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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 15 giugno 2010

SU MARTE C'ERA LA VITA?


Cari amici ed amiche.
Parliamo un po' del celeberrimo "Pianeta rosso", Marte.
Basta prendere un cannocchiale per vederlo.
Esso ha un'atmosfera rarefatta e composta per il 95, 32 % da CO2 (anidride carbonica) e sulla sue superficie ci sono tempeste di sabbia violentissime, con "diavoli di polvere" alti parecchi metri.
E' ovvio che in simili condizioni la vita è impossibile.
Eppure, secondo gli studi del ricercatore di Montorio al Vomano (quasi mio conterraneo) Gaetano D'Achille, circa 3,5 miliardi di anni fa, Marte non era così.
Secondo D'Achille, sull'emisfero boreale del pianeta vi era un vasto oceano e sulle terre emerse vi erano almeno 4000 fiumi.
Quindi, su Marte c'era l'acqua.
Se c'era l'acqua, voleva dire che c'èra anche un'atmosfera, magari simile alla nostra, costituita dal 78,08 % di azoto (N2), dal 20,95% di ossigeno, dallo 0,93% di argon (un gas nobile) ed il resto da altri gas.
Cosa può essere successo, allora?
Un'ipotesi, potrebbe essere un'alterazione del nucleo del pianeta che avrebbe fatto diminuire il campo magnetico che non sarebbe più stato in grado di trattenere i gas.
Questo avrebbe generato la perdita dell'atmosfera e dell'acqua.
A questo potrebbe essersi unita anche una deriva del pianeta che si sarebbe allontanato dal Sole e raffreddato.
Questo spiega la presenza di ghiaccio (ricoperto da "ghiaccio secco", CO2 solida) sui poli e le temperature di -140° C negli inverni polari e di 20°C nelle estati marziane.
A questo punto sorge spontanea una domanda.
Su Marte c'era la vita?
Il 16 agosto 1996 la rivista "Science" annunciò la presenza di tracce organiche sul meteorite ALH 84001.
E probabile che questo meteorite caduto sull'Antartide circa 15000000 di anni fa si fosse formato su Marte circa 3,6 miliardi di anni fa.
Inoltre, sulla rivista "International journal of Astrobiology", comparve una ricerca di Vincenzo Rizzo e Nicola Cantasano che ipotizzarono la presenza su Marte di sedimenti simili a stromatoliti, ossia resti di esseri viventi fotosintetici, come cianobatteri e piante.
Inoltre, anche la presenza del metano (CH4) può essere un segnale di un'antica presenza di vita.
Infatti, questo gas si forma per decomposizione delle materie organiche
A prescindere da ciò, gli studi su Marte devono essere utili a farci capire le dinamiche del nostro pianeta, la Terra, e di quello che potrebbe succedergli.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".