La storia della preside del Liceo Scientifico Statale "Leonardo da Vinci" di Firenze ci deve fare riflettere.
La dirigente scolastica in questione, tale dottoressa Annalisa Savino, ha diramato una lettera con la quale ella avverte circa un presunto pericolo fascista.
Ora, la dottoressa Savino è nota per essere vicina al Partito Democratico.
Questo apre una questione riguardo alla politica nelle scuole e nelle università.
Anch'io frequentai le scuole superiori.
La politica è ben presente negli istituti scolastici e in quelli universitari.
In particolare, la sinistra è presente in tali istituti, con le sinistre giovanili e i collettivi ed organizzano scioperi e fanno picchetti.
Ora, governa il centrodestra e la sinistra chiede alla gente di mobilitarsi contro un "pericolo fascista" che in realtà non esiste.
La sinistra usa le scuole per invitare a fare ciò e questo è inaudito.
Infatti, la scuola è luogo di istruzione per tutti e tale deve rimanere.
Non è una casa del popolo o una sede di partito.
Essa è luogo per tutti, a prescindere dalle idee politiche.
Invece, come le università, le scuole sono occupate sistematicamente da una parte politica.
Si vedono insegnanti e studenti indottrinati che (di fatto) comandano su tutto il resto.
Basta pensare ai picchetti che si fanno quando ci sono gli scioperi studenteschi.
Anch'io ne so qualcosa.
Questo è inaccettabile.
La scuola torni ad essere luogo di istruzione perché è uno dei luoghi nel quale una persona si forma e come tale è (e deve essere) di tutti.
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