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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 27 marzo 2021

La malattia del "politicamente corretto"



Prendo spunto da "Lo monologo di Dante secundo" del libro da me scritto e pubblicato su Kindle, libro che è intitolato "Li monologhi allegorici" e che può essere acquistato al modico prezzo di 0,99 Euro:"Sì...io, di Alighiero Durante, per lo vulgo Dante,
ancor verba in cor tegnu et sì mi pronunzio...
et certo verba cotali esser ponu sante!


Et ora con cor vehemente denunzio...
per de la Comedia mia l'avvenire...
che de la civiltà nostra fine sarà...annunzio!


Et questa presto arriverà al perire...
quando la littera sarà cangiata...
per de la falce di Luna timor!


Sì la civiltà certo sarà malata...
quando ogni simbolo sarà levato...
et Dominum Christum a cognoscere più non avrà!


Et d'opira mia ogni verbo toccato...
per pavura et comodo esser poterà...
et nullo arbitrio, in pensier et favella, l'homo più avrà!


In silencio certo l'homo per condamna avrà...
sì trista ne 'l pensier che narrar invero...
per duritia legis...che non poterà!


Sì captivitas nova certo sarà!
"


In questo suo secondo "monologo", Dante Alighieri "parla" del futuro.
Ho trattato questo tema nel libro intitolato "Politicamente corretto: siamo alla fine della nostra civiltà?" .
Il libro è stato scritto in collaborazione con l'amico di Roma Morris Sonnino.
Ora, anche Dante Alighieri è vittima del "politicamente corretto".
Per esempio, in Belgio, è stata messa in giro una versione della "Divina Commedia" senza Maometto all'Inferno.
Questa è una follia.
Come disse una volta Magdi Cristiano Allam, siamo caduti nell'"islamicamente corretto".
Infatti, un'opera come la "Divina Commedia" rappresenta uno spaccato del mondo medievale.
Dante Alighieri era sempre un uomo del suo tempo.
Egli visse tra il XIII ed il XIV secolo e sentì parlare (per esempio) di ciò che accadeva in Medio Oriente.
Nel 1291, i musulmani si presero anche San Giovanni d'Acri, ultima roccaforte cristiana in quella terra che noi chiamiamo Terra Santa e che è la terra di Israele.
Oggi, l'Occidente è ammalato di "politicamente corretto".
Per non "offendere i musulmani", qualcuno dei nostri "intellettuali" ha deciso di togliere Maometto dall'Inferno dantesco.
Oggi, si è fatto questo.
Domani, si toglierà l'affresco che si trova nella basilica di San Petronio in Bologna, il quale raffigura Maometto all'Inferno?
Si buttano giù le statue.
Basti ricordare quello che hanno fatto i Black Lives Matter in America e in Europa.
I social network censurano i post che possono risultare "offensivi" per le minoranze, anche quando non lo sono.
Parlare di ciò che riguarda il maschio, bianco, eterosessuale e cristiano rischia di diventare una sorta di "incitazione all'odio".
Si stravolge la storiografia.
Per esempio, l'Unesco vuole fare passare il concetto (falso) secondo il quale Gerusalemme non sarebbe una città ebraica ma araba.
Persino la religione non è immune da ciò.
Il 5 gennaio 2021, il deputato democratico e pastore protestante americano Edward Cleaver ha recitato la preghiera alla Camera dei Rappresentanti per l'apertura dei lavori al Congresso degli Stati Uniti d'America.
Eletto nel Missouri, Cleaver ha terminato la sua preghiera con le parole "Amen and Awoman".
Questo ha scatenato l'ilarità di molti e non è sfuggito ai repubblicani.
Un ministro di culto cristiano che fa una gaffe del genere ha del grottesco.
Ora, il termine "Amen" deriva dal termine aramaico "Aman" e significa "essere fermo".
Questo termine fu poi adottato dal latino e divenne "Amen" e conclude ogni preghiera cristiana.
In pratica, il termine "Amen" significa "Così sia".
Dunque, un ministro di culto cristiano che fa una gaffe simile è alquanto grottesco perché il fatto in sé è indice di quanto una certa ideologia abbia fatto presa in una parte della società, comprese le Chiese cristiane.
Questo è un suicidio culturale.
Se fosse vivo oggi, Dante creerebbe nella sua "Divina Commedia" un girone infernale per i propugnatori del "politicamente corretto" , come i gestori dei social network o certi "intellettuali".
Infatti, ogni parola essa che dicono è una pugnalata della nostra cultura e della nostra identità.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.