Ieri, c'è stato un incontro ad Asola, qui in Provincia di Mantova, che aveva per tema il libro di Eric Gobetti, libro che è intitolato "E allora le foibe?".
L'incontro è stato organizzato dall'A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) e ha avuto come protagonista l'autore del libro.
Questo incontro ha suscitato sdegno.
Infatti, Gobetti è tra coloro che minimizzano o negano l'eccidio delle foibe, l'eccidio causato dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito, ai danni dei nostri connazionali di Venezia Giulia, Istria e Dalmazia.
Anche la senatrice di Fratelli d'Italia Paola Mancini e coordinatrice della sezione mantovana del partito si è espressa nella lettera al giornale che ho riportato qui sopra.
Appare chiaro che a sinistra si faccia ancora fatica a riconoscere che anche i comunisti fecero i loro crimini e furono crimini gravi.
Specialmente riguardo ad un evento inaudito come il genocidio degli italiani di Venezia Giulia, Istria e Dalmazia vi è un certo negazionismo o quantomeno una certa tendenza a minimizzare la cosa da parte della sinistra.
Questo è vergognoso e bene ha fatto la senatrice ad intervenire.
Penso che sia arrivata l'ora di finirla con questa retorica di un comunismo "buono ed umano".
Il comunismo fece i suoi orrori e ciò deve essere detto, per rispetto nei confronti della storia.
Non ci possono essere nemmeno delle giustificazioni.
Il comunismo fece le sue azioni indegne e, per rispetto della storia e delle vittime di tali orrori, ciò non può più essere omesso.
Nessun commento:
Posta un commento