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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 3 febbraio 2023

Oramai, la deriva statalista in Europa è in atto


Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot dell'articolo sul blog di Nicola Porro che è intitolato "Follia green, ora l’Ue ci vuole vietare pure le caldaie a gas".
Dell'articolo, scritto da Matteo Milanesi, riporto questo stralcio:

"Premessa a scanso di equivoci, contro i pasdaran dell’ambientalismo e delle politiche green: qualsiasi persona di buon senso è favorevole alla salvaguardia del pianeta e all’introduzione di un pacchetto ecosostenibile, capace di contenere l’effetto inquinante delle attività produttive. Il punto centrale è chiarire quali mezzi debbano essere utilizzati per raggiungere il fine. E la soluzione messa sul piatto di Bruxelles sembra essere chiara: ad una politica statalista, si risponde con una politica ancora più statalista.
Dopo l’accordo choc di pochi mesi fa, che ha vietato la produzione di macchine a benzina e diesel a partire dal 2035, si è accompagnato il piano Ue sulle case green. L’obiettivo? Imporre a tutte le case dei cittadini il rispetto degli standard energetici della classe E, entro il 2030, e della classe D, entro il 2033. Un vincolo che, secondo il numero uno di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, andrebbe a costare circa 10mila euro a famiglia. Un vero e proprio mattone di tasse.
Ma l’Unione Europea non sembra più fermarsi. In nome della fatidica neutralità energetica entro il 2050, le nuove vittime delle politiche green sono le caldaie a gas. Nella giornata di ieri, infatti, i vertici europei hanno messo sul piatto un piano di graduale abbandono della caldaie a combustibili fossili, che dovrebbe concludersi con il loro divieto di vendita a partire dal 2029. Un’idea già ventilata lo scorso anno, con la stesura del RepowerEu, il piano varato dalla Commissione Europea per rendere i Paesi membri indipendenti dal gas russo, anche se quest’ultimo non prevedeva la misura più estrema, cioè quella del divieto di commercializzazione delle caldaie a gas
".

Oramai, è chiaro che la questione scientifica non c'entri nulla.
La scienza non c'entra nulla con la faccenda qui trattata.
Questa non è scienza ma è ideologia allo stato puro.
In poche parole, ci stanno riducendo le libertà in nome della "difesa dell'ambiente e del pianeta".
La dimostrazione di ciò è un fatto molto semplice: noi, Europei, dobbiamo dire no al gas per "salvare il mondo".
Però, prendiamo i pannelli solari dalla Cina, uno dei Paesi che inquinano maggiormente
Infatti, la Cina è uno dei massimi produttori di pannelli solari.
Basterebbe riflettere su questo per capire che la posizione europea è un tutta una farsa con la quale si vuole imporre un certo tipo di politica, una politica socialista.
Qui si torna al discorso del fabianesimo, discorso che già ho affrontato in più di un'occasione. 
Quello che questa Unione Europea sta facendo è profondamente illiberale e chi è autenticamente liberale deve avversare, detestare ed odiare questa politica europea.
Qualcuno mi dirà che la parola "odiare" sia una parola grossa.
Io risponderò dicendo che non è così.
La parola "odiare", in questo caso, è giusta.
Chi è autenticamente liberale è antitetico ed avverso per sua natura a questa politica.
Anzi, è un nemico giurato di tale politica. 
Quello che questa Unione Europea sta portando avanti è un progetto statalista, un progetto di Stato etico che comanda su ogni cosa, secondo i canoni del peggiore socialismo.
Per esempio, i burocrati europei ed europeisti senza un minimo di senso critico dicono: "Le emissioni inquinanti aumentano l'effetto serra e fanno cambiare il clima". 
Poi, però, se si aprisse un libro di storia, ci si accorgerebbe che le cose sono diverse.
Infatti, anche nei secoli passati il clima cambiava e non c'erano le emissioni inquinanti che ci sono adesso. 
Sia chiaro, non si deve inquinare.
Però, ritenere che l'inquinamento sia la causa principale o l'unica causa del riscaldamento globale può lasciare qualche dubbio.
Dunque, la gente farebbe bene a svegliarsi e ad informarsi, prima che si ritrovi in un mondo in cui la libertà sarà solo un ricordo. 

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