Questo Europeo 2020 sta balzando alle cronache per fatti che nulla hanno a che fare con il calcio.
Per esempio, Cristiano Ronaldo fa il "paladino del popolo contro la multinazionale della Coca Cola", allontanando le due bottigliette della nota bevanda mentre fa una conferenza stampa.
Però, lo stesso Cristiano Ronaldo sponsorizza l'utero in affitto ed è con la Palestina.
L'allenatore Gennaro Gattuso si è visto sfumare il contratto con il Tottenham per alcune sue affermazioni nelle quali disse che il matrimonio in chiesa doveva essere tra uomo e donna.
I giocatori in campo si inginocchiano per i Black Lives Matter.
Quei giocatori della nostra nazionale che non hanno fatto ciò sono stati bersagliati da attacchi sui social network e non sono.
Vi è qualcosa di sbagliato in tutto ciò, qualcosa che mi disgusta, qualcosa che mi tenta a non seguire più il calcio.
Dove sono finiti i valori espressi dalla partita sul campo?
I calciatori dovrebbero rappresentare i valori sani dello sport e non la politica.
Appare chiaro che una certa lobby politica progressista punti a volere imporre un pensiero unico.
Sappiamo tutti che i progressisti hanno capacità di sfruttare sponsor, di mobilitare le persone e di boicottaggio ai danni degli altri.
Il caso di Gattuso è stato da manuale.
Tecnico calabrese aveva un contratto pronto in mano.
Poi, è arrivato l'attacco sui social per le sue affermazioni ed il contratto è stato annullato.
C'è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto ciò.
Forse, sarebbe bene fare uno sciopero del tifo, non andando più allo stadio e non guardando più le partite nemmeno in televisione.
Lo sport è morto e la propaganda ha preso il suo posto.
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