Ringrazio l'amico Morris Sonnino di codesta foto.
Un sondaggio pubblicato sul quotidiano "Libero" riporta che per il 57% degli intervistati gli insegnanti dovrebbero evitare di esprimere le loro posizioni politiche.
Inoltre, per l'82% degli intervistati è ora di fare conoscere la tragedia delle foibe.
Io sono d'accordo.
Quando andavo alle scuole superiori mi capitò un fatto emblematico.
Durante un'interrogazione di microbiologia, parlai delle proteine unicellulari e citai la Germania nazista come riferimento storico.
Io non avevo (e tuttora non ho) simpatie per il nazismo.
Mi ricordo che la professoressa mi disse di non dire ciò durante l'esame di Stato perché la maggioranza degli insegnanti erano di formazione marxista.
Penso che sia arrivato il momento di fare una riflessione.
In primis, io non avevo nessuna simpatia nazista e tuttora non simpatizzo per il nazismo.
Io sono di destra.
Sono anche sostenitore di Israele.
In secundis, è ora che gli insegnanti facciano ciò per cui sono sono pagati: insegnare.
Se fossi il preside di una scuola imporrei agli insegnanti di non ostentare le loro idee.
La scuola è luogo di tutti.
Farne un luogo di politica non è corretto.
La scuola è il luogo nel quale una persona si forma ed è giusto che quest'ultima sia valorizzata e che possa farsi una sua opinione solo in base ai propri valori e alle proprie esperienze, senza indottrinamenti di vario genere.
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