Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina dell'onorevole Carlo Fidanza, deputato di Fratelli d'Italia. Oramai, è noto che George Soros finanzi la sinistra e in particolare il partito di Emma Bonino Più Europa.
Gli stessi esponenti di quel partito lo dicono.
Ora, quando si parla di Soros non si parla solo di un uomo ricco, di un affarista e di uno speculatore (egli fece affondare la Lira e la Sterlina nel 1992) ma si parla anche di una figura che è ancora più inquietante.
Formatosi alla London School of Economy, la stessa nella quale si formarono personaggi come Ursula von der Leyen e l'ex-ministro Roberto Speranza, Soros è espressione di quel fabianesimo che è spesso citato.
Il fabianesimo è un movimento culturale e politico che punta a favorire il socialismo in Occidente non attraverso la via rivoluzionaria ma attraverso le vie legali.
Anche il tanto citato Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum, è esponente del fabianesimo.
La London School of Economy formò (e tuttora forma) molti esponenti del fabianesimo.
Il fabianesimo agisce infiltrando suoi esponenti nei gangli vitali della società occidentale, compresi i partiti.
I fabiani presentano un "socialismo benevolo" e contrapposto a quello "cattivo" del modello sovietico.
In realtà, tale socialismo non è affatto benevolo.
Esso toglie le libertà individuali pezzo per pezzo e punta a creare una massa di poveri comandati da un'élite ricca.
Fa passare il concetto del "non avere niente per essere felici".
Così, per esempio, i fabiani incoraggiano a non usare più il contante e fanno altre cose che sono sotto gli occhi di tutti.
Favoriscono l'immigrazione per distruggere le identità dei popoli e per creare un "popolo nuovo" che può essere pilotato.
Parlano di democrazia ma in realtà la loro "democrazia" è solo apparenza.
Infatti, foraggiando i partiti a loro vicini, i fabiani possono fare fuori chi si oppone e le elezioni diventano una pro-forma.
Basta guardare bene le cose per capire.
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