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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 13 giugno 2023

Quello che gli odiatori non sanno


Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot.

Questo screenshot mostra la prima pagina de "Il Fatto Quotidiano".
Ho visionato anche altri siti e blog, come quello di padre Giorgio De Capitani, e ho letto dei commenti deprimenti. 
Le vignette di Vauro Senesi fanno da contorno a tutto ciò.
Gli odiatori continuano a mostrare sarcasmo o a gioire per la morte del presidente Berlusconi.
Mi fanno venire il mal di stomaco.
Però, lor signori non sanno una cosa. 
In primis, il cimitero sarà aperto anche per loro.
Infatti, tutti noi, prima o poi, dovremo andare al camposanto.
Questo è il destino di tutti noi.
Si nasce, si vive e si muore. 
Certo, noi cristiani crediamo nella resurrezione dopo la morte. 
In secundis, proprio per il ragionamento di prima, pongo questa domanda: come saranno ricordati questi signori che oggi seminano odio, quando non saranno più sulla faccia della Terra?
Questi signori sappiano che la storia presenterà il conto anche a loro.
Infatti, si raccoglierà ciò che si è seminato.
Per questo motivo, dico che la storia presenterà il conto a ciascuno di noi,  lor signori compresi. 
Gli odiatori ricordino questo.
Riguardo alla figura del presidente Berlusconi, riprendo in parte l'editoriale di Ricky Filosa, direttore di "Italia chiama Italia", il giornale sul quale ho il piacere (e l'onore) di scrivere pure io:

"Ero arrivato a convincermi che fosse immortale; forse se n’era convinto anche lui. E invece…

Ho conosciuto la passione politica prima grazie a mio padre e poi a Silvio Berlusconi. “L’Italia è il Paese che amo”: rimasi affascinato da quel messaggio, che iniziava con una frase semplice ma potentissima a livello emotivo: parole che avrebbero cambiato per sempre la storia della politica italiana. E la mia vita.

L’imprenditore, l’uomo del fare, stava scendendo in campo “per salvare l’Italia dai comunisti”. Che tempi. La campagna elettorale del ’94 per me fu qualcosa di straordinariamente godurioso: “Silvio è un grande”, pensai.

Oggi, dopo decenni, nel giorno della scomparsa dello zio Silvio, sento come se ad andarsene fosse stato uno di famiglia. Sarà perché Berlusconi sono anche io, siamo un po’ tutti noi"
.

Il direttore Filosa ha scritto una cosa più che veritiera. 
Berlusconi era un po' come uno zio o una persona di famiglia per tutti noi.
Anch'io, proprio nel mio articolo pubblicato ieri su "Italia chiama Italia", quell'intitolato "ADDIO SILVIO-Riposi in pace presidente", ho ricordato un po' la storia di Berlusconi. 
A differenza di altri politici, il presidente Berlusconi aveva sempre una risposta per tutti.
Anch'io gli scrissi nel 2005 e nel 2011 e ricevetti risposta.
Tengo le lettere come cimeli.
Ieri, ho pubblicato un video sul mio canale Youtube e anche lì gli odiatori hanno commentato.
Oltre a tutto il resto, che ho menzionato prima, gli odiatori sappiano che con i loro articoli, le loro vignette ed i loro commenti offendono quella larga parte del nostro Paese che non vota sinistra.
Appare chiaro che qualcuno non sappia cosa sia la democrazia. 
Esprimo nuovamente il mio cordoglio per il presidente Berlusconi. 




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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.