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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 15 giugno 2010

RIFORME? NE SERVONO TANTE!

Cari amici ed amiche.

L'Italia ha bisogno di riforme, in tutti i settori. Io ne cito alcune.
Cominciamo dall'architettura dello Stato.
La prima riforma è il passaggio da una forma di Stato centralista ad una federalista. La si può fare creando tre marco-regioni, con una larghissima autonomia fiscale ed amministrativa, o attribuendo questa prerogativa alle attuali venti regioni e facendo in modo che ciscuna di esse abbia un proprio statuto.
La seconda possibilità (a mio modo di vedere) sarebbe la migliore.
Infatti, fare delle macro-regioni da un lato avrebbe il vantaggio di ridurrebbe il numero di assemblee elettive (con risparmio di soldi) ma dall'altro avrebbe lo svantaggio di dovere accorpare realtà diverse. Questo creerebbe problemi di geopolitica all'interno della macro-regione.
Pensiamo, ad esempio al Nord-Ovest della grande industria (come ad esempio la FIAT) e al Nord-Est della piccola e media impresa.
Inoltre, ci sarebbe anche il problema dei confini delle macro-regioni.
Il federalismo avrebbe anche la funzione di responsabilizzare le classi politiche locali e darebbe anche al Sud l'input di produrre.
Per ridurre le assemblee elettive, si dovranno accorpare alcune Province ed alcuni Comuni.
Allo Stato centrale resterebbero la difesa, la sicurezza nazionale, la politica estera, quella monetaria e quella di alcune infrastrutture di interesse nazionale.
Un'altra riforma dovrà riguardare le istituzioni centrali.
Si dovrà abolire il bicameralismo perfetto. Il Senato dovrà diventare "federale" e dovrà avere la funzione di regolare i rapporti tra Stato ed enti locali.
L' età minima per l'eleggibilità al Senato dovrà essere abbassata a 25 anni.
La Camera dei deputati, invece, dovrà conservare le funzioni attuali.
Si dovrà creare una "norma anti-ribaltone".
Ai sensi di questa norma, in caso di crisi di governo, se in Parlamento vi sarà ancora la maggioranza eletta dal popolo, quel governo potrà ancora governare o si farà un altro esecutivo, con la stessa maggioranza.
In caso contrario, si tornerà alle urne e si eviteranno certi pasticci.
Si dovrà ridurre anche il numero dei parlamentari.
Già questa manovra economica si muove in questa direzione. Infatti, ha ridotto il numero delle "auto blu".
Inoltre, si dovranno dare al Presidente del Consiglio delle prerogative in più, come la possibilità di nomina e di revoca dei ministri.
Oltre, a queste, serviranno altre riforme.
Ad esempio, nel campo economico, si dovrà dare una maggiore libertà di impresa, incominciando da un taglio netto alla burocrazia che è un ostacolo che impedisce ad un giovane di fare impresa.
Di riforme ne servono tante. Il nostro Paese è da riformare ma ha tante forze nuove.
Se si faranno le riforme, queste forze potranno dare il meglio.
In caso contrario, il declino sarà inevitabile.
Cordiali saluti.

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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".