è intitolato "Una Giunta di Pisapia? Dio ce ne scansi e liberi!".
Nella lista di centrosinistra vi sono figure che sono anticattoliche.
Inoltre, vi è anche la questione della moschea.
Riguardo a ciò, qui c'è un video preso da Youtube in cui il giornalista Magdi Cristiano Allam parla della questione e dell'atteggiamento sbagliato da parte di certi prelati milanesi. Ringrazio la signora Anna Maria Pacchiotti che ha condiviso questo video su Facebook. Seguite il link http://youtu.be/52Y64YSjbEY.
Allam ha vissuto certe cose e sa quello che dice.
Vi sono anche preti che partecipano a certe manifestazioni e con certi gruppi e, magari, con indosso una kefiah ed attaccano la Chiesa.
Inoltre, vi sono preti mettono nelle chiese le bandiere della "Pace", quelle a strisce.
Ora quelle bandiere non rappresentano nulla di cristiano.
E' il caos più totale!
Vi invito a leggere questa che è stata scritta su Facebook dall'amica Stefania Ragaglia.
Il suo link è http://www.facebook.com/notes/stefania-ragaglia/lordine-dato-da-dio-e-la-bellezza-juan-donoso-cortés/10150647702445721.
E' evidente che nella Chiesa vi sia un grave disordine.
Il disordine è causato da tutto ciò che Dio non è.
Ecco perché ho parlato di "fumo di Satana".
Come può un prete parlare di Dio, della Chiesa e della vita, quando appoggia chi, proponendo l'aborto e l'eutanasia, è contro la vita ed attacca la Chiesa?
Mi unisco a Magdi Cristiano Allam nell'appellarmi al Santo Padre perché ponga rimedio a questo problema.
Cordiali saluti.
Vi invito a leggere questo articolo de "La Bussola Quotidiana" che è intitolato "C'è un'altra emergenza preti".
Effettivamente, questo articolo denuncia un grosso problema.
Comincio a pensare che Papa Paolo VI ebbe ragione quando parlò di "fumo di Satana" nella Chiesa.
Dentro la Chiesa stessa stanno emergendo sempre più figure che devono lasciano perplessi coloro che, come me, credono.
Mi riferisco a quei prelati che frequentano i salotti in TV e che riempiono le pagine dei giornali con teoremi assurdi che vengono spacciati per fine teologia cristiana.
Un esempio di questi prelati è citato nell'articolo ed è don Farinella.
Questo prete scrive delle scempiaggini. Ad esempio, ha definito la beatificazione del Venerabile Papa Giovanni Paolo II come un'"operazione di marketing", ha detto che la pedofilia praticata da certi sacerdoti è dovuta al celibato e si è definito "un relativista", poiché ha negato l'essere assoluto di Dio.
Martin Luther e Thomas Cranmer furono senza dubbio migliori di questo "signore", che, tra l'altro, non indossa neppure l'abito talare o il clergyman.
Se non vuole più fare il prete, si riduca allo stato laicale.
Inoltre, citando l'enciclica di Papa Paolo VI "Populorum progressio" , ha invitato ad insorgere contro il presidente Berlusconi.
Purtroppo, non è il solo.
A Milano, vi sono alcuni prelati che si dicono favorevoli al candidato sindaco di centrosinistra Giuliano Pisapia.
Ora, come ho scritto ieri, Pisapia propone una politica che nulla ha di cristiano.
Vi invito a rileggere l'articolo di ieri che è intitolato "Una Giunta di Pisapia? Dio ce ne scansi e liberi!".
Nella lista di centrosinistra vi sono figure che sono anticattoliche.
Inoltre, vi è anche la questione della moschea.
Riguardo a ciò, qui c'è un video preso da Youtube in cui il giornalista Magdi Cristiano Allam parla della questione e dell'atteggiamento sbagliato da parte di certi prelati milanesi. Ringrazio la signora Anna Maria Pacchiotti che ha condiviso questo video su Facebook. Seguite il link http://youtu.be/52Y64YSjbEY.
Allam ha vissuto certe cose e sa quello che dice.
Vi sono anche preti che partecipano a certe manifestazioni e con certi gruppi e, magari, con indosso una kefiah ed attaccano la Chiesa.
Inoltre, vi sono preti mettono nelle chiese le bandiere della "Pace", quelle a strisce.
Ora quelle bandiere non rappresentano nulla di cristiano.
E' il caos più totale!
Vi invito a leggere questa che è stata scritta su Facebook dall'amica Stefania Ragaglia.
Il suo link è http://www.facebook.com/notes/stefania-ragaglia/lordine-dato-da-dio-e-la-bellezza-juan-donoso-cortés/10150647702445721.
