Quando si deve "massacrare" (in senso giornalistico e figurato) un personaggio come il premier Justin Trudeau, io non mi tiro indietro.Trudeau è certamente un personaggio "pittoresco" una sorta di "creatura mitologica" saltata fuori dal nulla.
Eppure, esiste.
Riporto uno stralcio di un articolo del blog di Nicola Porro:
"In Canada si stanno verificando degli incendi devastanti: 3 milioni di ettari di bosco sono andati in fumo, con 400 incendi attivi e 200 considerati fuori controllo. Tuttavia, i giornali italiani preferiscono concentrarsi sul fumo che arriva a New York e sull’incapacità dei newyorkesi di poter respirare, descrivendo un’immagine distopica della città avvolta in una nebbia arancione in cui non si vede il Sole.
In tutto questo, non posso fare a meno di pensare al Primo Ministro canadese Justin Trudeau. Come diceva bene Carlo Maria Cipolla, la probabilità che una certa persona sia un cretino è indipendente dalla classe sociale a cui appartiene: per qualificare Trudeau è sufficiente ricordare che, in occasione della sua visita in India, si vestì da indiano. Trudeau è anche noto per la sua abilità di rompere le scatole in giro per il mondo con le sue manfrine politicamente corrette pro-woke culture.
Dicevamo che nel paese di cui Trudeau è primo ministro stanno andando a fuoco 3 milioni di ettari di bosco. Quindi mi chiedo: dove sono quelli che ci hanno rotto le palle sull’Amazzonia, sulla CO2, sulle plastiche e qualsiasi comportamento umano che non sia allineato alla dottrina dei gretini? Quella canadese, sempre secondo i loro standard, dovrebbe essere considerata un’emergenza planetaria. Invece no, si preoccupano della CO2 in Italia e di multare chi fa barbecue a Bologna. Capite la follia? Fanno 200 euro di multa per un barbecue, ma se poi bruciano 3 milioni di ettari in Canada poco importa. Forse Trudeau, invece di fare le pulci alla Meloni sui diritti LGBT, dovrebbe pensare un po’ di più a quello che avviene nel suo paese. Sempre che non voglia lavarsene le mani dando la colpa dell’incendio al riscaldamento climatico".
In tutto questo, non posso fare a meno di pensare al Primo Ministro canadese Justin Trudeau. Come diceva bene Carlo Maria Cipolla, la probabilità che una certa persona sia un cretino è indipendente dalla classe sociale a cui appartiene: per qualificare Trudeau è sufficiente ricordare che, in occasione della sua visita in India, si vestì da indiano. Trudeau è anche noto per la sua abilità di rompere le scatole in giro per il mondo con le sue manfrine politicamente corrette pro-woke culture.
Dicevamo che nel paese di cui Trudeau è primo ministro stanno andando a fuoco 3 milioni di ettari di bosco. Quindi mi chiedo: dove sono quelli che ci hanno rotto le palle sull’Amazzonia, sulla CO2, sulle plastiche e qualsiasi comportamento umano che non sia allineato alla dottrina dei gretini? Quella canadese, sempre secondo i loro standard, dovrebbe essere considerata un’emergenza planetaria. Invece no, si preoccupano della CO2 in Italia e di multare chi fa barbecue a Bologna. Capite la follia? Fanno 200 euro di multa per un barbecue, ma se poi bruciano 3 milioni di ettari in Canada poco importa. Forse Trudeau, invece di fare le pulci alla Meloni sui diritti LGBT, dovrebbe pensare un po’ di più a quello che avviene nel suo paese. Sempre che non voglia lavarsene le mani dando la colpa dell’incendio al riscaldamento climatico".
Trudeau è un personaggio grottesco.
Se non governasse un Paese importante come il Canada, sarebbe anche simpatico e farebbe ridere.
Ovviamente, tanti riderebbero di lui e non con lui.
Durante il vertice in Giappone, Trudeau, ha detto alla nostra premier Giorgia Meloni di essere preoccupato per i diritti delle comunità LGBT qui in Italia.
Ora, vorrei rinfrescare la memoria a tutti voi che mi leggete e vi faccio notare che il personaggio in questione è stato lo stesso che ha fatto bloccare i conti in banca dei camionisti che hanno protestato contro l'obbligo vaccinale che lui ha imposto.
Egli ha applicato anche l'Emergency Act, col quale ha imposto delle norme draconiane.
Da persona che ha patito degli effetti avversi causati dal vaccino anti-Covid, se avessi di fronte Trudeau, gli direi quello che si meriterebbe di sentirsi dire.
Sicuramente, sarei cattivissimo con un personaggio del genere.
Una cosa del genere mi verrebbe spontanea, visto quello che ho passato in questi due anni.
Quello che ho passato mi ha riempito di rabbia verso personaggi come Trudeau.
Non gli farei una violenza fisica (dato che non credo nella violenza) né gli augurerei il male.
Però, gli direi in faccia ciò che meriterebbe di sentirsi dire.
Trudeau ama l'ideologia woke.
Egli difende i diritti della comunità LGBT e di altre minoranze ma poi condanna chi ha scelto di non assumere il tanto discusso vaccino anti-Covid.
Cattolico per formazione, egli ha assunto una posizione anticattolica riguardo alla questione delle scuole cattoliche e degli indigeni, i nativi americani.
Trudeau sostiene che il clima cambi per colpa dell'uomo, come tutti coloro che sono di questa sinistra radical chic.
Quando si fa entrare un buffone in un palazzo del potere, quel buffone non diventerà mai uno statista.
Invece, il palazzo si trasformerà in un circo.
Purtroppo, quel circo che si trova al civico 24 Sussex Drive di Ottawa non fa ridere.
Do un consiglio a Trudeau.
Il primo ministro canadese dovrebbe fare ciò che fece l'imperatore romano Diocleziano dopo la sua abdicazione, la quale avvenne nel 305.
Dovrebbe pensare ai cavoli suoi.
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