Questa è una pagina de "La Repubblica" (un giornale del quale non sono un gran lettore) con un articolo firmato da Giuliano Foschini e Fabio Tonacci che riporta la questione dell'esplosione di violenza tra i giovani. Purtroppo, i dati parlano dell'aumento degli episodi di violenza nei quali i giovani sono protagonisti.
Tutto ciò è correlato a quello che è accaduto in questi due anni di pandemia.
Io mi ricordo di ciò che si diceva all'inizio di quel brutto periodo.
Si diceva: "Ne usciremo migliori".
La realtà è ben diversa.
I vari lockdown e le varie restrizioni hanno provato psicologicamente molte persone, specialmente i giovani.
Sembra quasi che tutto ciò abbia favorito i peggiori atteggiamenti antisociali.
Si formano le baby gang, dei gruppi di ragazzi che rapinano, picchiano e vessano dei loro coetanei e non.
Insomma, pare che tutto il male represso prima sia esploso in modo violento.
Sono aumentati anche i fenomeni di bullismo nelle scuole.
I fatti sembrano dimostrare ciò.
Forse, le politiche troppo restrittive potrebbero avere contribuito ad amplificare la volontà di ribellarsi ad un certo modo di pensare?
In nome del "diritto alla salute", si è creato conflitto nella società.
Certamente, la realtà è preoccupante.
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