La sua testimonianza è importante, per la sua continua lotta.
Egli lottò contro il nazismo, da giovane, contro il comunismo, contro il secolarismo e contro i particolarismi che oggi stanno esplodendo dentro la Chiesa.
Alla fine, egli lottò anche contro il camminare del tempo e l'infermità.
Nel 1981, nel giorno 13 del mese di maggio, egli subì anche un attentato.
Il suo pontificato fu autentico.
Egli ci mise in guardia dal fatto che l'omettere il riferimento alle radici giudaico-cristiane dell'Europa avrebbe avuto delle conseguenze spiacevoli.
Effettivamente, il Papa fu un buon profeta.
Oramai, questa Unione Europea riconosce come dogma solo una certa ideologia improntata sul relativismo.
Gli effetti nefasti di ciò si vedono.
La trasformazione della scienza in pseudo-religione è la dimostrazione pratica di ciò.
Egli sperava che l'Europa dell'Est liberata dal comunismo recuperasse i suoi valori ma vide che esso assunse i difetti dell'Occidente, col relativismo.
Testimoniò il suo munus e il suo ministero fino alla fine, anche con la sua infermità.
Per questo motivo, egli deve stare dove sta: agli onori degli altari.
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