L'articolo 1 della Costituzione recita:"L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Ora, quando rileggo questo articolo e penso all'attuale situazione italiana, mi faccio due domande.
Infatti, mi chiedo se l'Italia sia una Repubblica democratica in senso stretto o se sia una "Repubblica democratica" come la DDR.
Dal 2011 ad oggi, i governi non sono nati da elezioni ma da accordi di palazzo.
Inoltre, non c'è mai stato un presidente della Repubblica di centrodestra.
In una Repubblica democratica vera, vi è la piena alternanza in tutti i livelli di potere.
Anzi, l'alternanza è un cardine di una democrazia sana, come lo è la contendibilità del potere.
Qualcuno mi dirà che anche in Israele sta per nascere un governo non conforme al voto.
Però, in Israele si è votato e si vi è quella situazione è per via di un sistema elettorale che favorisce certe situazioni.
Il sistema proporzionale porta a ciò.
Quanto al lavoro, parliamoci chiaro, siamo nella palta fino al collo.
Al di là dei numeri positivi e delle belle parole, il lavoro non c'è.
Anzi, c'è tanta miseria.
Dunque, nei fatti, l'articolo 1 della Costituzione è ampiamente disatteso.
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