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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 12 giugno 2010

AGORA', UN FILM DA DISCUTERE



Cari amici ed amiche.

Voglio ringraziare gli amici Lisa Sannie Eliane Castelli e Riccardo Di Giuseppe per l'idea di fare questo post.
Quindi, idealmente, questo post è dedicato a loro che mi offrono spesso degli spunti.
Voglio dire qualcosa sul discutibile film "Agorà" del regista spagnolo Alejandro Amenàbar.
Questo film tratta la storia di Ipazia, una filosofa vissuta nel IV secolo AD, ad Alessandria d'Egitto.
Nel 391 AD, il Cristianesimo si stava affermando nell'Impero Romano.
Nel 313 AD, con l'imperatore Costantino, esso divenne religione tollerata.
Nel 380 AD, con l'imperatore Teodosio, il Cristianesimo divenne l'unica religione di stato dell'Impero romano.
Il Paganesimo fu bandito. I templi pagani furono distrutti o trasformati in chiese e fu spento il fuoco di Vesta.
Ipazia fu una studiosa pagana.
Ella si interessava di scienze e di filosofia. Fu neoplatonica.
Nel 391, ella venne presa di forza da un gruppo di cristiani, portata al Cesareo (tempio di Giulio Cesare), che venne trasformato in chiesa cristiana, denudata ed uccisa barbaramente.
Nel film, i cristiani venegono rappresentati come fondamentalisti.
Questo è sbagliato.
Infatti, la storia dice cose diverse.
Quelli che fecero del male ad Ipazia non furono i cristiani in generale ma un gruppo particolare, i parabolani.
Essi erano un gruppo dedito alla carità. Tra questi, però, vi furono dei violenti che, oltre a perseguitare i pagani, attaccavano anche gli ebrei ed i cristiani che non la pensavano come loro.
In realtà, il Cristianesimo di Alessandria fu un Cristianesimo di alta scuola.
Pensate che il canone dell'Antico Testamento si chiama canone alessandrino.
Inoltre, i parabolani erano tenuti sotto la supervisione del Praefectus Augustale. Lo disse il "Codex Theodosianus".
Quindi, anche lo stesso mondo cristiano di allora diffidava di loro.
Tra l'altro, nel II Concilio di Efeso (che si tenne nel 449AD) i parabolani bastonarono anche i vescovi che si opponevano al loro vescovo, Dioscoro. Immagino che abbiate già capito chi fossero questi fanatici che picchiavano anche altri cristiani, della serie "chi non è contro di noi è con noi" ,come dice il Vangelo secondo Marco.
Qui, vi è l'aspetto fondamentale della vicenda.
Nel periodo di Ipazia, la Chiesa era attraversata da spaccature ed eresie.
A confronto, le divisioni attuali della cristianità non sono nulla se paragonate con quelle di quell'epoca.
Pensiamo ai nestoriani (dal Patriarca di Costantinopoli Nestorio 381AD-451AD), che erano contro la definizione di Theotokos della Vergine Maria, che per loro era solo Christotokos.
Per i nestoriani, la presenza di Cristo non fu in due nature (divina ed umana) ma sostanzialmente in due persone.
Il vescovo di Alessandria di quel tempo, San Cirillo (che nel film è stato attaccato) dovette fare da "cane da guardia" (mi si passi il termine) per difendere l'ortodossia dottrinaria che era seriamente minacciata.
In quel periodo di caos ci furono violenze e massacri.
Ci furono atroci ed orribili violenze anche contro gli ebrei. Anche di queste, giustamente, si scusò il Venerabile Giovanni Paolo II.
Quanto ad Ipazia, non è vero che il Cristianesimo fosse stato contro le dottrine neoplatoniche.
Anzi, tra queste dottrine ed il Cristianesimo ci furono rapporti stretti.
Ad esempio, le dottrine di Parmenide e Plotino ispirarono anche molti cristiani. Già, in tali dottrine si iniziò a parlare dell'Uno e dell'Anima Mundi, che poteva essere paragonata al nostro Spirito Santo.
Anche i Padri Cappadoci (vissuti nel IV), tennero in grande considerazione Platone. Ciò venne rivalutato dal cardinale bizantino Basilio Bessarione, che visse nel XV secolo.
E' più pensabile che il Cristianesimo di Alessandria fosse simile a questo.
Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che il Cristianesimo non fu contro le donne.
Una donna, la Vergine Maria, contribuì a salvare il mondo, portando nel suo grembo il Figlio di Dio.
Inoltre, il Cristianesimo ridiede dignità al matrimonio e tolse ogni accenno di poligamia.
Le atroci violenze di quell'epoca non possono (e non devono) essere minimizzate (anzi, direi il contrario) ma non si può attaccare il Cristianesimo tout court.
Questo film mi sembra più un'opera anticattolica che non un film realmente storico.

Cordiali saluti.











2 commenti:

  1. Non ho visto il film e quindi non entro nel merito di questo. Vorrei solo sottolineare che tratta dei Parabolani, NON dei cattolici. Come dici, per primo, c'erano allora tante sette e, fra queste, una particolarmente esaltata e fondamentalista. Adesso non abbiamo più di una cristianità e anche, all'interno della Chiesa Cattolica, correnti discutibili, come quella del lefevriani?

    RispondiElimina
  2. I Lefebvriani non sono in comunione con Roma.
    Cordialità.

    A.G. Fucilone

    RispondiElimina

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