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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 8 luglio 2011

IL LASCITO DEL PRESIDENTE BERLUSCONI

Cari amici ed amiche.

Oggi è comparsa la notizia che dice che nel 2013 il presidente Berlusconi lascerà tutto all'onorevole Angelino Alfano.
Io penso che questa sia una decisione e che, come tale, vada rispettata.
Nel 1994, un noto imprenditore della televisione decise di impiegare le sue energie per creare una forza politica che raccogliesse tutte le forze moderale, laiche e cattoliche, e che diventasse l'alternativa ad una sinistra troppo legata a quell'ideologia che tanto male fece a milioni di persone e che tuttora fa del male, il comunismo.
Questo imprenditore era proprio il presidente Silvio Berlusconi.
Di certo, la situazione politica degli anni '90 era disastrosa.
Lo scandalo di "Tangentopoli" travolse il ceto politico esistente.
Certo, che quel ceto politico fosse corrotto, era fuori discussione.
Però, si creò un vero e proprio radicalismo che portò alla distruzione dello stesso ceto politico, anche nelle sue parti sane.
Il Partito Comunista Italiano cambiò nome e divenne Partito Democratico della Sinistra.
Pur avendo cambiato simbolo e nome, questo partito mantenne la cultura del PCI e fu ben lontano da quella delle sinistre europee e moderate.
Quindi, ci sarebbe stato il rischio che questa sinistra, insieme a pezzi della Democrazia Cristiana e del vecchio ceto politico, andasse al Governo.
La discesa in campo del presidente Berlusconi generò una nuova forza politica che potesse diventare un punto di riferimento per tutti coloro che non si riconobbero in quella sinistra.
Questa operazione portò due importanti cambiamenti.
Il primo fu la trasformazione della Lega Nord da movimento di protesta a forza di Governo.
Questo permise alla Lega Nord di essere propositiva.
Il secondo fu l'arrivo della destra al Governo.
Oggi, questa forza c'è ancora, nonostante attacchi di vario tipo, sia dagli avversari e sia da parte di pezzi di istituzioni che tentano di entrare in campi che non sono i loro.
Oggi, questa forza c'è ancora e quando il presidente lascerà, nel 2013, dovremo essere noi a fare sì che questo grande progetto di una forza politica moderata che sia parte del più ampio progetto del Partito Popolare Europeo, come la CDU-CSU in Germania, i Popolari spagnoli o i Conservatori britannici.
Bisognerà fare sì che il neo-segretario Angelino Alfano deve essere in grado di operare.
Alfano è l'uomo giusto per questa fase.
Egli è giovane e quindi capace di muoversi per il lungo periodo.
La scelta su Alfano è stata una scelta per il lungo periodo.
Bisogna fare sì che il lascito culturale del presidente Berlusconi non vada disperso.
Bisogna, ad esempio, attrarre i giovani.
Il Popolo della Libertà è una forza popolare e, come tale, deve avere persone di ogni categoria.
Noi dobbiamo dimostrare di essere veramente "popolari", più di questa sinistra che dice di essere con il popolo ma che, in realtà, è gretta ed individualista.
Leggete i commenti fatti dal "solito" ingegner Pasquale all'articolo intitolato "Cosa sta succedendo in Sicilia".
Ora, Pasquale fa le pulci a me sul fatto che io non sia laureato e che esprima certi giudizi.
In primis, all'"amico" Pasquale voglio dire che forse lui potrebbe avere dimenticato il fatto che molti non siano andati all'università perché NON POTEVANO PERMETTERSELO!
Questi suoi commenti offendono prima di tutto i tanti giovani laureati che hanno acquisito il loro titolo studiando sodo e che non usano tale titolo come una "bandiera ideologica" per "farsi grandi" grandi sugli altri ma per farsi un proprio futuro.
Anzi, all'"amico" Pasquale voglio dire un'altra cosa.
Con quei suoi commenti ha dimostrato di essere un laureato ma di non essere intelligente.
Un detto recita:
"Esistono tre categorie di uomini: gli intelligenti, i furbi e gli idioti.
Gli uomini intelligenti sono quelli che fanno il bene a loro stessi e agli altri.
Gli uomini furbi sono quelli che agiscono facendo il bene di sé stessi ma non degli altri.
Gli idioti sono quelli che non fanno né il bene di loro stessi né quello degli altri.".
Con questi suoi commenti, Pasquale ha dimostrato di non essere intelligente (perché non fa il bene degli altri) né di essere furbo, perché fa una figuraccia e quindi non fa il bene di sé stesso.
Bertrand Russel diceva:
" Il problema dell'umanità e che gli stupidi sono strasicuri e gli intelligenti sono pieni di dubbi."
.
Vista la sua sicurezza nei toni, che si può dire sull'"amico"?
Pasquale è laureato? Buon per lui!
Io non sono invidioso.
E poi, vista la scarsa meritocrazia dell'università (per via delle "baronie" che la riforma del ministro Gelmini punta ad eliminare) ci sono tanti laureati che non sanno nulla.
Purtroppo, a sinistra c'è chi disprezza l'elettore di centrodestra e basa tutto sull'odio ideologico.
Noi dobbiamo fare così ma dobbiamo sfidare la sinistra sui temi concreti.
Su questo, noi possiamo dimostrarci migliori di loro.
Del resto, io ho sempre cercato di dialogare in modo costruttivo con tutti.
Cordiali saluti.


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