E' evidente che nella Chiesa vi sia un grave disordine.
Il disordine è causato da tutto ciò che Dio non è.
Ecco perché ho parlato di "fumo di Satana".
Come può un prete parlare di Dio, della Chiesa e della vita, quando appoggia chi, proponendo l'aborto e l'eutanasia, è contro la vita ed attacca la Chiesa?
Mi unisco a Magdi Cristiano Allam nell'appellarmi al Santo Padre perché ponga rimedio a questo problema.
Cordiali saluti.
giovedì 26 maggio 2011
DA MILANO A CAPO D'ORLANDO, UN VOTO PER IL RINNOVAMENTO E LA BUONA AMMINISTRAZIONE
Cari amici ed amiche.
Il ballottaggio che si terrà il 29 ed il 30 sarà molto importante.
Molte località, infatti, avranno l'occasione di scegliere se confermare buone amministrazioni o cambiarle.
Di sicuro, serviranno amministrazioni capaci e che possano portare avanti le realtà che esse rappresentano.
Di Milano, ho già detto molto.
Qui, la scelta è tra l'avvocato comunista Giuliano Pisapia e l'attuale sindaco Letizia Moratti.
Della questione milanese ho già detto molto.
Di sicuro, non sembra che Pisapia possa garantire un'amministrazione adeguata.
Vi basta leggere l'ultimo articolo a lui dedicato, quello intitolato "Una Giunta di Pisapia? Dio ce ne scansi liberi!".
Inoltre, tornando al discorso della moschea che Pisapia vorrebbe fare a Milano, vorrei dire un'altra cosa.
Nel 1984, quando fu fatta la moschea a Roma, ci fu un accordo con il governo marocchino per la sua gestione.
Ora, vista la situazione che c'è in Nord Africa, una situazione che vede il rischio di derive fondamentaliste, qualora dovesse essere eletto, con quale governo nordafricano o mediorientale Pisapia farebbe un simile accordo?
Inoltre, vi è anche la questione dell'EXPO che si terrà il 2015.
Ora, nolente o volente, Pisapia è legato ai centri sociali e a gruppi simili.
Questi gruppi sono contro l'EXPO.
Ora, qui vi è il rischio serio che essi possano manifestare (anche violentemente) contro un simile evento. Un'eventuale amministrazione di sinistra non sarebbe in grado di prendere le distanze da simili situazioni.
Inoltre, il Piano di Governo del Territorio proposto dall'attuale sindaco Moratti garantirà un grande ammodernamento della città ed la valorizzazione ed il riutilizzo delle aree dismesse.
Pisapia potrebbe gettare a mare questo P.G.T., con una grave perdita di posti di lavoro.
Per quanto riguarda la Provincia di Mantova, la mia provincia, la sfida sarà tra il candidato di centrosinistra Alessandro Pastacci e quello di centrodestra Gianni Fava che è sostenuto dal Popolo della Libertà, dalla Lega Nord, dai Popolari dell'Italia di domani e dalla lista civica "Benedini per Mantova".
Ora, la Provincia di Mantova vive in una situazione di grave immobilismo.
Le Giunte di centrosinistra non hanno garantito una buona amministrazione.
Le strade sono mal gestite. Un esempio è Roncoferraro. Vi invito a rileggere gli articoli intitolati "Roncoferraro, ancora il problema della SP33" e "Roncoferraro, le strade vanno a pezzi".
Nonostante si dica "ambientalista", l'attuale amministrazione di sinistra non ha curato l'ambiente.
Vi invito a leggere l'articolo intitolato "Salvaguardiamo il Mincio!"
Votare Pastacci significherebbe mantenere lo status quo, con i difetti che sono sotto gli occhi di tutti.
Tra l'altro, io stesso mi sto impegnando direttamente in questa campagna elettorale, a favore di Fava, tenendo conto anche del fatto che il candidato del Partito Democratico del mio collegio è proprio il sindaco di Roncoferraro, Candido Roveda, che nel 2006 fu eletto consigliere provinciale. Promise che avrebbe messo a posto le strade e non lo fece.
Vi invito a leggere gli articoli intitolati "Due parole sull'operato del sindaco Roveda in Provincia", scritto sul blog del Circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro, e "Roncoferraro, l'operato del sindaco Roveda? E' scadente!"
Passiamo, ora, a Roseto degli Abruzzi (in Provincia di Teramo), la città dell'amico Riccardo Di Giuseppe.
Ogni tanto, mi capita di andare in quella città sul Mare Adriatico.
Infatti, circa ad una trentina di chilometri da lì vi è Tossicia, il paese di mio padre.
