Roncoferraro ha ricordato Norma Cossetto, la ragazza istriana seviziata, uccisa e gettata in una foiba dai soldati comunisti jugoslavi.Si è fatta una una manifestazione pacifica e molto sentita.
Essa si è tenuta presso il parco dedicato a Norma, il quale si trova a Roncoferraro, nell'angolo tra Via Vasco de Gama e Via Marco Polo.
Io ho partecipato.
Era presente il Comitato Dieci Febbraio che nella persona della giovane Alice Santoro ha letto un comunicato con la storia di Norma e nel quale ha fatto riferimento a fatti attuali.
Purtroppo, la storia di Norma è anche attuale.
Pensiamo alle tante donne che vedono i loro diritti calpestati.
Ora, faccio una mia riflessione.
Le femministe italiane ed occidentali di oggi parlano di diritto di abortire e di cose simili ma in certe situazioni tacciono.
Il loro silenzio è a dir poco assurdo.
Per esempio, le donne dell'Iran rivogliono i loro diritti e subiscono vessazioni dalle autorità ma le femministe italiane ed occidentali tacciono.
In compenso, attaccano Giorgia Meloni, dicendo che di fatto "non è una donna".
Dunque, vi è qualcosa di profondamente sbagliato.
Dire che ricordare Norma Cossetto ed i martiri delle foibe sia "revanscismo" o "fascismo" è una grandissima idiozia.
Ricordare Norma Cossetto e le vittime delle foibe è un atto doveroso verso dei nostri connazionali ingiustamente uccisi.
La storia non può essere nascosta e negata, visto che ci sono fatti e persone che possono testimoniarla.
Si deve ringraziare l'amministrazione comunale di Roncoferraro, la quale, nella figura dell'assessore alla Cultura Roberto Archi, ha promosso l'iniziativa di dedicare un parco a Norma Cossetto e di ricordare questa ragazza che ebbe l'unica "colpa" di essere italiana.
L'assessore Archi era presente insieme al vicesindaco Davide Nicchio.
Durante il minuto di silenzio, ho pregato per Norma e le vittime delle foibe.
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