Mattia Santori, leader delle Sardine, dice: "Ci siamo rotti di fare le mascotte, vogliamo sporcarci le mani".
Ergo, vogliono fare le liste per le elezioni.
Ora, suggerisco a Santori e soci di sporcarsi le mani...andando a lavorare.
Questi giovanotti sono i classici "figli di papà" che parlano tanto di lavoro ma che non sanno neppure cosa significhi andare in un cantiere o andare in un magazzino alle ore 5.00 del mattino.
Questi giovanotti parlano dei poveri ma sono benestanti.
Non sanno cosa sia la povertà.
Insomma, come tutti i comunisti, sono proletari nella lingua ma capitalisti nei portafogli.
Del resto, che il movimento delle Sardine non sia affatto spontaneo è noto.
Infatti, ai comizi, Santori e soci usano dei palchi e delle strutture che un movimento nato dal nulla non ha.
Appare chiaro che Santori e soci siano dei burattini e che altri stiano dietro di loro.
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