Qui, la sfida sarà tra Teresa Ginobile (centrosinistra) ed Enio Pavone (centrodestra).
Con l'attuale Giunta comunale di centrosinistra Roseto degli Abruzzi non se la passa bene.
Vi basta leggere l'articolo scritto sul blog dell'Associazione Giovani di Roseto degli Abruzzi che è intitolato "Di Marco e Fornaciari (PdL): strade pericolose, piano asfalti insufficiente".
Non mi sembra una situazione molto diversa da quella che c'è qui a Roncoferraro.
Per Roseto degli Abruzzi non è una bella cosa, tenendo conto del fatto che tale centro abitato sia un luogo di villeggiatura e di turismo.
Non si può non parlare anche di Napoli.
Qui la sfida è tra Gianni Lettieri (centrodestra) e Luigi De Magistris (Italia dei Valori e sinistra).
Ora, i napoletani devono tenere in mente due cose.
La prima, Lettieri ha proposto un piano per la gestione dei rifiuti.
E' fattibile!
Infatti, ha proposto la realizzazione di un termovalorizzatore nella zona est della città e quella di un impianto di compostaggio, per i rifiuti organici.
De Magistris cosa propone?
In secondo luogo, va ricordato che l'Italia dei Valori (il partito di De Magistris) fa parte dell'attuale Giunta del sindaco Rosa Russo Iervolino, che ha delle responsabilità per quanto riguarda la questione dei rifiuti.
Termino parlando di Capo d'Orlando, in Provincia di Messina.
Non lontano da lì, vi è Galati Mamertino, il paese di mia madre.
Capo d'Orlando è un paese che ha grandi potenzialità, soprattutto nel turismo.
Qui, la sfida è tra Enzo Sindoni (lista civica "Lista Orlandina"), Salvatore Librizzi (centrosinistra), Massimo Carrello (lista civica "Insieme per cambiare") e Renato Mangano (centrodestra).
A differenza di quanto accadrà dalle altre parti, come in tutti gli altri Comuni siciliani, questo sarà il primo turno e non il ballottaggio.
Candidato nella lista di Mangano vi è l'onorevole Massimo Romagnoli.
Da anni residente in Grecia, già presidente del COMITES (Comitato degli Italiani all'estero) in Grecia e consigliere del CGIE (Comitato degli Italiani all'Estero) ed eletto alla Camera dei Deputati nelle circoscrizioni estere nel Popolo della Libertà, Romagnoli si è sempre battuto in prima linea per la costituzione di un Patronato ACAI Europa, Confederazione degli imprenditori italiani in Europa e di un Fondo di Credito in favore degli italiani all'estero per lo sviluppo del commercio e dell'artigianato. Ha, quindi, un curriculum di tutto rispetto.
Sicuramente, una personalità di simile caratura e di simile esperienza potrebbe fare bene alla realtà orlandina.
Tra l'altro, Romagnoli scrive anche su "Italia chiama Italia".
Se fossi orlandino, io voterei Mangano e darei la preferenza a Romagnoli. Per realtà come Capo d'Orlando servono persone capaci.
Detto questo, auguro a tutti buon voto.
Cordiali saluti.
UNA GIUNTA DI PISAPIA? DIO CE NE SCANSI E LIBERI!
Cari amici ed amiche.
Non può esserci titolo più azzeccato, alla luce di quanto riportato dal quotidiano "Tempi".
Leggete l'articolo, che ho potuto leggere su Facebook.
Ringrazio l'amica Alessandra Spanò che l'ha condiviso sul social-betwork.
L'articolo è intitolato "I consiglieri eletti con Pisapia: dalla lesbica che vuole abolire la famiglia alla statalista che promuove gli oratori laici".
Come cattolico e quindi come uomo legato a certi valori, rabbrividisco.
Infatti, vi sono certi nomi che sono tutto un programma.
Porto alla vostra attenzione alcune figure di questa lista.
Una di queste è una certa Anita Sonego, fondatrice di "Soggettività lesbica" e dell'Università delle donne.
Questa persona vuole abolire il concetto di famiglia stesso, poiché lo ritiene un concetto legato alla supremazia maschile.
Un'altra di queste è Mirko Mazzali, l'"avvocato dei centri sociali".
Un'altra ancora è Elisabetta Strada, la statalista che vuole aprire gli "oratori laici".
Non ho capito cosa voglia indicare con il termine "oratori laici".
Se me lo spiegasse mi farebbe un grande favore.
Infatti, il termine "oratorio" deriva dal latino "orare", ossia pregare.
Un'altra personalità che fa parte della lista un certo Basilio Rizzo, un ultracomunista che è contro i moderati.
