Catholic Match, una considerazione

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot de "Il Messaggero".

Arriva Catholic Match, l'app di incontri riservati ai cattolici.

Ora, da cattolico, faccio una mia considerazione.

Non ho un pregiudizio contro la tecnologia.

Gestendo due blog e pubblicando articoli su giornali e riviste i social network mi servono.

Avrei intenzione di entrare a tutti gli effetti nell'editoria, come professionista.

Con alcune persone con le quali sono entrato in contatto attraverso i social network ho instaurato un rapporto che si può definire amicizia.

Altre, la stragrande maggioranza, sono solo dei contatti. 

Non posso considerarle amiche nel senso stretto del termine.

Possono diventare amiche e in questo i social network possono essere un aiuto. 

Però, penso anche che si stia esagerando. 

Una persona non può vivere solo davanti ad un PC o a un cellulare.

La vita è anche fuori, in giro tra la gente. 

La vita si fa anche al bar o in negozio.

Inoltre, c'è anche il lavoro.

La vita è fatta di relazioni, le quali vanno ben oltre le chat.

Ora, si affida anche il proprio cuore ad un'applicazione.

Questo mi pare veramente eccessivo.

Io non sono certo il massimo nelle relazioni (e di certo non mi arrogo il diritto di dare lezioni a nessuno) ma so che una relazione deve essere coltivata giorno per giorno e frequentandosi.

Questo vale sia per l'amicizia che per le relazioni amorose.

Oltretutto, parlando per esperienza personale, è molto difficile gestire un'amicizia a distanza.

Io avevo le amicizie lontane dal mio luogo di residenza anche prima di aprire i profili sui social network.

Gestire delle amicizie a distanza è già molto difficile...figuriamoci una relazione di altro tipo, che (per dovere di cronaca) non ho.

La tecnologia ha avvicinato le persone col pensiero ma le distanze fisiche restano e una relazione virtuale non può sostituirne una reale. 

Questo è il mio pensiero e spero che sia gradito.