Cari amici ed amiche.
Leggete il link http://www.jihadwatch.org/2010/06/gaddafi-we-await-the-day-when-turkey-joins-the-european-union-to-serve-as-a-trojan-horse.html.
E' un articolo che ha dell'inquietante. Ringrazio l'amica Sveva Orlandini del Minzolini Fan Club di Facebook che me l'ha inviato.
Io credo che oggi sia molto difficile un ingresso della Turchia nell'Unione Europea.
Trovo, invece, possibile ed auspicabile un ingresso di Israele nell'Unione Europea.
Israele è una nazione con un'ottima agricoltura.
Essa si è sviluppato su un terreno difficile grazie all'ingegno israeliano. Pensiamo alle tecnologie usate per la gestione dell'acqua in campo agricolo.
Io credo che in ciò possa dare un forte contributo all'Europa.
E poi, Israele ha prodotti di eccellenza come, l'olio d'oliva, i pompelmi ed i vini.
Inoltre, questo Stato ha una buona industria. Pensiamo ai centri ricerca della Intel e della Microsoft. Ottime sono anche l'ìndustria militare e quella chimico-farmaceutica.
Inoltre, Israele ha sviluppato anche una forte tecnologia nel campo sanitario.
Pensiamo alla robotica, che viene usata per risolvere il problema delle persone con disurbi motori.
Ottima è anche la ricerca biotecnologica, sempre applicata in campo sanitario.
Anche sul piano culturale, Israele ha delle ottime cose.
Pensiamo al teatro Yiddish, proveniente dalle comunità ebraiche askenanzite (dell'Europa centro-orientale).
La lingua Yiddish discende dall'alto-tedesco, è scritta con l'alfabeto ebraico ed ha molti vocaboli ebraici e neolatini.
E' quindi una lingua che ha visto anche la storia di noi Europei.
Molto buona è anche l'istruzione.
Il tasso di alfabetizzazione è circa del 95%.
L'obbligo scolastico va dai 3 ai 18 anni (e questa è musica per le mie orecchie) ed è diviso in materna primaria (I-VI), media (VII-IX) e superiore (X-XII). Al termine del XII anno si consegue il baccalaureato, dopo un severo esame.
Sono ottime le rinomate università come la Hebrew University of Jerusalem (che si trova a Gerusalemme) o la Technion-IIT di Haifa.
Oltre a questo, Israele ha in comune con noi Europei molte cose.
Lì nacque la religione della maggioranza di noi Europei, il Cristianesimo.
Su quella terra, la Terra Santa, camminò, operò,visse, morì e risorse Gesù Cristo.
La presenza di Israele in Europa darebbe un senso all'Europa stessa.
Inoltre, e qui parlo da italiano, in Israele ci sono anche degli italiani. Ci sono israeliani di origine italiane.
Quindi, ritengo giusto che l'Italia rafforzi i legami con Israele.
Se fosse per me, Israele entrebbe in Europa anche subito.
Inoltre, esso è l'unico stato democratico del Medio Oriente.
Non dobbiamo lasciarlo solo.
Cordiali saluti.
ARTICOLO MERAVIGLIOSO. Tutto esatto e analisi veramente pacata MA ANCHE REALE E DURA QUANTO BASTA!!!
RispondiEliminaSi ad Israele in EU, mai, ma veramente mai a 70 e passa milioni di mussulmani in Europa...
Il vescovo due giorni fa e' stato sgozzato/decapitato all'urlo di Allah e' grande..., Erdoan e' pro Iran...l'islam moderato e' una leggenda metropolitana...
Quindi, SI ISRAELE
MAI LA TURCHIA!
Aggiungo che la Turchia in Europa sarebbe un grosso danno.
RispondiEliminaInfatti,ha una moneta troppo debole.
Creerebbe degli squilibri economici.
In oltre, in Turchia l'Islam fondamentalista si è fatto palese.
Se ai Turchi aggiungiamo gli azeri ed i tukmeni con passaporto turco, non c'è da stare allegri.
Cordiali saluti.
Mi dispiace caro amico ma questa volta sono in disaccordo con te:per Israele sarebbe una sciagura entrare in quest'Europa!
RispondiEliminaIl Parlamento europeo ha scelto di minare gli strumenti della lotta al terrorismo e di aprire una crisi con gli Stati Uniti, per affermare i nuovi poteri che ha acquisito con il Trattato di Lisbona. Ieri, in nome della privacy, Strasburgo ha bocciato l’accordo provvisorio tra Europa e Stati Uniti sul trasferimento dei dati bancari Swift, che consente alle autorità americane di tracciare i percorsi europei del denaro che affluisce ai gruppi terroristici. Dal 1o dicembre 2009, il nuovo Trattato di Lisbona concede all’Europarlamento il diritto di veto sugli accordi internazionali. La segretaria di stato Clinton e il suo collega al Tesoro Geithner avevano implorato Strasburgo di non interrompere la cooperazione transatlantica nella lotta al terrorismo. I governi europei e la Commissione avevano chiesto di rinviare il voto per trovare un compromesso e dare tempo all’America di fornire nuove garanzie sulla privacy. Ma gli europarlamentari non hanno voluto ascoltare: per loro è inconcepibile che una potenza straniera abbia il diritto di guardare i trasferimenti bancari nell’Ue che possono finanziare il jihad. Non è la prima volta che le istituzioni dell’Ue ostacolano l’apparato internazionale di lotta al terrorismo. Le sentenze della Corte europea di giustizia hanno permesso a diversi sospetti terroristi di uscire – provvisoriamente – dalla lista nera dell’Ue. In nome dello stato di diritto, i governi si sono adeguati. Ma il veto di Strasburgo “è un rovescio per la cooperazione antiterrorismo tra Usa e Europa”, ha avvertito la missione americana presso l’Ue: si tratta di un “tragico errore” che mette a rischio “la nostra sicurezza reciproca”. L’uso dei dati Swift “ha prodotto 1.500 rapporti e numerose indicazioni per le autorità europee e ha contribuito in modo significativo agli sforzi di antiterrorismo, in collaborazione fra Usa e Europa”. Il ministro dell’Interno spagnolo Rubalcaba mercoledì ha rivelato che Swift ha consentito le inchieste sugli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004 e ha evitato un attacco a Barcellona nel 2009. In sostanza l’accordo prevedeva il trasferimento dei dati bancari in America, e in cambio l’America allertava gli europei di un eventuale pericolo, perché ai paesi dell’Ue manca l’intelligence per fare questo lavoro da soli. Dopo il voto di ieri dell’Europarlamento, come ha detto il ministro spagnolo, “saremo tutti un po’ meno sicuri”.
RispondiEliminahttp://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=33341
RispondiEliminaE' vero anche quanto afferma Riccardo.
RispondiEliminaPensiamo anche al sondaggio fatto dalla Commissione Europea che fu presieduta da Romano Prodi.
In quel vergognoso sondaggio si fece passare Israele (con gli USA) come il maggiore pericolo per la sicurezza.
In Europa c'è una corrante anti-israeliana.
Cordiali saluti.