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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 16 luglio 2011

GLI EBREI, I TEMPLARI E LA MASSONERIA



Cari amici ed amiche.

Guardate il video qui sopra (che ho preso da Youtube) e quelli che ci sono qui sotto, seguendo questi link che sono qui elencati:
  1. http://www.youtube.com/watch?v=dUfReZWRn5w&feature=player_detailpage.
  2. http://www.youtube.com/watch?v=ckIM4cVvG3k&feature=player_detailpage.
In questo articolo voglio parlare di un intreccio tra gli ebrei, i cavalieri dell'Ordine Templare e la massoneria.
Ora, io voglio parlare di ciò con razionalità e cercando di spiegare le cose con fonti certe.
Com'è noto molte l'Ordine dei Templari venne fondato da Hugues de Payns nel 1099 e fu soppresso nel 1312 da Papa Clemente V, per volere del re di Francia Filippo IV detto "il Bello".
Coloro che militavano in quest'ordine erano a tutti gli effetti dei monaci-cavalieri. Nelle Crociate ebbero un ruolo determinante, sia dal punto di vista militare, che da quello culturale e religioso.
Il nome del loro ordine era legato al Tempio di Gerusalemme, l'edificio voluto a da re Salomone. Tra l'altro, si dice che le origini di Hugues de Payns non fossero francesi ma italiane.
Infatti, pare che il nome Payns derivi da Pagani, il nome di un comune della provincia di Salerno. Qualora dovessi andare in Sicilia, mi fermerei volentieri nela zona di Nocera-Pagani, un'antica civita, per sapere di più della questione. Tra l'altro, l'Autostrada A30 Caserta-Salerno passa di lì ed io la percorro quando vado in Sicilia.
Ora, entriamo nel vivo dell'argomento, incominciando con questa domanda.
I cavalieri templari avevano rapporti con gli ebrei e, se sì, quali erano?
Effettivamente, tra ebrei e templari vi erano legami. Già il fatto che essi si riconducessero al tempio di re Salomone la dice lunga.
Tra l'altro, basta vedere bene la pianta di alcune chiese da loro costruite, come la Temple Church di Londra, che è visibile nel video qui sopra e che è citata nel discutibile romanzo di Dan Brown "Il codice da Vinci" .
Infatti, osservando attentamente la pianta della chiesa ed unendo tutti i punti delle colonne scopriamo che da essa si ricava una stella a sei punte, la Stella di Davide o Sigillo di re Salomone.
Qui a casa mia ho un libro che parla di queste cose. Questo libro è intitolato "Europa misteriosa" ed è della "Selezione Reader's Digest".
In questo libro si parla anche della Temple Church.
Ora, vi sono altre chiese che hanno una situazione analoga.
Un esempio è la cappella di Tomar, in Portogallo, anch'essa legata ai Templari.
Anche qui in Italia vi sono delle chiese che furono fatte con lo stesso clichet.
Una di queste è qui a Mantova ed è la Rotonda di San Lorenzo.
Di questa chiesa parlai in precedenti articoli, come quello intitolato "Perché fu soppressa la Rotonda di San Lorenzo?".
Questa chiesa potrebbe essere una prova della presenza dei Templari a Mantova.
Ora, sicuramente, i cavalieri templari ebbero rapporti con gli ebrei.
Proprio perché ebbero avuto rapporti con gli ebrei e forse, attraverso le chiese che loro fecero costruire, avrebbero voluto fare capire il fatto che tra Ebraismo e Cristianesimo vi sia una continuità. Non si tratta di un'eresia giudaizzante, ossia il volere mischiare le due religioni, ma semplicemente della presa di coscienza del fatto che tra Ebraismo e Cristianesimo vi sia un "fil rouge", una continuità tra le due religioni abramitiche.
