Ieri, la partita tra Italia e Galles non è passata all'attenzione solo per il risultato che ha permesso all'Italia di terminare la fase a gironi dell'Europeo solo con vittorie ma anche per un'altra questione. Ieri, infatti, vi è stata anche la solita manifestazione dei giocatori che si sono inginocchiati come segno di vicinanza ai Black Lives Matter.
Ora, tutti i giocatori del Galles si sono inginocchiati mentre solo quattro di quelli italiani hanno fatto altrettanto.
Certa stampa ha bollato ciò come "una macchia" per l'Italia.
La realtà è ben diversa.
Oramai, appare chiaro che vi sia l'idea della cancel culture.
I Black Lives Matter rappresentano ciò.
Provate a scrivere su Facebook o su Twitter "Black don't Lives Matter" e vedrete cosa succederà.
Succederà un gran casino e vi verranno imposte delle restrizioni dagli amministratori dei social-network.
Invece, se scriveste "White don't Lives Matter" tutto passerebbe in cavalleria.
Oramai, questo è l'andazzo.
Questa idea di inginocchiarsi è anche profondamente ipocrita.
Basti pensare al caso di Saman, la ragazza pachistana uccisa dalla famiglia per avere rifiutato un matrimonio combinato.
Tutto è passato in cavalleria.
Perché non ci si è inginocchiati per lei?
Perché non ci si è inginocchiati neppure per Israele, quando ha subito gli attacchi da Hamas?
Questo la dice lunga.
Così, non si parla più di sport ma di altro.
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