Quello che si sta vedendo in questi tempi mi sta facendo paura. Confesso che quello che si sta vedendo in questi tempi mi sta spaventando perché siamo di fronte ad una vera e propria militarizzazione della società.
Per esempio, durante la pandemia, si è trasformato in nemico che esprimeva dei dubbi sui vaccini.
Ora, si vuole trasformare in nemico chi esprime una posizione diversa da ciò che dice il mainstream riguardo alla guerra in Ucraina, a prescindere dal fatto che il dissenziente sia filo-russo o meno, o chi non segue il gregge riguardo alla questione del clima.
Addirittura, proprio riguardo al clima, vi è chi vorrebbe istituire il reato di negazionismo climatico.
Questa è una follia.
Una vera democrazia non ammette il reato d'opinione.
In una vera democrazia, il dissenso ha cittadinanza.
Quello che conta è la sicurezza della gente.
Se una persona esprime un'idea in dissenso rispetto al mainstream senza creare rischi per sicurezza, quali problemi creerebbe?
La risposta è ovvia: nessuno.
Al massimo, si combatte il dissenso con la dialettica e lo si cerca di smentire.
Se (con il reato d'opinione) io dovessi scrivere un articolo sul clima non in linea con ciò che dice il mainstream, dovrei essere mandato in galera?
Una cosa del genere sarebbe la morte della democrazia.
Per esempio a me non piace l'attuale presidente americano Joe Biden.
Questo fa di me un filo-russo?
Direi proprio di no. Anzi, io non ho alcuna simpatia per Putin.
Per me, Putin è un dittatore.
Invece, secondo una certa logica, io dovrei essere catalogato come filo-russo, per il fatto che non sia un fan di Joe Biden.
Quindi, si cade nel semplicismo.
La Russia non mi piace ma non penso che sia da condannare giuridicamente chi si dice filo-russo senza fare del male ad altri.
In una democrazia funziona così.
Dunque, stiamo molto attenti.
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