Vi sono anche il radicale Marco Cappato (che è favorevole all'eutanasia) e Ines Quartieri, esponente del partito di Nichi Vendola che protegge i Rom.
Milano diventerebbe una "zingaropoli", una città meno sicura e più povera.
Ora, come può un moderato votare una lista con simili personaggi?
Tra l'altro, se dovesse vincere Pisapia, la Giunta milanese sarebbe nel più totale immobilismo.
Infatti, insieme a questi elementi, vi sono anche candidati più moderati come il "borghese" architetto Stefano Boeri o Maria Anna De Censi, la giovane donna sposata e madre di quattro figli.
Sarebbe come il Governo di Prodi del 2006.
Stavolta mi rivolgo a quei cattolici e a quei prelati milanesi che con orgoglio appoggiano Pisapia e che fanno tanti peani a suo favore.
Sant'Ambrogio si sarò rivoltato nella tomba.
Mi chiedo se si rendano conto o meno del fatto che sostengano persone che vanno contro i loro stessi valori, quei valori che dicono tanto di difendere.
Sono incoerenti!
Se il cattolicesimo dovesse essere rappresentato da queste elementi, io non sarei cattolico.
Grazie a Dio, il cattolicesimo è ben altra cosa ed io sono orgoglioso di essere cattolico.
A sinistra vi è avversione verso la tradizione cattolica.
Anche quanto sta succedendo qui a Roncoferraro, in provincia di Mantova, con il supermercato di fronte al cimitero, lo dimostra.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Roncoferraro, supermercato di fronte al cimitero, parla il popolo del centrodestra" .
A questa sinistra interessa solo vincere, battere il centrodestra ed abbattere il presidente Berlusconi.
Non le importa niente di come governerà.
Lo dimostrò quanto accadde al Governo Prodi che salì al potere nel 2006.
Le forze di centrosinistra fecero una coalizione che partiva dai comunisti di Fausto Bertinotti, Francesco Caruso ed Oliviero Diliberto ed arrivava ai moderati dell'Udeur di Clemente Mastella.
Tutti sappiamo come finì quell'esperienza di governo.
Inoltre, vorrei dire una cosa riguardo a "Futuro e Libertà per l'Italia".
Un suo importante esponente, l'onorevole Fabio Granata, ha affermato che voterebbe Pisapia.
Vi invito a leggere l'articolo su "Italia chiama Italia", il cui link è http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/26183/2011-05-17.html.
Ora, mi chiedo se gli elettori di FLI si rendano conto o meno della deriva presa dal loro partito.
Se si sentono ancora di centrodestra, gli elettori di FLI votino Letizia Moratti.
L'unico vero centrodestra è formato da Popolo della Libertà, Lega Nord e partiti ad essi alleati.
Cordiali saluti.
mercoledì 25 maggio 2011
RONCOFERRARO, SUPERMERCATO DI FRONTE AL CIMITERO, PARLA IL POPOLO DEL CENTRODESTRA
Cari amici ed amiche.
L'amico Ettore Alessi, del Circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro", ha pubblicato sull'omonimo blog, "Nuove Prospettive per Roncoferraro", una lettera che ieri è stata pubblicata sulla "Voce di Mantova".
L'articolo è intitolato "Supermercato, lettera alla voce di Mantova".
Condivido in pieno il contenuto della missiva stessa.
In primo luogo, quanto sta succedendo qui a Roncoferraro (Mantova), dimostra che la sinistra è ipocrita.
Essa accusa il presidente Berlusconi di essere autoritario e di rifiutare il democratico confronto.
Ora, riguardo riguardo alla questione del supermercato di fronte al cimitero, come ad altre, l'amministrazione comunale ha dimostrato di essere democratica a parole ma non nei fatti.
Non si è confrontata con i commercianti, che rischiano di perdere la propria clientela, e né con i cittadini che risiedono nel quartiere poco lontano.
Non si è confrontata neppure con le parrocchie. Avrebbe fatto bene a sentire i parroci, per capire se sia opportuno o meno realizzare quell'opera.
Certo, le parrocchie avrebbero dovuto esprimersi ma costruire un supermercato di fronte ad un cimitero non mi sembra una manifestazione di attenzione verso i valori cattolici.
Immaginatevi uno scenario possibile, quando sarà realizzato il supermercato, ammesso che venga realizzato.
Immaginatevi quello che potrebbe accadere quando ci sarà una processione funebre, con tanto di carro e prete.
Il prete inizierà a recitare il "Requiem" e da quel nuovo supermercato verrano fuori urla e schiamazzi, magari conditi con qualche bestemmia.
