Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Lorenzo Gioli che è intitolato "Con l’opposizione in rotta, lo spettro di “alternative” pericolose".
Ne riporto questo stralcio:
"È inutile cercare di nasconderlo: l’opposizione partitica – e sottolineiamo “partitica” – al neonato governo Meloni è pressoché inesistente, dilaniata da lacerazioni interne e rancori personali".
L'opposizione in Parlamento è frammentata.
Essa è lacerata da rancori personali.
Il Partito Democratico potrebbe diventare estremo, se scegliesse Elly Schlein come segretaria.
Il Movimento 5 Stelle pensa al Reddito di Cittadinanza.
Il Terzo Polo punta a cannibalizzare l'elettorato del Partito Democratico e di Forza Italia ma rischia di naufragare a causa della lotta tra Azione ed Italia Viva.
Il rischio è che ci possa essere una deriva extraparlamentare preoccupante.
Il rischio è che dei movimenti che si sviluppano al di fuori del Parlamento possano diventare il punto di riferimento di coloro che non hanno in simpatia il Governo e che possano verificarsi situazioni ingestibili.
Vedendo certe manifestazioni, la situazione è poco rassicurante.
Basti ricordare le manifestazioni nelle quali il presidente Meloni ha subito minacce.
La violenza potrebbe diventare un problema molto grosso.
Oltre a ciò, vi è anche il rischio che le varie opposizioni extraparlamentari possano essere dirette anche da potenze esterne.
Dunque, il problema della mancanza di un'opposizione forte in Parlamento.
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