Cari amici ed amiche.
La Consulta ha bocciato il ricorso delle Regioni contro la decisione del Governo di tornare al nucleare.
Questa decisione è stata motivata dal fatto che questa materia non fa parte delle competenze regionali, ai sensi del Titolo V della Costituzione.
Infatti, l'energia non è interesse di una singola realtà locale o di una Regione ma di tutto il Paese.
Questo concetto varrà anche per il federalismo.
Riguardo il merito, io credo che sia arrivato il momento di tornare al discorso dell'energia nucleare.
Noi, oggi, abbiamo due esigenze.
Una è di tipo ambientale e riguarda l'abbattimento dell'effetto serra.
L'altra è di tipo economico e riguarda la questione delle bollette della luce che sono troppo alte.
Riguardo l'economia, noi viviamo in un paradosso.
Noi, infatti, abbiamo bocciato il nucleare, con quel referendum (che definisco assurdo) del 1987.
Lo definisco assurdo perché quel referendum non fu dettato dalla ragione ma dalla paura, che fu cavalcata da certi demagoghi.
In questa situazione, l'Italia iniziò ad importare energia dell'estero, dalla Francia in primis.
Senza questa energia estera, noi non avremmo corrente a sufficienza per coprire il fabbisogno energetico. La quantità di energia importata varia tra il 10 ed il 25%. Secondo certe statistiche essa corrisponde circa al 18% del nostro fabbisogno.
Se poi, noi aggiungiamo il fatto che dall'estero importiamo anche i combustibili fossili (come petrolio e gas) si può calcolare che circa l'81% della nostra produzione di energia dipenda dall'estero.
Questo ci aumenta le bollette.
Oltre a questo, vi è il fattore ambientale.
Oggi, noi dobbiamo abbattere le emissioni di CO2, anidride carbonica.
E' chiaro che anche le centrali termoelettriche contribuiscano a mettere gas serra nell'aria.
Quindi, serve davvero un ripensamento sul nucleare.
Io credo che il nucleare possa sostituire almeno in parte le centrali termoelettriche.
Insieme all'uso di fonti rinnovabili, il nucleare potrebbe contribuire ad abbassare le emissioni di CO2.
Quanto alle scorie, la soluzione sta nella riprocessazione, ossia nel loro riutilizzo in un nuovo processo che ne abbatterebbe gran parte della radioattività.
Tra l'altro, il nucleare potrebbe contribuire anche a migliorare un 'altra situazione, quella dei giovani.
Ci sono tanti giovani che fanno ricerche sul campo (come quello della fissione nucleare, nella foto) ma che sono costretti ad emigrare.
Con un piano energetico che contempli anche il nucleare si potrebbe ridurre anche la "fuga dei cervelli".
I talenti sono un tesoro che noi non possiamo permetterci di scialacquare.
Quindi, tutti si mettano una mano sulla coscienza e non si lascino prendere da livori ideologici e da vecchie questioni e paure.
Chi cavalca certe paure (infondate) per dire no ad una tecnologia che può migliorare la vita di tutti (come il nucleare) non ama il nostro Paese.
Faccio questo invito anche all'amministrazione comunale di Roncoferraro, che si dice contraria all'energia nucleare.
Leggete anche il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/14466/2010-03-30.html.
Dovrà esserci dialogo tra Governo centrale ed amministrazioni locali ma non si può negare una possibile soluzione di parecchi problemi.
Cordiali saluti.
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