Se questa è l'attenzione dell'amministrazione comune di Roncoferraro verso il mondo cattolico, io sono il re d'Inghilterra.
Pertanto, condivido la critica fatta agli esponenti cattolici della maggioranza in Consiglio comunale.
A mio modo di vedere, l'amministrazione comunale non avrebbe dovuto concedere a chi vuole fare il supermercato l'autorizzazione a costruire in quell'area, senza consultare gli stakeholders.
Un supermercato è un'opera che ha un impatto sull'ambiente circostante.
Pensate, ad esempio, alle ventole dei frigoriferi che fanno rumore. Ricordo che nella zona vi è una zona residenziale.
Nessuno è contrario ai supermercati ma credo che le opere vadano fatte con criterio.
Inoltre, sono esterrefatto e deluso dal fatto che, tranne qualcuno, coloro che dovrebbero opporsi in Consiglio comunale tacciano di fronte a ciò.
Questo allontana la gente dalla politica.
Cordiali saluti.
MOSCHEE, ECCO COSA SI FA IN SVIZZERA!
Cari amici ed amiche.
Un'amica che risiede in Svizzera ha portato alla mia attenzione quello che si fa nel suo Paese riguardo alle moschee.
Vi invito a seguire il link http://www.parlament.ch/i/suche/pagine/geschaefte.aspx?gesch_id=20093270.
Nel Paese elevetico, la questione delle moschee è trattata in modo preciso e rigoroso.
Il Consiglio federale svizzero è stato incaricato di istituire un organo di verifica per gli imam e di introdurre l'obbligo dell'autorizzazione di esercitare in territorio elvetico.
Inoltre, quegli imam che rifiuteranno di riconoscere lo Stato di diritto, l'ordinamento giuridico, i diritti umani e la democrazia dello Stato elevtico saranno espulsi.
Questa è una proposta giusta.
Molto spesso, le moschee sono "Stati negli Stati" e l'autorità civile del Paese che le ospita sono spesso estromesse.
Di fatto sono luoghi in cui può succedere di tutto, anche il reclutamento di terroristi.
Quindi, è giusto mettere la cosa sotto controllo.
Chi, qui in Italia, vuole le moschee, legga quanto riportato dal Parlamento svizzero.
Forse, gli potrebbero passare certe "fantasie".
Cordiali saluti.
Un'amica che risiede in Svizzera ha portato alla mia attenzione quello che si fa nel suo Paese riguardo alle moschee.
Vi invito a seguire il link http://www.parlament.ch/i/suche/pagine/geschaefte.aspx?gesch_id=20093270.
Nel Paese elevetico, la questione delle moschee è trattata in modo preciso e rigoroso.
Il Consiglio federale svizzero è stato incaricato di istituire un organo di verifica per gli imam e di introdurre l'obbligo dell'autorizzazione di esercitare in territorio elvetico.
Inoltre, quegli imam che rifiuteranno di riconoscere lo Stato di diritto, l'ordinamento giuridico, i diritti umani e la democrazia dello Stato elevtico saranno espulsi.
Questa è una proposta giusta.
Molto spesso, le moschee sono "Stati negli Stati" e l'autorità civile del Paese che le ospita sono spesso estromesse.
Di fatto sono luoghi in cui può succedere di tutto, anche il reclutamento di terroristi.
Quindi, è giusto mettere la cosa sotto controllo.
Chi, qui in Italia, vuole le moschee, legga quanto riportato dal Parlamento svizzero.
Forse, gli potrebbero passare certe "fantasie".
Cordiali saluti.
martedì 24 maggio 2011
COMUNISMO, LA RELIGIONE DEI PREPOTENTI
Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere la nota scritta sul "Minzolini Fan Club" di Facebook.
Questa nota può essere letta, seguendo il link http://www.facebook.com/notes/minzolini-fan-club/il-comunismola-religione-dei-prepotenti/10150193826276587#!/notes/minzolini-fan-club/il-comunismola-religione-dei-prepotenti/101501938626276587.
Il titolo è un po' forte ma è anche veriterio.
Infatti, il comunismo è un'ideologia totalizzante e totalitaria e, per sua natura, non ammette chi dissente da essa.
Chi dissente da essa viene visto come un pazzo o come un uomo di moralità corrotta oppure come un nemico del genere umano.
Basti vedere il trattamento che ogni giorno viene riservato al presidente Berlusconi.
Qui in Italia, è vero che il comunismo non è governo, però, negli anni riuscì a creare intorno a sé una schiera di giornalisti, intellettuali e circoli vari ad esso afferenti.
Esso si propagò con il metodo proposto da Antonio Gramsci.
Tramite i sindacati (che Lenin definiva la "cinghia di trasmissione") esso si insinuò tra gli operai.
