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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 2 luglio 2011

L'UMILE REGALITA', XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Cari amici ed amiche.

Oggi è la XIV domenica del tempo ordinario e nelle nostre chiese verranno letti i brani del libro del profeta Zaccaria (capitolo 9, versetti 9-10), del Salmo 144 (145), della lettera di San Paolo apostolo ai Romani (capitolo 8, versetti 9, 11-13) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 11, versetti 25-30).
In questa Messa si parla del valore dell'umiltà e della mitezza, che sono i valori cardine di quello che ci ha insegnato il nostro Signore Gesù Cristo.
Già nel brano vetero-testamentario (quello di Zaccaria) si prefigura ciò.
Infatti, esso parla di un re che viene non su un cavallo, che è simbolo di potere e di guerra, ma su un asino, che è simbolo di umiltà e di lavoro.
La scena poi si verificò e fu quella che noi celebriamo nella "Domenica delle Palme", in cui si ricorda l'entrata di Gesù in Gerusalemme, prima della sua crocifissione.
Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio, era ricco e potente ma si fece povero.
Con un suo gesto, avrebbe potuto annientare i suoi nemici e invece si fece crocifiggere e perdonò loro i peccati.
Oggi, più che mai, questo insegnamento va contro ogni logica umana.
Infatti, spesso e volentieri, ad avere ragione sono i più furbi ed i più ruffiani, coloro che, senza avere alcun merito ottengono risultati.
Ad esempio, mi viene spesso detto che sbaglio a schierarmi politicamente con chi nella realtà in cui vivo risulta perdente.
Anzi, mi viene spesso detto che farei bene a schierarmi con chi il "grano turco", in mantovano "al formenton".
Secondo logica umana che ho citato, questi signori avrebbero ragione.
Infatti, se io stessi con chi nella mia zona vince, sarei più ascoltato e forse sarei anche più agevolato in certe situazioni, come la ricerca del lavoro.
Invece, io ho scelto di stare dall'altra parte e, per certi "signori", merito di restare disoccupato.
Certo, questa è una situazione triste.
L'umanità ha avuto un progresso nelle scienze e nelle tecnologie, il che è cosa buona, ma moralmente è tornata alla "legge della giungla".
Ritiene degno di rispetto chi fa cose mirabolanti mentre chi fa cose apparentemente insignificanti ma importanti nella sostanza, viene ignorato.
Per esempio, una persona che vince il jackpot al Superenalotto viene osannata come un dio.
Un paramedico dell'ambulanza che soccorre una persona viene ignorato.
Ora, il servizio fatto dal paramedico è più importante, perché salva delle vite.
Eppure, viene ignorato.
Certo, la persona che vince al Superenalotto non ha rubato nulla e la gioia sua è legittima.
La ricchezza in sé non è un reato e nemmeno un peccato.
Ma volete mettere il valore intrinseco di questa con una vita umana salvata?
Dobbiamo tornare ad essere umili a sapere dare il giusto il peso alle cose.
Gesù ci insegnò questo.
Cordiali saluti.

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