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domenica 19 marzo 2023

La Festa del Papà non si potrà più festeggiare?


Su "La Nuova Bussola Quotidiana" vi è un articolo di Roberto Marchesini che è intitolato " San Giuseppe, protettore della paternità in via di estinzione".
Ne riporto questo stralcio:

"A Viareggio una scuola per l’infanzia (un tempo detta asilo) abolisce la festa del papà: «È discriminatoria nei confronti di chi non ha un papà».

I lettori della Nuova Bussola non sprecheranno certo tempo a controbattere questa affermazione: hanno ormai capito benissimo che l’obiettivo non è eliminare le discriminazioni, ma la festa del papà. Se non ci fosse la scusa della discriminazione se ne inventerebbero un’altra, di tipo scientifico («Il papà appartiene al passato, ormai possiamo creare bambini senza un uomo»), antirazzista («San Giuseppe era etero e bianco, non va festeggiato») oppure ambientalista («Le zeppole di san Giuseppe inquinano, la ricetta originale non prevede farine proteiche!») e via delirando. «Tutto ciò che esiste, merita di perire», diceva Mefistofele nel faust di Goethe; «Tutto ciò che esiste, merita di perire», ripetevano appena potevano Marx ed Engels. La festa del papà va abolita, punto. Perché esiste, perché ricorda la legge naturale. Poi un pretesto si trova, uno qualsiasi, anche il più assurdo.

Ma perché festeggiare la festa del papà? Beh, di primo acchito, direi: per proteggere una specie in via d’estinzione. Ormai gli italiani sono estinti perché hanno smesso di riprodursi; quindi non ci sono più papà. I pochi, coraggiosi pochi papà (i «veri avventurieri», affermava Peguy) vanno onorati e festeggiati; finché ce ne sono. E poi i papà sono maschi eterosessuali, una delle specie animali più odiate del pianeta: come non solidarizzare con queste povere e innocenti vittime?

Al di là di questo, cerchiamo di capire perché è stata istituita, questa festa. Il 19 marzo è la festa dei papà perché è il compleanno del papà più importante di tutti, san Giuseppe. D’accordo, un papà sui generis, considerata la faccenda; però, senza alcun dubbio, un vero padre. San Giuseppe è noto per alcune caratteristiche che lo rendono un archetipo di uomo e di padre. Innanzitutto, san Giuseppe… tace. Come ogni uomo tradizionale che si rispetti e a scorno delle femministe, che vorrebbero gli uomini ciarlieri e piagnucolanti, san Giuseppe, in tutto il vangelo, non pronuncia una sola parola. Però agisce: caspita, se agisce. Avvertito in sogno che la sua famiglia era in pericolo, fa i bagagli ed emigra in Egitto. Già, perché un padre accudisce e protegge, esattamente come fa Giuseppe. Ed è suo l’incarico di sostentare la famiglia («Col sudore della fronte», impone Dio all’uomo, «ti guadagnerai il pane»). Infatti san Giuseppe è un lavoratore, tanto che ha una seconda festa, il 1° maggio, festa del lavoro"
.

Prima di iniziare a commentare, faccio i miei auguri a tutti coloro che si chiamano Giuseppe e Giuseppina e a tutti i papà, a cominciare dal mio.
Il rischio che la Festa del Papà non si possa più festeggiare c'è.
L'ideologia woke è approdata anche qui in Italia, anche se non ha preso piede come negli USA e nel Regno Unito.
Il Partito Democratico ha una segretaria che (per esempio) si rivolge alle platee dicendo: "Tutti e tutte", in nome dell'"inclusività".
Per l'ideologia woke, i termini "padre" e "madre" indicano lo sciovinismo patriarcale e maschilista.
Tutto questo è molto triste. 
Anzi, secondo il piano marxista, la famiglia stessa deve essere abolita, perché ritenuta fautrice dello sfruttamento della donna.
Guarda caso, la già citata segretaria del Partito Democratico Elly Schlein si è detta contro il "patriarcato".
Con il termine "patriarcato", la segretaria democratica intende definire la famiglia che conosciamo.
Questo è il marxismo, il comunismo.
Certo, si tratta di un comunismo diverso dallo stalinismo.
Infatti, il comunismo dell'ideologia woke è un comunismo apparentemente libertario ma è intrinsecamente antidemocratico come lo stalinismo.
Lo dimostrano il "politicamente corretto" e la volontà di censura di ogni opera contraria a quel pensiero.
Dunque, per l'ideologia woke si deve abolire il concetto di "padre" e "madre" e la Festa del Papà altro non è che un "simbolo della non cultura patriarcale".
Al fianco di tale teoria vi è qualcosa di ancora più inquietante.
Una certa parte della scienza parla della possibilità di concepire figli senza spermatozoi ed ovuli.
Questo è veramente inquietante.
In pratica, si vuole generare uno zigote (e quindi un feto ed un essere umano) da delle cellule somatiche.
Dunque, in un futuro che potrebbe non essere tanto lontano, potrebbero non servire più nemmeno l'uomo e la donna per procreare.
Così, si vuole cambiare la società, trasformandola in un ammasso di individui che non avranno più né un'identità né un pensiero propri e che penseranno solo a consumare i prodotti che verranno a loro propinati. 

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