Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot di Sky Tg24.Le trascrizioni dei figli nati in coppe omosessuali sono state annullate.
Una cosa del genere è già accaduta a Padova e ora si verifica a Milano.
Ora, la questione è complessa.
Il problema non riguarda le coppie gay ma i bambini.
Due uomini o due donne non possono avere figli.
Per potere avere figli, una coppia gay deve ricorrere alla fecondazione assistita e (in caso di una coppia formata da due uomini) anche all'utero in affitto.
Ora, dietro a tutto ciò non c'è l'amore, di cui tanto si parla, ma l'egoismo.
Sappiamo tutti del business della fecondazione assistita.
Inoltre, nelle idee delle coppie gay che ricorrono a questa pratica, si pensa che avere figli sia un diritto.
In realtà, fare figli non è un diritto.
Prima di tutto, fare dei figli deve essere un atto d'amore.
Invece, si vuole trasformare la procreazione in un diritto solo per poter soddisfare la propria vanità e poter dire: "Anche noi omosessuali possiamo diventare genitori!".
Però, in natura, solo un uomo ed una donna possono avere figli da sé stessi.
Quei bambini nati in coppie gay attraverso la fecondazioni assistita non possono essere figli di entrambi i partner di ciascuna di quelle coppie.
Infatti, perché un bambino nasca servono uno spermatozoo e un ovulo.
In una coppia gay una di queste due cellule manca.
Quando cresceranno, questi bambini vorranno sapere qualcosa di più delle loro origini.
Deve essere ricordato che universalmente esiste il diritto all'identità.
In forza di tale diritto quando cresceranno e diventeranno maturi, questi bambini si faranno delle domande e andranno a cercare ciò che a loro è mancato.
Del resto, questo discorso vale anche per coloro che sono stati adottati da famiglie fatte da un uomo e una donna regolarmente sposati.
Qui sta tutta la questione.
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