In questo non c'è nulla di eretico.
Certo, tra gli ebrei e noi cristiani ci sono delle differenze ma ci sono anche molte cose in comune.
Noi cristiani, riconosciamo Abramo, Isacco, Giacobbe (Israele), Mosè ed i profeti ebrei come nostri.
Riconosciamo re Davide come Santo.
Da un punto di vista umano, Gesù, il Figlio di Dio, era un ebreo ed erano ebrei la Vergine Maria, San Giuseppe e gli apostoli.
Tre dei quattro evangelisti erano ebrei.
San Paolo era un ebreo. Le tre lingue storiche della Chiesa sono l'ebraico, il greco ed il latino.
Non c'è nulla di eretico nel riconoscere ciò.
Forse, i Templari potrebbero essere stato tra i "precursori" del Concilio Vaticano II.
Inoltre, vi è anche un'altra chiesa che può indicare questa tendenza dei cavalieri Templari, la Rosslyn Chapel.
Questa chiesa si trova in Scozia, non lontano da Edimburgo, e fu costruita nel 1446 (anche se secondo alcuni pare che fosse stata realizzata dieci anni dopo).
Questa chiesa (che una volta era cattolica ed oggi è anglicana) fu costruita da William Saint Clair (o Sinclair).
Questo edificio ha una storia particolare. Il luogo in cui fu costruito fu prima un luogo sacro per il druidismo. Pare che la famiglia dei Saint Clair fosse stata legata a quella di Hugues de Payns, il fondatore dei Cavalieri Templari.
La particolarità di questa chiesa sta proprio nei particolari architettonici.
Scusatemi il gioco di parole ma è così.
Secondo alcuni, la pianta si rifà a quella del Tempio di re Salomone.
Dove c'è l'altare, vi sono due colonne particolari, la Colonna dell'Apprendista e quella del Maestro.
Pare che queste due colonne fossero state presenti nel Tempio e fossero portanti.
Tra l'altro, intorno alla Colonna dell'Apprendista vi è una storia triste di un giovane apprendista che fu ucciso dal suo maestro perché riuscì a fare la colonna che Saint Clair commissionò.
L'invidia è brutta. Pare che la raffigurazione della Colonna dell'Apprendista si rifaccia all'Yggdrasill, l'albero della mitologia norrena, che però fu influenzata dal Cristianesimo
Ora, entriamo nella storia.
Pare che Saint Clair fosse stato un Templare. Infatti, anche dopo la soppressione dell'ordine e l'uccisione dell'ultimo gran maestro Jacques de Molay (1314), pare che alcuni cavalieri fossero sopravvissuti.
Pare che alcuni di loro avessero trovato riparo in Scozia. Quel regno, infatti, ebbe dei problemi con il Papato. Re Roberto I era stato scomunicato ed i rapporti con la Chiesa cattolica dell'epoca non erano buoni. Quindi, alcuni cavalieri templari videro nella Scozia un riparo.
Ora, vi è un'altra considerazione da fare e qui entra in gioco la massoneria.
La massoneria nacque tra le gilde che costruivano le chiese e le cattedrali medioevali.
Infatti, queste corporazioni ricorrevano a riti iniziatici per fare sì che le conoscenze che i loro membri avevano non andassero all'esterno e non finissero in mano alla concorrenza.
Molte di queste gilde erano legate ai Templari. Prendiamo, per esempio, la Compagnia di padre Soubise, che lavorò nella costruzione della cattedrale di Chartres.
Solo in seguito, la massoneria assunse le connotazioni attuali. In origine, però, fu cristiana.
In tale senso, vi invito a leggere questa mia poesia.
Essa è introdotta da alcuni versi di un poema massonico inglese del XIV secolo intitolato "The Regius Poem" .
Ecco la mia poesia:

