Oggi, è la festa di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria e padre putativo di Gesù Cristo.Per questo motivo, faccio gli auguri a tutti i papà (e in particolare al mio) e a tutti coloro che si chiamano Giuseppe e Giuseppa.
Ora, faccio una riflessione.
Nella Bibbia, San Giuseppe si esprime poco.
Però, il suo silenzio apre alla riflessione e all'ascolto della voce di Dio.
Però, il suo silenzio apre alla riflessione e all'ascolto della voce di Dio.
Oggi, invece, si parla tanto.
Anzi, si parla troppo e si ascolta troppo poco.
Tutti sono pronti a pontificare e a dare giudizi spesso dannosi per chi li riceve.
Il mondo di oggi è un mondo nel quale si vive è un mondo pieno di "giudici", di gente pronta ad attaccare gli altri, a dire di "togliere le pagliuzze dagli occhi degli altri senza guardare le travi che si trovano nei propri".
Forse, dovremmo fermarci tutti.
Per sapere scrivere, si deve leggere.
Per potere esprimere un'opinione, ci si deve informare.
Non è accettabile parlare a vanvera.
Infatti, la parola ferisce più dello schiaffo.
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