Inoltre, si creò intorno a sé una fitta rete di giornali e di circoli vari che fungevano da vera e propria "macchina da guerra" ed entrò anche nell'economia, tramite le cooperative.
In pratica, per acquisire potere, il comunismo prese molti gangli vitali dello Stato, della società e dell'economia.
Questo fa sì che, pur essendo minoritario, i comunisti (e la sinistra di oggi) siano sempre in grado di fare rumore e di mobilitare le piazze.
Essi fanno attacchi martellanti sui giornali, nelle trasmissioni televisive e perfino su internet.
Giusto questa mattina, ho dovuto cancellare dalla mia "lista amici" di Facebook un interlocutore che, con tanta insistenza, metteva foto offensive e scriveva post sgradevoli sulla bacheca.
Questo è il problema.
Il comunismo è un'idea che istiga all'odio. Esso mette contro ricchi e poveri ed i lavoratori autonomi contri i dipendenti.
Inoltre, instilla anche l'ateismo.
Fa questo perché per Karl Marx, che fu il primo teorico di questa ideologia, la proprietà privata è un furto e l'uomo che la possiede è un ladro e sfruttatore.
Inoltre, instilla l'ateismo perché, sempre Marx, la religione è un forma di alienazione che fa sì che l'uomo distratto dai bisogni terreni. Quindi, secondo questa concezione, la Chiesa favorisce lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
Il messaggio di fondo, però, è ancora più pericoloso.
Il comunismo è a tutti gli effetti un'"idea cesaropapista", ossia un'idea che si vuole porre a nuova religione e che erige l'uomo al posto di Dio.
Esso punta a controllare ogni aspetto della vita sociale delle persone, dalla vita lavorativa al sapere.
Per questo, non può essere il comunismo non può essere definito democratico.
Chi, in qualche modo, porta idee diverse è visto come un "nemico pubblico".
Il problema dell'Italia è proprio questo.
Ci fu un partito comunista forte. Infatti, ricordo che il Partito Comunista Italiano (PCI) fu il partito comunista più forte in tutto l'Occidente.
Esso, riuscì a porre veti alle riforme, proprio perché fece quanto descritto prima, insinuandosi nella vita culturale, sociale ed economica delle persone.
Questo abbassò la qualità della democrazia perché non ci fu un'alternativa democratica alla Democrazia Cristiana che poté governare sempre indisturbata, facendo anche degli errori, come lo stesso compromesso con in comunisti.
Questo fece sì che i comunisti sviluppassero la loro rete nella società.
Oggi stiamo pagando il prezzo di ciò.
Termino, tornando sul discorso della religione.
Invito tutti a leggere questo articolo, seguendo il link http://temi.repubblica.it/micromega-online/lappello-di-don-farinella-ai-cattolici-votiamo-pisapia-e-de-magistris/.
A quel prete, io risponderei dicendo che farebbe bene a riflettere, prima di esprimere certi pareri.
Io lo inviterei a studiare la storia ma non quella che vogliono raccontare i suoi amici comunisti, bensì quella vera, quella che parla dei tanti preti e cristiani che furono uccisi e chiusi nei gulag dai comunisti.
Comunismo e cattolicesimo non sono conciliabili.
Sarà forse questa la "grande apostasia", di cui parlano certi testi profetici, o il "fumo di Satana" dentro la Chiesa, di cui parlò Papa Paolo VI?
Visto che oggi è la giornata dell'Italia, vale la pena di pregare molto.
Non sto scherzando.
Cordiali saluti.
MOSCHEE, ECCO IL PERICOLO!
Cari amici ed amiche.
Questo video mostra quello che successe nel gennaio del 2009, quando a Milano ci fu un gruppo di musulmani che protestò contro la decisione di Israele di iniziare l'operazione difensiva chiamata "Piombo fuso".
Il 05 gennaio 2009, un gruppo di musulmani manifestò ed inscenò una preghiera di fronte al Duomo di Milano.
Ora, quell'atto fu molto grave e nessuno se ne rese conto.
Infatti, nella storia passata ci furono casi di musulamani pregarono presso le chiese.
Queste ultime, poi, vennero convertite in moschee.
Fu il caso, ad esempio, della cattedrale di San Nicola a Famagosta.
Lì, infatti, nel 1571 il Pascià Lalà Mustafà andò a pregare, dopo che i Turchi conquistarono la città di Cipro.
La cattedrale venne trasformata in moschea.
Ora, anche il duomo di Milano corse lo stesso rischio.
Inoltre, nei Paesi a maggioranza islamica ci sono le chiese ma vi sono delle limitazioni ai cristiani.
