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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 28 dicembre 2022

Una giustizia ingiusta sul fisco


Non posso fare altro che essere d'accordo con l'onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove, deputato di Fratelli d'Italia, il quale ha detto che "la giustizia tributaria rimane una giustizia medievale per sudditi piuttosto che liberale per cittadini".

Anzi, sono ancora più estremo nel dire che il comportamento di molti di quelli che si occupano dei tributi al giorno d'oggi sia peggio anche di quello di coloro che svolgevano lo stesso lavoro nel Medioevo.
Riporto uno stralcio di un mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Troppi giovani lasciano l’Italia, serve una politica per non costringerli a partire":

"Quando si dice che l’Italia non è un Paese per giovani si dice una cosa che, purtroppo, è vera. Il discorso non riguarda solo la politica, ma anche l’impresa e la gente stessa. L’Italia ha un sistema bloccato da una burocrazia elefantiaca che, per esempio, rende difficoltoso aprire un’impresa.

Questo apparato burocratico è alimentato da un fisco esoso. L’Agenzia delle Entrate ha una mania di protagonismo che è veramente fastidiosa.
Per esempio, un ragazzo che lavora come stagista presso un’azienda, che vive con i suoi genitori e che guadagna 200 euro al mese rischia di avere grossi problemi. Infatti, al momento di fare il 730, i genitori del ragazzo in questione rischiano di avere guai con l’Agenzia delle Entrate perché quest’ultima può dire che il figlio non è a loro carico. Ora, qualcuno dovrebbe dire ai burocrati dell’Agenzia delle Entrate che una persona non può certo vivere da sola con un guadagno di 200 euro al mese. Non solo non si aiutano i giovani a fare avere loro una prospettiva seria di diventare membri produttivi della società, ma si arriva anche a penalizzare le loro famiglie
".

Questo, purtroppo, è  stato quello che è capitato anche a me.
Poiché lavorai come stagista in un'azienda tra il 2018 e il 2019 ad uno stipendio pari a neanche 200 Euro al mese, oggi, mio padre deve pagare più 900 Euro perché io non sarei dovuto figurare a carico dei miei genitori.
Ora, vorrei porre questa domanda ai signori dell'Agenzia delle Entrate: come avrei potuto mantenermi da solo con un guadagno di neanche 200 Euro al mese?
Ci vuole molta fantasia per pensare il contrario.
Sfido chiunque a provare a campare con un guadagno di 200 Euro al mese.
Invece di prendersela con chi, per esempio, prende il Reddito di Cittadinanza e lavora in nero, l'Agenzia delle Entrate se la prende con chi non fa nulla di tutto ciò ma non dichiara il figlio non a suo carico perché lavora, senza entrare nello specifico e guardare se i guadagni percepiti da quest'ultimo siano in grado di fare sì che egli si possa mantenere.
Sarebbe comprensibile e condivisibile se, per esempio, l'Agenzia delle Entrate decidesse di indagare su una persona che ha un tenore di vita troppo alto rispetto ai redditi dichiarati.
Una persona che dichiara di guadagnare 1.000 Euro e che ha una villa qualche perplessità la può creare, a meno che non abbia ereditato l'edificio.
Di sicuro, io non ho la villa né un'automobile della Porsche. 
Questo atteggiamento di certi burocrati è umanamente incomprensibile e scrivo tutto ciò con rispetto per tutti. 
Questo modo di applicare la legge e le norme rischia di causare ingiustizia e ciò non va bene per nessuno.
 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.