Due anni or sono, scrissi su Facebook:
"Se fossi sposato o fidanzato non farei mai un profilo comune con mia moglie o la mia fidanzata.
Un rapporto di coppia serio si basa anche sulla fiducia reciproca".
Qualcuno ebbe da ridire e mi bloccò.
Ora, io sono di questa idea: se in una coppia qualcosa non va e uno dei due partner decidesse di fare crescere un bel paio di corna (magari, anche ramificate) sulla testa dell'altro, lo potrebbe fare anche senza Facebook.
Dunque, io non capisco questa moda di fare il profilo unico marito-moglie o fidanzato-fidanzata.
Sarà per il fatto che io non sia sposato (né fidanzato) e non so neppure se mi fidanzerò o mi sposerò.
Infatti, bisogna avere un lavoro stabile e la persona giusta con la quale stare.
Io non ho né l'uno né l'altra.
Però, penso anche che ognuno dei due partner debba avere il diritto di potere avere uno spazio proprio.
Un profilo Facebook deve rappresentare la persona che lo gestisce.
Una persona che mi contatta su Facebook sa di contattare me, a meno che qualcuno non mi rubi la password.
Invece, una persona che contatta un profilo di coppia non sa con quale dei due partner interloquisce.
Dunque, potrebbe pensare di rivolgersi ad uno dei due e invece parla con l'altro.
Magari l'altro partner potrebbe essere ignaro (o ignara) della faccenda da trattare e da qui potrebbero nascere malintesi di ogni tipo.
Esiste anche un diritto all'identità e (personalmente) io tengo molto ad esso.
Purtroppo, noi stiamo andando verso un modello sociale in cui l'identità della persona viene sempre più messa in secondo piano.
Questo è male.
Un popolo di gente senza identità (individuale e collettiva) è un popolo destinato a morire.
Così stanno i fatti.
Mi spiace per chi se la prese per questa mia esternazione ma questo è il mio pensiero.
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