Ad esempio, non vengono fatte suonare le campane.
A Cipro Nord, tanto per fare un altro esempio, dopo l'arrivo dei Turchi nel 1974, le chiese greco-ortodosse e cattoliche sono state abbandonate e trasformate in stalle, depositi e moschee.
Quindi, non ci si rende conto del pericolo.
Anche fare moschee può risultare pericoloso.
Vi invito a leggere questo interessante articolo della rivista "Eurasia".
Il link è http://www.eurasia-rivista.org/5970/islam-e-fondamentalismo-in-bosnia-erzegovina/.
Questo articolo parla di una possibile deriva fondamentalista del'Islam in Bosnia Erzegovina.
A Sarajevo, come in altre città bosniache stanno sorgendo moschee che pare siano finanziate da gruppi mediorientali e fondamentalisti.
Ora, il candidato sindaco di centrosinistra a Milano, Giuliano Pisapia, vuole costruire una moschea.
A Pisapia, se io fossi il candidato della parte a lui avversa, farei alcune domande.
Se dovesse essere eletto e se dovesse realizzare la moschea, da dove proverrebbero i soldi per fare tale opera?
Se dovesse usare soldi pubblici, i cittadini milanesi avrebbero tutto il sacrosanto diritto di protestare perché quei soldi sono soldi loro e devono essere usati per realizzare un'opera di cui la maggioranza della comunità non usufruirebbe.
Se dovesse solo incentivare l'opera senza condizioni e se questa dovesse essere fatta da gruppi indipendenti dall'amministrazione, farebbe una cosa davvero irresponsabile perché si rischierebbe di trovarsi nella stessa situazione di Sarajevo, di cui ho parlato prima.
Io penso che i cittadini milanesi farebbero meglio a riflettere, prima di andarea a votare.
Cordiali saluti.
lunedì 23 maggio 2011
LASCIATE STARE FALCONE E BORSELLINO!
Cari amici ed amiche.
Ieri sono stati commemorati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici siciliani che negli anni '90 furono uccisi dalla mafia.
Purtroppo, oggi, c'è chi usa queste due grandi figure per fare della propaganda politica contro la parte avversa.
Io penso che ciò svilisca la grandezza di questi due uomini.
Infatti, una cosa di cui la mafia ha paura sono i simboli di tutto ciò che sta contro di essa.
E' evidente che Falcone e Borsellino siano due simboli e, come tali, sono temuti dalla mafia.
Ora, chi usa queste due figure per attaccare la parte politica avversa (ed accusarla di essere connivente alla mafia) fa il gioco della mafia stessa.
Come ho già detto, la mafia teme i simboli di tutto ciò che è contro di essa.
La parola simbolo deriva dal greco "symballein" e significa "qualcosa che unisce", un qualcosa in cui la maggioranza delle persone si riconosce.
Se le figure di Falcone e di Borsellino vengono strumentalizzate da una certa parte politica, per fare della becera propaganda contro gli avversari, perdono questa capacità di unire e non sono più due simboli di tutti.
Se dovesse passare questa concezione che vede questi due eroi come simbolo di una sola parte politica contro l'altra, la mafia non potrebbe fare altro che dire "grazie" a quella parte politica che ha iniziato questa campagna di strumentalizzazione. Lo stesso discorso vale per la lotta alla mafia in generale.
In una società divisa, la mafia è come un pesce nell'acqua.
Quindi, quando si manifesta contro la criminalità organizzata devono essere bandite le bandiere dei partiti, come devono essere banditi certi slogan.
Se non si fa così, è inutile manifestare contro la mafia.
Cordiali saluti.
I CATTOLICI, I VALORI DI OGGI E LE MOSCHEE
Cari amici ed amiche.
Voglio invitarvi a fare una riflessione.
Che oggi ci sia una crisi di valori è cosa nota.
Quello che è veramente inquietante è il fatto che questa crisi sia presente anche tra noi cattolici.
Questa crisi è dovuta al relativismo, ossia a quella posizione che nega le verità assolute, posizione filosofica che fa parte di questa secolarizzazione.
Ora, però, la cosa è particolarmente grave perché è anche nel mondo cattolico.
Prendiamo, ad esempio, la questione delle moschee.
Ci sono vari esponenti cattolici e prelati che si dicono favorevoli alla realizzazione di questi luoghi di culto islamici, sine conditio.
Ad esempio, chi dovrà gestire la moschea?
Essa potrebbe essere gestita da fondamentalisti che potrebbero fare del luogo di culto un centro di reclutamento di terroristi.
Ciò sarebbe pericoloso!
Queste persone non si rendono conto di un pericolo reale.
