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venerdì 5 marzo 2021

Nicola Zingaretti si è dimesso


Nicola Zingaretti si è dimesso dalla carica di segretario del Partito Democratico.

Queste sono alcune delle sue parole, riportate dal Corriere della Sera:

"In questi giorni terribili, in cui mi sparavano addosso dallo stesso Pd, nessuno dei big mi ha difeso. Pensano solo alle liste, ai posti, ai fatti loro. Volevano che stessi fermo fino al congresso a novembre. Ma io ho posto fine a questa ipocrisia. Non avevo alternative. Negli altri partiti, dove pure ci sono dei problemi, i 5 Stelle si stanno dando una nuova prospettiva e Salvini si muove senza che nessuno gli dica niente, a me offrivano solo una croce da portare per mesi fino al congresso in autunno".

Ora, sorge una domanda legittima: Zingaretti ha capito solo ora che al Partito Democratico interessano le poltrone?
L'operazione del Governo Conte II e quella del Governo Draghi nasce dal principio della difesa delle poltrone. 
Se Zingaretti l'ha capito solo ora, ha fatto bene a dimettersi.
Una persona che non capisce che al suo stesso partito interessano solo le poltrone non può fare il capo di quel partito.
Anzi, vale poco come capo di partito. 
Così, il Partito Democratico ha "bruciato" l'ennesimo segretario.
Da Walter Veltroni a Matteo Renzi, da Pierluigi Bersani a Nicola Zingaretti, si può dire che essere segretario del Partito Democratico non sia una bella vita. 





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