Il fascismo deve essere storicizzato

Riprendo questo articolo di Giancarlo Perna su "La Verità".

In Francia, Napoleone Bonaparte è stato consegnato alla storia.

Egli fece anche delle cose abominevoli.

Ricordiamo che egli rovesciò dai troni dei legittimi sovrani per metterci sopra i suoi parenti ed amici.

Egli mise a tacere i suoi oppositori.

Eppure, in Francia se ne parla.

Lo stesso dovrà accadere qui in Italia con il fascismo.

Il fascismo deve essere consegnato alla storia.

Si deve poter parlare del fascismo senza essere accusati di essere fascisti.

Il fascismo non tornerà.

Non si può continuare a dire che il fascismo tornerà quando una cosa del genere non accadrà.

Non accadrà perché vi sono la memoria ed il giudizio della storia.

A questo punto, qui in Italia serve una normalizzazione.

Si deve poter parlare del fascismo senza rischiare di essere accusati di fascismo.

Il fascismo fa parte della nostra storia come il bonapartismo fa parte della storia francese.

Bisogna evitare di quello che qualcuno sta cercando di fare negli USA, per esempio, nel tentare di cancellare le bandiere degli Stati Confederati.

La Guerra di Secessione americana fa parte della storia degli Stati Uniti d'America.

La storia di un Paese è piena di momenti di luce e di momenti bui.

Il fascismo è stato giudicato dalla storia.

Per questo motivo, esso non tornerà.

La prova sta nel fatto che i partiti veramente vicini al fascismo prendano delle percentuali misere di voti alle elezioni. 

Il popolo italiano non vuole il fascismo. 

Dunque, è ora di piantarla di continuare ad evocare lo spettro del fascismo ad ogni piè sospinto, specie al momento delle elezioni. 

Il nostro Paese si deve riconciliare col suo passato.

Ciò non significa dimenticare tutto e riabilitare il fascismo.

Significa riconoscere che il fascismo fa parte della nostra storia e che quest'ultima l'ha giudicato. 

Questo renderà la nostra società migliore.