"LI MASTRI D'A CATTIDRALI

"And loke thou be wyse & felle,
And therto also that thow gouerne the welle."

Comu divotu unu sazerdoti,
accussi anticu fici nta cattidrali,
accussì 'n Diu pì chiddu chì poti...lu mastru...
com'unu scrivanu...chì Palora scrivìu cuntru lu mali...
accussì carta et cartapecora fici di li petri...
pì chidda Sancta Palora...cù lu misteru..
pì Cristu nostru Signuri...et pì lu so' Sirvizziu...
chì oghje cchiù ùn eni...et li so' figghi ficiru Iddu furasteru.".

In quel poema sono illustrati i voti religiosi dei massoni. La massoneria assunse in seguito le caratteristiche di società segreta in cui confluirono vari pensatori. Alcune logge (come quelle francesi) furono aperte anche agli atei ed ebbero funzioni anticattoliche. In origine, però, la massoneria era legata alla Chiesa e alla religione. La massoneria ebbe anche un Santo, San Giovanni Evangelista.
Ora, alcune obbiedienze affermano di essere discendenti dai Templari e nelle loro iniziazioni adottarono riti riconducibili a quell'ordine cavalleresco. Ci furono tentativi di riportare la massoneria sui suoi binari iniziali. Un esempio di tali tendenze fu un certo cavaliere Andrew Michael Ramsay, che citai nell'articolo intitolato "I due sud e la massoneria".
In realtà, fu troppo tardi. La massoneria prese ben altra piega. Ora, secondo gli studi della dottoressa Brabara Frale, i Cavalieri Templari non furono eretici. Infatti, gli studi fatti dalla dottoressa negli Archivi vaticani, hanno portato alla tesi che dice che questi monaci-cavalieri non furono eretici e che forse la loro fine fu di fatto un "delitto politico". Se ciò dovesse essere vero vi sarebbe la smentita della tesi che dice che la massoneria discendesse dai Cavalieri Templari, tenendo conto del fatto che molte logge avessero avuto (o hanno tuttora) connotazioni non proprio conformi al cattolicesimo. La storia è comunque interessante. Ora, termino con qualche altra mia poesia che è nel tema.
Cordiali saluti e buona lettura.

LETTERA DE L’ULTIMO TEMPLARE


Caru me’ amicu. Rosslyn. Anno Domini MCDXL, Die XXI, Mensis Septembris.


Bona a fare...sì ntâ Razia et pia et nunda ntâ pavura,

chì d’Adamo lo figghiu abbia...co’lo so’ zitellu,

com’a pruvà, di mio epistola questa, la lectura,

per veritati avè...come per onne so’ fratellu,

de lo me Ordo ntâ Città di Diu, Ierusalem chì hè,

de lo Tempio cunnosce et di Filippu...lo malo rè!


In amà divoto ntâ Ghjesgia Romana...

chì sò eiu ntâ Rubra Cruci...di prece omo et di guerra...

a vegghiare...chì méco l’altri ntâ buriana...

Maria ntô Paradisu Matri et su la Terra...

abbia...come nostri li piccati Diu a pirdunari...et lo Papa...

in Chinon...chì sì fici et per quellu...

a te ora ora...chì di bono ficimu...eiu conto...o fratellu!


Induve sò eiu...induve a lo figghiu...da lo patri...

come nostru lo mondo...vechja, ibi in Rosslyn, cunniscenza move,

chì in scrive Daemonologie sarà et Basilikon Doron...contra la Matri...

pure...lo Mali si avissi mirato et contra Ghjesù l’heresia...

a vena lo rè...questa ghjesgia...coll’ardor...in terra a jittari...

ùn avarìa avutu...com’ onne so’ petra ntô mari?


Sò sicuru...si chì fussi sì...ruina sarìa et focu...ellu...

come castiu porterebbe, forse ntô celu le rose levando...

et l’astri et l’aloe, co’lo so’ cantu...

com’eiu dicu...chì ntâ cucurbita...co’la xhiamma un umore,

d’altri nunda l’arte...per discernere avarìate...sanza scantu...

si ùn fussimu noi...per la cura et induve Santu Rimiggiu...

fubbe...beltà et in Milano per la Nostra Signura...paraggiu...

in Tyndaris et in Loreto ntâ so’ Casa et in Grazie ùn fareste!


A dì...ultima una cosa...a te caru ntâ mio voluntati...

chì peggiu pòle in palora fare...et feli questa politica...

ma mio ntâ bucca et di cor hè questa...la veritati...

chì sò eiu di Cristu et ùn sò di Babilonia et né di Sodoma!


Si contra dì questu move l’omo...per so’ balocchi...

o per lo mali portar et lordo me fare...invero...

sì ntê dinocchia a tummari chì sìanu so’ l’occhi!