Inoltre, potrebbe esservi anche un problema di ordine finanziario.
Certi candidati sindaco (come quello di centrosinistra a Milano Giuliano Pisapia) hanno messo in programma la realizzazione di moschee.
Ora, qualora venissero eletti, da dove prenderebbero i soldi per fare le moschee?
Un cattolico deve porsi la questione perché i soldi pubblici devono essere usati per il bene di tutti. Se queste ipotetiche amministrazioni usassero questi soldi per fare un'opera di cui potrebbero usufruire solo alcuni, sarebbe disatteso questo principio.
Un politico cattolico deve agire per il bene di tutti.
Non vi è solo questo tema ma ve ne sono altri.
Un esempio è proprio qui, nel mio Comune, Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Qui, infatti, vogliono fare un supermercato di fronte al cimitero.
Personalmente, non ho nulla contro il supermercati.
Però, sarebbe meglio fare quell'opera da un'altra parte.
Il cimitero è un luogo sacro, ove si deve pregare in silenzio.
La cosa che mi ha lasciato esterrefatto è il fatto che sia i consiglieri cattolici di maggioranza (di centrosinistra) e sia i parroci abbiano taciuto di fronte a ciò.
Sembra un silenzio nicodemitico.
Non mi sembra un buon modo di essere cattolici.
Anche riguardo ai temi sensibili, come la famiglia e l'eutanasia, vi sono cattolici che hanno posizioni lontane dalla Chiesa. Ad esempio, essi sono favorevoli ai PACS e alle adozioni ai singles, come anche all'eutanasia.
La Chiesa si è sempre detta contro queste cose.
Quindi, come può un cattolico dirsi tale ed avere certe posizioni.
Il rischio è che noi cattolici ci troviamo divisi di fronte a sfide come la secolarizzazione e certi fondamentalismi, come quello islamico.
Ciò sarebbe pericoloso.
Cordiali saluti.
Voglio invitarvi a fare una riflessione.
Che oggi ci sia una crisi di valori è cosa nota.
Quello che è veramente inquietante è il fatto che questa crisi sia presente anche tra noi cattolici.
Questa crisi è dovuta al relativismo, ossia a quella posizione che nega le verità assolute, posizione filosofica che fa parte di questa secolarizzazione.
Ora, però, la cosa è particolarmente grave perché è anche nel mondo cattolico.
Prendiamo, ad esempio, la questione delle moschee.
Ci sono vari esponenti cattolici e prelati che si dicono favorevoli alla realizzazione di questi luoghi di culto islamici, sine conditio.
Ad esempio, chi dovrà gestire la moschea?
Essa potrebbe essere gestita da fondamentalisti che potrebbero fare del luogo di culto un centro di reclutamento di terroristi.
Ciò sarebbe pericoloso!
Queste persone non si rendono conto di un pericolo reale.
Inoltre, potrebbe esservi anche un problema di ordine finanziario.
Certi candidati sindaco (come quello di centrosinistra a Milano Giuliano Pisapia) hanno messo in programma la realizzazione di moschee.
Ora, qualora venissero eletti, da dove prenderebbero i soldi per fare le moschee?
Un cattolico deve porsi la questione perché i soldi pubblici devono essere usati per il bene di tutti. Se queste ipotetiche amministrazioni usassero questi soldi per fare un'opera di cui potrebbero usufruire solo alcuni, sarebbe disatteso questo principio.
Un politico cattolico deve agire per il bene di tutti.
Non vi è solo questo tema ma ve ne sono altri.
Un esempio è proprio qui, nel mio Comune, Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Qui, infatti, vogliono fare un supermercato di fronte al cimitero.
Personalmente, non ho nulla contro il supermercati.
Però, sarebbe meglio fare quell'opera da un'altra parte.
Il cimitero è un luogo sacro, ove si deve pregare in silenzio.
La cosa che mi ha lasciato esterrefatto è il fatto che sia i consiglieri cattolici di maggioranza (di centrosinistra) e sia i parroci abbiano taciuto di fronte a ciò.
Sembra un silenzio nicodemitico.
Non mi sembra un buon modo di essere cattolici.
Anche riguardo ai temi sensibili, come la famiglia e l'eutanasia, vi sono cattolici che hanno posizioni lontane dalla Chiesa. Ad esempio, essi sono favorevoli ai PACS e alle adozioni ai singles, come anche all'eutanasia.
La Chiesa si è sempre detta contro queste cose.
Quindi, come può un cattolico dirsi tale ed avere certe posizioni.
Il rischio è che noi cattolici ci troviamo divisi di fronte a sfide come la secolarizzazione e certi fondamentalismi, come quello islamico.
Ciò sarebbe pericoloso.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.