I collettivi di sinistra sono un problema

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot de "La Verità" con un articolo di Francesco Borgonovo.

I collettivi di sinistra nelle scuole superiori e nelle università sono un grosso problema.

Essi si comportano in modo tale da impedire a chi è in dissenso rispetto alla loro posizione di manifestare le loro idee.

Basta ricordare quello che è accaduto nell'Università "La Sapienza" di Roma, dove i collettivi hanno fatto cagnara contro un convegno di Fratelli d'Italia e del giornalista Daniele Capezzone. 

Sono dovute intervenire anche le forze dell'ordine.

Vi pare normale tutto questo?

Direi di no. 

Gli stessi collettivi sono stati anche tra coloro che hanno discriminato i loro stessi colleghi di scuola (o di università) sul Green Pass.

Chi non aveva il Green Pass era fuori.

Questo non poteva essere normale.

Come ho scritto prima, i collettivi sono un problema.

Sia chiaro, ognuno deve avere il diritto di manifestare la propria idea.

Questo principio vale per tutti. 

Proprio agli occhi di questo principio il comportamento dei collettivi è indecente ed inaccettabile.

Per questo motivo è tempo di rispondere con fermezza di fronte a certi comportamenti violenti.

Per esempio, i presidi ed i rettori dovrebbero essere meno tolleranti nei confronti di certi comportamenti. 

Se fossi un preside e vedessi dei facinorosi che bloccano un evento nella mia scuola, io non esiterei a sospendere o a espellere questi elementi. 

Se questi elementi causassero dei danni gravi, oltre a sospenderli, io li denuncerei. 

Tuttavia, serve anche una nuova cultura e la scuola e l'università possono fare molto. 

Ognuno deve avere il diritto di manifestare le sue idee, cosa che nessuno deve negare.