Salutu! Per la to’ famigghia et to’ vulgo...sanità...o fratellu!


Di Diu surdatu et to’ amicu...ultimo.

ANTONIO GABRIELE FUCLONE

RONCOFERRARO (MANTOVA)


YGGDRASILL


Ask veitk standa,

heitir Yggdrasill

hár baðmr, ausinn

hvíta auri;

þaðan koma döggvar

þærs í dala falla;

stendr æ of grænn

Urðar brunni.”


Di Verace Viritati! Sì...de la Viritati...de li Germani...li populi,

de li Santi Augustinu et Davide...nanzu ntô tiempu...et di Bunifaziu...

et di Teodolinda et Carulu Magnu...et de lu burgravio...ntî sèculi...

comu di vena pria in Roma...comu ntô Laziu,

si di Diu cunniscenza pur ùn ebbenu...pòtini un pocu vede?


Com’ ebbimu noi, d’ Israel et di Cristu, l’ Eden et l’ arburu...

sì elli, Yggdrasill chjamatu, un frassinu...et egual lu nummuru,

lu tre...co’ la manna, comu ntî nove mondi...su li rami, ebbenu,

chì funu Álfheimr, Svartálfaheimr, Ásaheimr, Vanaheimr,

Miðgarðr, de lu fiogu...Múspellsheimr et Jötunheimr...

et...induve fù eternu lu ghjacciu...Niflheimr...co’ lu mmernu...

et a lu bughju in taliari...comu fù puru Hel, l’Ade o lu Sheol...

dettu puru...pè vuci di Danti...comu ntâ Bibbia...lu Nfernu!


Puru vi funu li sarpi et di quelli Níðhöggr, lu maggiuri,

chì fù forse...Satan, Belfagor, Belial...lu diavule, lu tintaturi,

et l’ aquila bona et lu falcu...cuntru quellu...

suttu quest’ arburu...et supra...comu le tre fonti...

di Mimir, pè la sapientia, et, co’ le norne, di Urðr, pè vive fà quellu,

et di Hvergelmir...chì fici lu Danubbiu, lu Po, lu Nilu et lu Fitalia,

comu lu Gange, lu Mississippi, lu Paraná et, intra Bastia et Corti,

lu Tavignanu...comu lu Giurdanu...pè fora tene la Morti!


Et tre...comu lu Patri, lu Figghiu et lu Spiritu Santu...

le ràdiche, una pè l’òmini...o ntô crede...pè d’ elli dei, li numi,

una pè li giganti et una pè lu Niflheimr...induve friddu fù tantu,

funu...com’ Asgarðr...pè elli lu Paradisu...et Regnu di Lumi!


Ah...quella ghjente...comu lu celu in taliari...una Stedda...

pè Quella fù...in cercà...ma ntâ negghia...ammucciuni...

chì Diu fù Quella...et questu dissi...forse ntâ puetica Edda...

et Odino et Loki...et Fulla et Sága…ci mittìu...tandu...

ma tantu Ellu, Quellu Veru, ci dissi...

com’ a lu cantu de lu jaddu d’oru et a lu sonu di cornu...

chì a vena avarà...Ragnarök, l’ Apucalissi!


Pè Ulfila...si ùn truvau pur in Ellu...lu Bon Diu...

et pè li Santi...chì Ghjusti ci desiru li Palori,

pè elli, li Germani, òmini de lu nordu, Luci fù ntô Vattìu...

ché ntê so’ case nascìu Ghjesù Bambinu, Pani Novu et Novu Vinu,

pè lu Santu Caminu...cumpletà...et d’ elli cercà...lu Divinu!


Comu nostri...l’ Òmo, lu Liuni, lu Vitellu et l’Aquila...

chì puru nutrì Quelli...di Nostru Signuri...Manu et Bucca...

esse pòtini...Dáinn, Dvalinn, Duneyrr et DuraÞrór...

li quattru cervi...sì ntâ Luci...chì sempri abbaglia...

di quest’arburu...in manghjà...chì ficiru urtaglia?


ANTONIO GABRIELE FUCILONE

RONCOFERRARO (MANTOVA)






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