Su "Atlantico Quotidiano" vi è un interessante articolo intitolato "Attacco alla casa, primo round ai comunisti green. Ora serve un KO".
Dell'articolo, scritto da Federico Punzi, riporto questo stralcio:
Il piano sembra quello di rendere casa e auto beni non più alla portata di tutti, ma di una ristretta minoranza, così che siano “sostenibili” per il pianeta.
La versione approvata è quella ancora più stringente uscita dalla Commissione all’inizio di febbraio: gli edifici residenziali dovranno raggiungere le classi energetiche E e D (non più F ed E) rispettivamente entro il 2030 e il 2033. Praticamente domani".
Mi ritrovo perfettamente in queste parole di Punzi.
Il punto è questo: si sta ripetendo ciò che è accaduto qui in Italia col Covid.
I burocrati europei fanno quello che ha fatto l'allora ministro della Salute Roberto Speranza, affermando di agire con "scienza e coscienza".
In realtà, non c'è nulla di scientifico in ciò che stanno facendo i tecnocrati europei.
Invece, vi è una forte componente ideologica.
Si vuole attaccare un diritto fondamentale qual è il diritto di proprietà.
Prima, questi pazzi europei hanno cercato di attaccare l'automobile (tentando di mettere al bando le auto a benzina e a diesel) ed ora ci provano con la casa.
Questo è comunismo alla stato puro.
Infatti, l'Unione Europea vuole portare avanti un'agenda "green" che in realtà non è realizzabile se non trasformando la società europea da liberale a socialista.
I burocrati europei vogliono fare ciò parlando sempre di emergenze.
Prima, hanno fatto ciò col Covid.
Ora, parlano di "emergenza climatica", quando anche il mondo della scienza (quello vero) è diviso riguardo a ciò.
Questo non è un complotto ma è una strategia politica vera e propria.
Ricordo che gli USA hanno ripreso a trivellare il terreno per il petrolio.
Cosa fa l'Unione Europea a fronte di ciò?
L'Unione Europea punta ad abbattere il consumo di combustibili fossili con alternative dubbie.
Questo ci espone al rischio di essere mangiati dalla Cina, un Paese governato dai comunisti che è il massimo produttore di pannelli fotovoltaici e di pale eoliche.
Di fatto, l'Unione Europea si sta consegnando alla Cina e si sta adeguando alle sue politiche.
A chi visita questo blog consiglio di dare un'occhiata agli articoli dei mesi di gennaio e di febbraio 2020, gli articoli nei quali parlavo della Cina.
Sembra che io sia stato un buon profeta, purtroppo.
Il Governo del presidente Meloni (che non è come quelli precedenti) dovrà fare una dura opposizione a questo scempio, prima che sia troppo tardi.
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