Il 24 marzo 1944, ci fu l'eccidio delle Fosse Ardeatine.Come atto di rappresaglia per l'attentato partigiano di Via Rasella in Roma, nel quale morirono 33 soldati tedeschi, i nazisti prelevarono 335 prigionieri politici, ebrei e detenuti comuni italiani e li portarono alle Fosse Ardeatine, non lontano dalla capitale.
Queste persone furono uccise barbaramente dai nazisti.
Tra le persone uccise dai nazisti deve essere ricordato padre Pietro Pappagallo, vice parroco della basilica di San Giovanni in Laterano.
Quest'ultimo era un antifascista.
Dopo la delazione da parte di Gino Crescentini, il quale si finse fuggiasco ma era una spia che operava al soldo dei nazisti, il presule fu arrestato.
Il crimine dell'eccidio delle Fosse Ardeatine non fu semplicemente un omicidio plurimo ma fu un crimine contro tutto il popolo italiano.
I nazisti odiavano gli italiani.
Essi consideravano solo coloro che erano di stirpe germanica superiori agli altri.
Dunque, disprezzavano anche i latini.
Ricordiamo questo crimine, nel quale 335 nostri conterranei morirono per la nostra libertà.
Noi abbiamo il dovere di non dimenticare ciò.
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